Parma, 25 maggio 2014, data e luogo da ricordare per tutti gli appassionati di rugby del nostro territorio e non solo, è qui che quindici ragazze cortonesi, guidate dal loro coach Villanacci hanno affrontano con decisione le migliori squadre di rugby a 7 italiane, se pur non conseguendo la vittoria finale, hanno conquistano il diritto ad essere celebrate dalle cronache sportive e ad essere ricordate per la splendida prova di cui sono state capaci.
Le protagoniste di questa impresa rapsodica, sono Bartolozzi Elisa, Bettarelli Giulia, Bianchi Margherita, Borghesi Alessandra, Brini Francesca, Distefano Chiara, Donati Chiara, Fanelli Erica, Isolani Chiara, Laera Martina, Pagani Maria, Quaglia Fabiola, Roggi Francesca, Santelli Elisabetta, Seymour Ashleigh; questi nomi sono destinati a rimanere impressi nel cuore di tutti coloro che le hanno seguite dai timidi esordi di inizio anno, fino al conseguimento degli straordinari risultati di fine stagione. L’ultimo atto, almeno per questa stagione, di questa stupenda avventura si è svolto proprio a Parma domenica scorsa; la cittadella dello sport di Moletolo con il mitico campo di gioco delle Zebre, è stato infatti il favoloso scenario nel quale si sono svolte le finali di coppa Italia di rugby a 7 femminile. Un avvenimento di assoluto prestigio che ha visto la presenza delle venti formazioni più forti d’Italia, pronte a contendersi l’ambito trofeo di fronte ad un numeroso pubblico, a molti osservatori e alle cariche più importanti della federazione. Le ragazze del Clanis si presentano ancora una volta, come ormai d’abitudine quest’anno, da perfette esordienti ad una manifestazione del genere, ma anche senza nessun timore reverenziale di fronte a compagini più blasonate e abituate a certi palcoscenici, pronte a dare battaglia e a far conoscere a tutti il proprio valore e le proprie qualità, già ampliamente dimostrate con la conquista della coppa Toscana avvenuta solo qualche settimana prima.
La formula della manifestazione prevede la suddivisione delle squadre in quattro gironi all’italiana e, a differenza di quanto avviene durante la stagione regolare dove le gare si svolgono in due tempi da 7 minuti, il regolamento impone la disputa di un unico tempo di dieci minuti, rendendo fatale ogni errore e fondamentale l’esperienza delle atlete, rendendo quindi ancora più complicato il cammino delle cortonesi. Nonostante tutto questo, l’esordio è di quelli da sogno: grazie ad una grande carica agonistica, ad una condizione fisica straripante, ad un gioco di grande qualità e al supporto del numeroso pubblico amico giunto a tifare le proprie beniamine, le Ladies si impongono con un perentorio 19-7 contro Calvisano. La seconda partita contro il Cogoleto è più combattuta, e insieme alla vittoria per 26-22 porta purtroppo alcuni infortuni “pesanti”. Lo scontro contro Sambuceto vede le ragazze del Clanis soccombere per 20-0, e l’ultima partita contro Vicenza termina con una sconfitta di misura 5-0. Il girone si conclude con il terzo posto finale, che vale l’accesso al turno successivo per l’assegnazione dei posti dal nono al dodicesimo, le Ladies, ormai scariche sia fisicamente che psicologicamente affrontano le successive due partite senza il consueto mordente e rimediano due sconfitte contro Mantova e Monza. La coppa Italia viene sollevata dalle atlete del Cus Roma. Il Clanis, alla sua prima partecipazione, raggiunge uno straordinario dodicesimo posto, un risultato inimmaginabile ad inizio anno per una matricola, che unito al primato in Toscana, condiviso con le Allupins, rende la stagione di esordio delle Ladies da incorniciare. Ancora una volta questa squadra si è dimostrata la punta di diamante di una società, il Clanis, che nata da poco tempo, ha saputo ritagliarsi un ruolo importante sia a livello di risultati sportivi, sia come radicamento e considerazione nel territorio; per questo, il risultato ottenuto dalle Ladies deve essere inteso anche come il premio ad una realtà che grazie al lavoro, all’impegno e alla professionalità di tutti i suoi componenti, siano essi atleti, tecnici o dirigenti, ha saputo costruire tra mille difficoltà, un modello di sport dove ricerca della massima prestazione ed educazione e lealtà sportiva vanno di pari passo.
Tornando per un attimo “al campo”, è doveroso nominare quelle atlete che hanno iniziato la stagione e disputato le prime partite e poi hanno dovuto abbandonare, ci auguriamo solo temporaneamente, le competizioni per problemi fisici o impegni di altro genere, senza però mai far mancare il proprio calore alle compagne e dimostrando in ogni occasione il proprio attaccamento alla maglia, grazie a : Torre Maria Concetta, Carini Rachele, Bennati Michelle, Tiberi Anna. Altrettanto doveroso nominare mister Federico Villanacci che ha saputo creare questo gruppo, forgiandolo nel carattere e nel gioco, Vittorio Polvani, preparatore atletico capace di fornire muscoli d’acciaio a queste favolose atlete e splendide ragazze, tutto lo staff medico, i fisioterapisti Lazzeroni Tommaso e Rodolfo del Pulito, il medico Alfredo Mariangeloni e la dottoressa di casa Flavia Pancani , Samuele Pacchi; tutti insieme con pazienza e competenza hanno saputo lenire il dolore e guarire le ferite di queste guerriere della palla ovale. Se tutte queste componenti continueranno a lavorare con l’impegno, la dedizione e la serietà dimostrata quest’anno le Ladies, con l’esperienza acquisita, potranno ambire a confermarsi su questi livelli, e non solo, continuando a dare enormi soddisfazioni a loro stesse, alla società, ai tecnici, ai tifosi, allo sport di Cortona , a tutti quanti che a vario titolo hanno gioito per le loro imprese; speriamo tutti, anzi ne siamo convinti, che questa sia stato solo l’inizio della stupenda favola delle Leonesse cortonesi e che il meglio debba ancora venire.
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