Il grande cuore degli appassionati di motocross, che formano una comunità non sterminata ma molto unita e solidale, ha risposto con generosità all’immenso sforzo organizzativo del Moto Club Trasimeno e della Off Road Pro Racing che, sabato pomeriggio, mentre – dopo una settimana di pioggia – cominciava a cadere anche la neve, hanno deciso di portare avanti comunque il secondo round degli Internazionali d’Italia di motocross.
E così, sotto il sole tanto atteso, incuranti del gelo e della temperatura sottozero, fin dalla prima mattina della domenica in migliaia si sono presentati ai cancelli del crossodromo Vinicio Rosadi di Gioiella, premiando il coraggio e la fiducia degli organizzatori, con i quali condividono la stessa, intensa passione.
Alla fine, nel week end, si sono contate oltre 5.000 presenze, un risultato di grande soddisfazione in assoluto, dopo due anni di assenza dei grandi confronti internazionali dalla pista di Castiglione del Lago, e straordinario se si considerano le condizioni ambientali in cui è maturato e che l’intera organizzazione ha dovuto affrontare.
Il pubblico ha seguito la spettacolare sfida fino all’ultima bandiera a scacchi, incitando e sostenendo gli specialisti italiani e ammirando i fuoriclasse esteri. Il bilancio sportivo pende dalla parte dei piloti in trasferta: il giovane polacco Gabriel Chetnicki (KTM) si è imposto nella 125, confermandosi in testa alla classifica generale; lo sloveno Tim Gajser (Honda) ha fatto sua la MX2 mentre il tedesco Max Nagl (Husqvarna) ha dominato la spettacolare finale Elite. Il punto della bandiera per la squadra italiana lo ha segnato l’ex-iridato David Philippaerts (Husqvarna) che ha vinto la MX1.
E’ rimasto dunque a bocca asciutta l’attesissimo Tony Cairoli (KTM) che ha dato l’impressione di non forzare eccessivamente su un fondo obiettivamente insidioso e su una pista che, proprio per il terreno duro su cui è disegnata, non gli è stata mai troppo congeniale.
Poca fortuna anche per la pattuglia umbra: nella 125 lo spoletino Leonardo Angeli Jr. (KTM) ha dovuto fare i conti con problemi tecnici che lo hanno estromesso praticamente subito dal vivo della competizione; nella MX1 il solo Pier Filippo Bertuzzo (Yamaha), veneto di nascita ma spoletino di adozione, è riuscito a staccare, con un ventesimo posto, il biglietto per la finale Elite; il magionese Ivo Lasagna (Husqvarna), 22°, ed il tifernate Dawid Ciucci (KTM), 28°, ne sono rimsti esclusi mentre sfortunatissimo è stato il piegarese Alessandro Pagliacci (Honda), 17° fino a quando, al quinto giro, non è costretto all’abbandono.
“Il bilancio è eccellente sotto ogni punto di vista” dichiara con soddisfazione Giandomenico Baldi, Presidente del Moto Club Trasimeno. “Quando, sotto la nevicata di sabato, abbiamo deciso di andare avanti, lo abbiamo fatto non in maniera scriteriata ma sulla base di un’esperienza ormai più che trentennale: ci siamo sottoposti ad un superlavoro per garantire le migliori condizioni a piloti e pubblico ma siamo stati premiati”.
“Il maltempo ci ha costretto a rinunciare ai parcheggi previsti a bordo strada ma resi impraticabili dal fango” spiega Baldi. “Con l’Amministrazione Comunale abbiamo varato un piano alternativo che ci ha consentito di far posteggiare le auto lungo le strade circostanti Gioiella (che hanno infatti formato un interminabile serpentone, n.d.r.) mentre una “navetta” ha continuato a percorrere itinerari circolari per risparmiare agli spettatori qualche chilometro da percorrere a piedi. La nostra riconoscenza – conclude il Presidente – va dunque al pubblico, che ha compreso e condiviso il nostro sforzo, premiandolo, e al Comune di Castiglione del Lago che ci è stato vicino. Grazie anche a tutte le associazioni che ci hanno dato una mano”.
Pressoché inattivo il servizio medico in pista, circostanza che ha smentito chi temeva le possibili conseguenze del fondo allentato: a coordinare l’attività dei sanitari il Dott. Giuseppe Bacci, coadiuvato dai giovani ortopedici del “Silvestrini” Dott. Michele Bisaccia e Dott. Giovanni Colleluori e dall’infermiere Francesco Trinati; preziosa come sempre la collaborazione prestata dal volontariato e coordinata da Franco Becciolotti, Responsabile della Misericordia di Castiglione del Lago.
Prossimo appuntamento con il motocross a Gioiella il 23 e 24 maggio con il campionato interregionale motocross.
CRONACHE GARE
CLASSE 125 – gara 1 – Il bulgaro Ivan Petrov (KTM) ha vinto, dominandola, gara 1 della 125. Petrov ha preso la testa della corsa al quarto giro e ha incrementato il suo vantaggio fino a chiudere con oltre mezzo minuto di vantaggio su Paolo Lugana e sul polacco Gabriel Chetnicki, anch’essi in sella alle moto austriache.
Il terreno pesante ha provocato una severa selezione: otto piloti su trentadue partiti hanno chiuso a pieni giri, gli altri hanno accusato problemi tecnici o hanno accumulato forti ritardi.
