Sport

Tor des Geants, due atleti foianesi nella storia del Trail

TATIANA MACCHERINI ED ENRICO PIETRELLI SI FANNO ONORE IN VALLE D’AOSTA: I DUEI FOIANESI FINISHER DEL TOR DES GEANTS, una delle gare di ultratrail più impegnative del mondo che nei giorni scorsi ha richiamato centinaia di partecipanti da tutto il mondo. La grande impresadei due atleti di Foiano della Chiana che hanno portato a termine la gara di endurance trail più importante e allo stesso impegnativa al mondo con i suoi 330 km e oltre 24.000 metri di dislivello.

Tatiana Maccherini ha finito la prova con il tempo di 112 ore e 50 minuti , classificandosi 89esima assoluta , 13esima donna e 5 italiana, un risultato eccezionale che ha reso particolarmente soddisfatti anche il Gruppo Ronda Ghibellina e il Team NBS di cui Tatiana fa parte. Enrico Pietrelli, anche lui atleta che corre con i colori dell Ronda Ghibellina e di origini di Foiano della Chiana, è stato rallentato negli ultimi 70 km da alcuni problemi fisici e ha terminato il suo viaggio in 119 ore e 51 minuti, classificandosi comunque  in 142 esima posizione.

 La prova si svolge in una sola tappa, a velocità libera e in un tempo limite di 150 ore, in regime di semi-autosufficienza con l’atleta che deve portare con sé l’indispensabile per la sussistenza e può rifornirsi unicamente presso dei punti di assistenza prestabiliti. Il numero massimo di partecipanti per motivi di organizzazione e di sicurezza è stato fissato a 950 atleti , anche se per l’edizione 2019 le richieste di partecipazione sono state oltre 3.000 , erano presenti atleti di 74 nazioni e tutti e 5 i continenti erano rappresentati. Il tracciato, un anello che misura circa 330 km per un totale di 24.000 metri di dislivello positivo, segue dapprima l’Alta via della Valle d’Aosta n. 2 in direzione della bassa Valle e fa ritorno a Courmayeur per l’Alta via della Valle d’Aosta n. 1 ripercorrendo i sentieri ai piedi di alcuni tra i più importanti 4000 delle Alpi ed attraversando il parco nazionale del Gran Paradiso e il parco regionale del Mont Avic. 

Il percorso attraversa 25 colli oltre i 2000 metri, 30 laghi ed è compreso tra un’altitudine di 300 metri ad una di 3300 metri, Lungo il percorso sono previsti più di quaranta punti di ristoro, riposo e soccorso, oltre a sette basi d’accoglienza di maggior dimensione (basi vita). 

Ufficio Stampa

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