Un nuovo re e una nuova regina che danno prestigio alla Ghibellina Plus, Andrea Macchi e Isabella Lucchini; un paesaggio surreale da film fantasy, innevato e onirico; un weekend di corsa, attraverso le mille sfumature cromatiche ghibelline dell’alba, del tramonto e della notte. Queste, per amor di sintesi, le pillole di cronaca della 9a edizione di Ronda Ghibellina Trail, andato in scena a Castiglion Fiorentino il fine settimana scorso. Ma, fuori dalla sintesi, Ronda Ghibellina è l’insieme di centinaia di storie di vita e di sport, tante quante i protagonisti della manifestazione.
Circa 900 i competitivi suddivisi in quattro distanze, ai quali si aggiungono i passeggiatori del trekking e i bambini del Baby Ring. Due giorni contraddistinti come tradizione dal clima freddo della Merla, ma per fortuna senza l’allerta dei giorni precedenti, che aveva peraltro complicato i lavori della macchina organizzativa. Sabato e domenica alcuni tratti del percorso, in particolare nella zona di Ranchetto e tutto intorno a “sua maestà” Sant’Egidio, si sono presentati in total white regalando un contesto indimenticabile, adrenalinico ma al tempo stesso potenzialmente rischioso. Grazie anche alla collaborazione di SeteTrack, azienda che ha fornito alcuni marcatori gps, la sicurezza di tutti gli atleti è stata garantita dalle decine di volontari della Vab di Castiglion Fiorentino, veri angeli custodi “arancioni”, che hanno vegliato sui crinali della Val di Chio in condizioni atmosferiche non semplici ed effettuando nel tardo pomeriggio un’encomiabile operazione di recupero di un drappello di runners quando sul Sant’Egidio il drastico calo delle temperature, il buio e la neve alta hanno reso troppo proibitivo il ritorno verso il Palazzetto Meoni.
Sul versante prettamente agonistico, detto del buon riscontro di apprezzamenti per la Ghibellina Plus, l’ultratrail di 70km che era stato introdotto nel 2018 in ottica sperimentale, la Ronda 2019 verrà ricordata anche e soprattutto per la Sky Night del sabato sera che è risultato essere un piacevole e curioso “diversivo” sul quale si sono tuffati molti runners amatoriali locali fra cui il sindaco Mario Agnelli. Nell’albo d’oro finiscono atleti di livello internazionale. Il 33enne Macchi, terzo al Tor 2017 e vincitore in carriera della Orobie UltraTrail, del Dolomiti Extreme e del Cappadocia UltraTrail, ha chiuso la prova in poco più di 7 ore; mentre la Lucchini conferma l’ottimo rapporto con i terreni castiglionesi dopo aver vinto la 45km nel 2018 (prima al Tuscany Crossing nel 2017). Anche la “classica” del programma, la Ghibellina di 45km, è andata a due top runner: Stefano Rinaldi, compagno di Macchi nel Team Kratos-Eolo, fra gli uomini e Federica Moroni fra le donne. Dominatori della Super Assassina sono stati Gabriele Bacchion e Caterina Corti, mentre l’inedita Sky Night ha visto primeggiare Stefano Calmanti e Tina Sbrissa.