Gas a manetta e testa centrata per lo stage 6 della Dakar 2018 che frutta un buon 39° posto a Gerini e il 69° a Vignola del Team Solarys Racing.
Una tappa molto impegnativa, quella che ha portato la carovana del rally Sudamericano da Arequipa (Perù) a La Paz (Bolivia), in condizioni meteorologiche decisamente diverse rispetto alle precedenti.
Il fango e la pioggia, talvolta anche grandine, con profonde buche dove si sprofondava fino al manubrio, hanno messo in chiaro le cose qui in Bolivia dove è iniziata la stagione delle piogge.
La direzione di gara ha deciso di annullare una delle due speciali in programma, la prima in particolare, a causa dei problemi che si sono riscontrati dai ricognitori sul tracciato tra cui un nostro connazionale Edo Mossi.
Maurizio Gerini#42 parte subito aggressivo scatenando a terra tutta la poderosa potenza del propulsore Husqvarna, cominciando a superare piloti e ancora una volta senza prendere troppi rischi, giungeva in fondo alla ps al 39° posto
Qualche problema riscontrato da Fausto Vignola#108 che ha dovuto fare rifornimento poco prima dell’ingresso in speciale all’unico distributore disponibile che tuttavia aveva solo benzina a 85 ottani e salendo alle quote degli altopiani andini, la carburazione ha cominciato a fare le bizze, di conseguenza la resa del motore non era ottimale, nonostante ciò un buon 69° posto lo incoraggia a fare sempre meglio, potendo godere anche di un ottimo feeling con la sua Husqy.
Un trasferimento lungo quasi 500 km sotto la pioggia ha portato i piloti alla meta odierna e le temperature basse hanno reso il tutto molto complicato, in ogni caso l’abbigliamento On Board si è dimostrato ancora una volta all’altezza della situazione mitigando l’insidia del freddo.
La Paz ore 16.00, più di 2,5 milioni di persone accolgono i concorrenti sul gigantesco podio della capitale boliviana a quasi 4000 metri di altitudine, gli speakers e il poderoso impianto audio diffondono i nomi dei nostri due piloti che sono stati accolti altresì dal presidente boliviano Evo Morales che ha consegnato loro le corone di benvenuto con tutti gli onori del caso, la gente sembra impazzita alla presentazione dei piloti italiani ed è stato difficile trattenere la commozione dinnanzi ad uno spettacolo così meraviglioso.
Domani giorno di riposo a La Paz si approfitta per riposare e acclimatarsi alle alte quote boliviane con i bravissimi meccanici dell’assistenza che lavoreranno senza sosta per rimettere “in bolla” le moto in vista della tappa marathon degli stage 7 e 8 La Paz-Huyuni-Tupiza e per due giorni i piloti dovranno fare tutto da soli dormendo sotto le stelle che speriamo ci siano.