Nel segno di una sorta di gemellaggio fra il Tennis Club Castiglionese e il Circolo Tennis Cortona-Camucia, domenica 24 febbraio si svolgerà al Fontesecca la prima edizione della Coppa Amicizia, un evento riservato ai soci dei due circoli della Valdichiana. La simpatica iniziativa recupera una tradizione in voga fino a 15 anni fa e animerà la vita del circolo castiglionese in attesa dell’inizio dei campionati primaverili.
La Coppa Amicizia si giocherà in due occasioni: l’edizione invernale di domenica prossima e quella estiva negli impianti del Ct Cortona-Camucia del presidente Spartaco Vannucci. Al circolo vincitore andrà in premio il trofeo che rimarrà nella sua bacheca fino alla disputa dell’edizione successiva quando verrà messo di nuovo in palio. Il regolamento della manifestazione prevede che i due circoli si sfidino a partire dalle ore 9 nell’ambito di quattro singoli e due doppi con la formula al meglio dei tre set e super tie-break al 10. Il torneo è riservato ai tennisti con categoria massima 4.3; chi gioca un singolo non può giocare nel doppio e viceversa, mentre un singolo e un doppio saranno riservati agli atleti over 45. Per il Tc Castiglionese scenderanno in campo Leo Brogi, Paolo Liberatori, Marcello Canneti, Alessandro Rotelli, Luca Casucci, Luca Borghesi, Paolo Bernardini, Massimo Menci e Marino Giommoni. «Il torneo, come suggerisce il nome, sancisce e consolida l’amicizia fra il nostro circolo e il Ct Cortona-Camucia – ha detto il vicepresidente del Tc Castiglionese Maurizio Bertocci. – Un’amicizia già dimostrata nei fatti grazie alla collaborazione con Nicola Carini, consigliere della società cortonese ma allo stesso tempo giocatore della nostra squadra». La squadra del Ct Cortona-Camucia sarà invece composta da Pierluigi Manfreda, Francesco Tavanti, Andrea Tiezzi, Michele Romizi, Andrea Cenci, Paolo Montigiani, Teodoro Manfreda, Franco Capoduri e Fabrizio Del Serra. «La Coppa Amicizia – spiega lo stesso Carini, – nasce con l’obiettivo di promuovere il tennis in Valdichiana facendo forza sulla sinergia dei due circoli, ed è un modo per dare la possibilità di giocare ad atleti che nei tornei ufficiali avrebbero meno spazio».