Arriva il Gran Premio d’Italia a Monza, il circuito più veloce che i maggiori team affrontano con le moto appositamente modificate per renderle più performanti, più veloci, più sicure e con minore usura delle gomme. E’ in questa pista che le velocità di punta si fanno stratosferiche come l’Aprilia di Biaggi che nelle prove libere ha raggiunto i 335 Chilometri orari. A questa velocità qualsiasi imperfezione del pneumatico può essere vitale.
La RSV4 Aprilia di Biaggi, oltre che correre con le Pirelli tricolori in onore del 150 dell’Unità d’Italia, ha presentato importanti modifiche agli scarichi, al cupolino ed al motore: modifiche che le hanno permesso di restare più schiacciata alla pista e di essere la più veloce. Pure la BMW S1000RR di Aslam che ha cercato di modificare il motore in modo da acquisire una maggiore dolcezza nell’erogazione della potenza in uscita dalle curve ed affrontare meglio la variante, è risultata velocissima ragiungendo i 313 Chilometri orari.
La Suzuki GSX-R Alstare ha potenziato il quattro cilindri ormai senza grandi speranze visto che la casa madre ha ormai smobilitato l’interesse in questa categoria. La Yamaha ha potenziato lo stesso motore della R1 che con i suoi 230 cavalli la rendono tra le più veloce e potente in pista, hanno migliorato la ciclistica in modo da rudurre l’esagerato consumo delle gomme che fiono ad ora è stato il vero problema ella Yamaha. La Kavasaki ZX-10R, ha usato un quattro cilindri più evoluto che la resa più veloci come la Ducati del capoclassifica del Mondiale Checa ma comunque a Monza sono state entrambi lontane dai primi.
Nella prima manche un grandissimo Biaggi ha tenuto testa fino a cinque giri dal termine (poi rallentato da un problema all’anteriore) ad un super Eugene Laverty che con la sua Yamaha R1 ha stravinto appunto davanti a Max Biaggi, alla BMW di Haslam 3°, all’altra Yamaha r1 di Marco Melandri, poi Fabrizio, Rea, Corser Camier ed infine al 9° posto Checa.
E’ nella seconda manche che si è registrato un fatto quantomeno curioso. Con una partenza da Kamikaze, Biaggi con la sua Aprilia riesce subito a fare il vuoto dietro di sé, giro dopo giro stacca tutti, dopo un’uscita di scena del suo compagno di squadra Camier (secondo in quel momento) riesce a mettere tra lui ed il secondo Marco Melandri oltre 6 secondi. A causa di un leggero cedimento delle gomme, Biaggi finisce lungo saltando una chicane, prontamente rallenta, si guarda intorno e visto che non arriva nessuno, rientra in pista e riparte a testa basse sempre in prima posizione. A quel punto i commissari gli ordinano un passaggio per i box. Passaggio che gli costa all’arrivo anziché il 1° un 8° posto. Si resta stupiti per la decisione della giura e ad approfittarne è l’irlandese Eugine Laverty che riesce all’ultima curva a scavalcare con la sua Yamaha il compagno di scuderia Marco Melandri. Terzo finisce Fabrizio davanti Corser, Badovini, Quintoli, Max Biaggi appunto e al 10° posto Carlos Checa.
In attesa del Gran Premio degli Stati Uniti del 29 Maggio, la classifica è la seguente: Checa su Ducati 145 punti, Melandri su Yamaha 118, Biaggi su Aprilia 117, Rea su Honda 89 Laverty su Yamaha 85