L'”esercito” della Polisportiva Savinese è ormai in marcia. Sale forte il rombo del motore degli oltre duecento tesserati della società di Monte San Savino, ormai a pieno regime per quel che riguarda la stagione 2013/2014, divisi come sono fra la pallavolo (agonistica, giovanile ed amatoriale), la ginnastica ritmica e la ginnastica formativa. Ottenuto per il quarto anno consecutivo il “marchio di qualità” dalla Federazione Italiana Pallavolo (unico caso nella provincia di Arezzo), la società guidata dal presidente Fabio Palmieri schiera numerose formazioni: la prima squadra affronterà anche quest’anno il difficile campionato di Serie C maschile, con la novità di coach Leonardo Ricci che prende il posto di Michele Bianchini (il “Ferguson” del Monte) dopo 13 stagioni di reggenza sulla panchina savinese.
Ma i campionati regionali sono ben due: ci sarà anche la D maschile guidata dal nuovo Francesco Fortunato. Fra gli allenatori, a tenere alta la bandiera dei “savinesi doc” ci sarà Alessandro Veltroni, trainer dell’Under 17 maschile. A Leonardo Ricci anche i maschietti più piccoli dell’Under 14. Grande attenzione da parte della Società al settore femminile, che quest’anno affronterà la Seconda Divisione come campionato principale, puntando molto sul vivaio affidato all’inossidabile Sandra Polvanesi, anche lei “montigianissima”.
Accanto alle tanti luci, non si può nascondere qualche ombra. In primis: le due formazioni regionali (Serie C e Serie D maschile) non potranno giocare alla storica palestra “Ghezzi” di Monte San Savino che non ha ottenuto l’omologa da parte del Comitato Regionale Fipav. L’unica alternativa è la palestra di Alberoro che seppur con qualche problema, anch’esso di ordine strutturale, ha permesso di mitigare la mazzata di questa decisone Federale. Certo giocare fuori delle mura amiche non è il massimo, però bisogna fare di necessità virtù almeno per quest’annata agonistica sperando che l’attuale amministrazione – dopo i ripetuti flop delle precedenti – riesca a risolvere la perenne insufficienza degli impianti sportivi a Monte San Savino, davanti ad una tradizione pallavolistica annosa e vincente che però non può contare su adeguate risposte a livello di impianti. In attesa che le cose si sistemino, alla Polisportiva sperano che l’esilio forzato non stemperi l’amore e la passione dei savinesi per questo bellissimo sport.
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