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Il sogno arancione va avanti, Testini pronto alla sfida di Montevarchi col Rufina

A pochi giorni dal match del Brilli Peri con l’Audax Rufina, il Mister cortonese Enrico Testini ci parla della condizione della squadra, della soddisfazione per aver visto tanti cortonesi assiepati sulle tribune di Laterina e del cammino verso l’Eccellenza che, anche in caso di vittoria domenica prossima, ancora non sarebbe concluso.

_ Enrico, il primo scoglio è stato brillantemente superato. Cosa hai detto ai ragazzi a fine gara?

_ A fine gara c’era un grande clima di festa, quindi c’era poco da esprimersi in maniera lucida. Abbiamo festeggiato e scaricato la tensione che la partita ci aveva fatto accumulare. Fuori casa, con un solo risultato a disposizione, era una partita molto difficile. Martedì, alla ripresa degli allenamenti, abbiamo parlato più tranquillamente sia della partita con l’Arno sia della prossima con l’Audax Rufina.

_ Finalmente, la Cortona calcistica si è mossa. Cosa ti senti di dire al riguardo?

_ A fine partita ed anche durante la gara ho visto e sentito un po’ di trasporto intorno a questa squadra ed è stata una cosa che sia a me sia ai ragazzi ha fatto molto piacere. Credo che gli sforzi che facciamo siano dovuti alla passione che mettiamo per questo sport; quindi, vedere tutte queste persone che esultano, tifano, sono presenti, per me ma soprattutto per i ragazzi, che sono i veri protagonisti in campo, rappresenta un qualcosa in più.

_ Domenica abbiamo l’Audax Rufina. Altri 90 o forse più minuti di battaglia. Vincendo questa partita, è promozione automatica o ci sono altre partite?

_ Chi vince questa partita, è la vincitrice dei play – off Girone B; dopodiché, le vincitrici del Girone A e del Girone B si sfidano in una partita secca, mentre la vincente del girone C incontra il Badesse, che ha vinto la Coppa Toscana di Promozione. La Federazione, poi, potrebbe richiedere un’ ulteriore partita fra le due vincenti, perché questo dipende molto dai posti disponibili in Eccellenza che a loro volta dipendono dalle retrocessioni dalla Serie D, da eventuali fusioni o fallimenti di altre Società. Al momento, vincendo, ci assicuriamo solo il titolo di vincitori dei play – off.

_ Pensi che la scelta dello stadio Brilli Peri sia una scelta giusta per entrambe le Società?

_ Assolutamente sì! A livello chilometrico è leggermente più vicino a Rufina rispetto a noi, però è uno stadio bellissimo, con un manto erboso eccezionale, una cornice che valorizza ancora di più l’importanza e la bellezza di questa partita. Personalmente, è una destinazione che mi piace.

_ Cosa dirai ai ragazzi un minuto prima di scendere in campo?

_ Il discorso motivazionale lo imposto il sabato o la domenica mattina, ma non lo preparo ad arte, è una cosa che viene spontanea. Qualcosa per caricare i ragazzi verrà detto o verrà fatto, ma sarà più facile in questa occasione che in tante altre, perché siamo tutte persone che fanno di questo sport una passione, quindi per noi queste partite rappresentano il coronamento di un lungo cammino e sicuramente c’è poco bisogno di caricare l’ambiente.

_ Situazione infortunati?

_ Rimane l’ingessatura al braccio per Baldini che, quindi, al momento continua a non essere a disposizione; poi abbiamo Guerri che nella partita con l’Arno era uscito per un problema muscolare non grave, e potrebbe essere recuperato, lo vedremo in questi ultimi allenamenti. Betti, che era in forse domenica e che ha giocato un piccolo scampolo di gara, ha ancora un piccolo fastidio ed è ancora da valutare. Per il resto, al momento, sono tutti a disposizione.

Stefano Steve Bertini

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.

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