Che siano cieli italiani o stranieri, volano sempre alti gli sparvieri ghibellini. Dopo una fredda primavera di “preparazione” con i trail più brevi del centro Italia, gli atleti del Team Ronda Ghibellina sono andati in caccia raccogliendo soddisfazioni negli eventi più rinomati del calendario internazionale, fino al bottino grosso di due domeniche fa quando, più o meno nelle stesse ore, il vessillo giallo e nero sventolava a tre diverse latitudine europee: Cristian Caselli in Andorra, nella Ronda del Cims (170km e 14.000m di dislivello positivo!), quarto assoluto e primo degli italiani in una prova durissima e prestigiosa; Ita Marzotto sulle Alpi nel Trail del Marguareis, quinta donna e prima di categoria; Tatiana Maccherini nei Monti Simbruini (prima donna assoluta nella ultra di 90km, al termine di una gara massacrante per il caldo e le condizioni estreme) dove è stata accompagnata dal resto della truppa ghibellina, con due bravissimi Tommaso Barbi e Marco Frontini che si son fatti onore nella distanza più breve, Tommaso secondo assoluto e Marco giù dal podio per un soffio (Elisa Canocchi invece sesta donna).
In precedenza, prima di arrivare al weekend memorabile dell’8 e 9 luglio, e prima di arrivare alla Trans d’Havet di oggi, dove proprio il cortonese Barbi ha raccolto un 24esimo assoluto correndo 50 miglia in 13 ore e 25 minuti, il 2017 di Ronda Ghibellina è stato un anno ricco di emozioni e risultati, uno dei più belli della storia del giovane team castiglionese dedito ai trail.
La “regina” degli eventi sulle lunghissime distanze, Ita Marzotto, prima donna assoluta all’Ultra Asia Race di marzo (160km) e prima di categoria nel suggestivo Tuscany Crossing in Valdorcia (103km), si è messa in luce di recente all’Alvi Trail, 370km a tappe in Liguria, seconda al traguardo e viceampionessa italiana Iuta.
Lo sparviero di Vitiano, la roccia Cristian Caselli, reduce da un 2016 che gli aveva portato in dote la top ten al Tor des Geants, intanto, ha collezionato piazzamenti di peso al Trail dell’Orsa, alla 85km nelle Foreste Casentinesi nell’ambito del Mondiale Trail – secondo assoluto; senza dimenticare la durissima Miut di aprile (Madeira Island Ultra Trail, dove era in gara anche Tatiana Maccherini) e il 52esimo assoluto nella cornice di prestigio della Lut (Lavaredo Ultra Trail) con oltre 1400 atleti ai nastri di partenza, fra cui la truppa ghibellina che nella trasferta sulle Dolomiti ha riportato a casa onorevoli prestazioni con Marco Frontini, Tommaso Barbi, Elisa Canocchi, Barbara Brunelli e Juri Mazzini.
E poi appunto c’è lei, l’irriducibile ultratrailer di Foiano, Tatiana Maccherini: 22esima alla Miut; terza al Quadrifoglio Ultratrail di Borgo Taro(103km); 26esima alla Lut (settima italiana) e appunto la vittoria assoluta ai Monti Simbruini.
In attesa del nonno terribile Fabrizio Faleo e della neomamma Pamela Maccherini, ferma per giusta causa, e apprezzando l’evoluzione della veneta Cristina Pozzato, new entry 2017, purtroppo reduce da un brutto infortunio ma comunque sempre sul podio nelle ultime uscite sulle distanze più brevi, il team diretto da Renato Menci affronta il finale di stagione con grinta ed entusiasmo alle stelle.
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