Al via ottimo start del giovane portacolori del team TM – FMI Paolo Lesiardo, ma alla conclusione del primo passaggio è Lugana a transitare per primo con il comasco alle spalle che poco dopo torna a condurre per due giri, quando è costretto a fermarsi a causa di un problema al cambio che lo costringe a una lunga sosta, ripartito concluderà la gara settimo.
Ottima prova anche di Tommaso Algati (KTM) e Alessandro Lentini (Husqvarna) che, nonostante le numerose scivolate, sono riusciti a rimanere nel gruppo dei migliori, chiudendo rispettivamente quarto e sesto.
CLASSE 125 – gara 2 – Il leader del campionato Chetnicki non si è fatto sorprendere in gara 2 ed è scattato benissimo dal cancello di partenza, prendendo saldamente le redini della corsa per non mollarle fino allo sventolare della bandiera a scacchi. Il polacco ha messo in riga AlessandroLentini e il danese Glen Meier (KTM). Quarto il vincitore di gara uno Petrov che proprio nel finale ha approfittato della scivolata di Filippo Zonta (Husqvarna) che comunque è riuscito a riprendere la corsa, conquistando la quinta piazza.
CLASSE MX2 – Lo sloveno Tim Gajser, in sella alla Honda ufficiale del Team Gariboldi, ha dominato la manche della MX2, conducendola dallo start fino alla bandiera a scacchi. Il diciottenne ex-campione degli Internazionali d’Italia 125 (nonché europeo e mondiale junior) ha inizialmente preceduto l’olandese Kouwenberg (Honda), poi ritiratosi, e per tutto il resto della manche il ventenne francese Benoit Paturel (Yamaha) il cui svantaggio dal battistrada non è però mai sceso sotto i 3,5″. Assenti gli “ufficiali” Red Bull KTM Factory Jonass e Pootjes, che in via precauzionale hanno preferito non schierarsi al cancello, e coinvolti in una scivolata alla prima curva il poleman Isdraele e l’atteso Furbetta, anch’essi su KTM, ad infiammare la platea è stato il duello per la terza posizione tra Alessandro D’Angelo (KTM) e Simone Zecchina (Kawasaki); quest’ultimo è stato però bloccato nella tornata finale da un doppiato, scivolato in uno stretto tornante, ed ha dovuto così cedere all’avversario l’ultimo gradino del podio.
CLASSE MX1 – David Philippaerts (Yamaha) riscatta a pieno la sfortuna patita in Sardegna e si aggiudica la gara della MX1, guidando la corsa dall’inizio alla fine. A dare battaglia fino all’ultimo all’ex iridato è stato il tedesco Max Nagl (Hsquavarna), l’unico a rimanere costantemente incollato alle spalle del battistrada.
Gara quasi “di allenamento” per l’otto volte iridato Antonio Cairoli (KTM) che, partito non benissimo, ha a lungo navigato a ridosso del podio, prima di mollare dopo una rischiosa sbandata, pensando più a ottenere un posto nella finale Elite che alla gara della MX1, chiusa in quinta piazza.
Terzo è terminato il belga Jeremy Van Horebeek (Yamaha) che ha guadagnato l’ultimo gradino del podio fin dal secondo passaggio e non lo ha più mollato fino alla bandiera a scacchi, respingendo in più occasioni prima gli attacchi di Tommy Searle (KTM) e poi quelli del francese Romain Febvre (Yamaha), detentore del miglior crono nelle prove ufficiali.
Da segnalare anche la bella prova del portacolori TM Davide Guarnieri, che per due terzi di gara ha cercato in tutte le maniere di avere la meglio su Searle, finendo alle sue spalle con appena un secondo di ritardo.
Migliore dei piloti in sella alle 300 due tempi è stato il toscano Marco Maddii (KTM) finito tredicesimo ma che a lungo è stato nella top ten .
Prova da dimenticare per i piloti locali. Unico a qualificarsi per la finale Elite il portacolori del Moto Club Spoleto Pier Filippo Bertuzzo (Yamaha), ventesimo. Un guasto meccanico ha messo fuori gara il piegarese Alex Pagliacci (Honda) quando era nei migliori quindici, nulla da fare nemmeno per magionese Ivo Lasagna (Husqvarna), ventiduesimo, e per il tifernate Dawid Ciucci (KTM) ventottesimo.
CLASSE ELITE
Va al tedesco Max Nagl (Husqvarna) la finale Elite della seconda prova degli Internazionali d’Italia di motocross Sidi Series, alla quale hanno avuto accesso i primi 20 classificati della MX1 e della MX2.
Nagl ha fatto una partenza bruciante all’abbassarsi del cancello e si è immediatamente involato in testa della corsa per non mollarla più fino alla bandiera a scacchi. Già alla conclusione del primo giro vantava ben tre secondi sull’immediato inseguitore, il britannico della KTM Tommy Searle che poi chiuderà la corsa alle sue spalle. Il tedesco è arrivato ad avere un margine di oltre quindici secondi prima di limitarsi a controllare la gara nei giri finali, quando ha leggermente rallentato la marcia, ma non ha mai messo in discussione la sua netta supremazia.
Terzo un fantastico David Philippaerts (Yamaha) che nonostante qualche problema alla sua moto, è riuscito nel finale ad avere la meglio sul giovane francese Romain Fabvre (Yamaha) con il quale ha ingaggiato un vero e proprio duello, entusiasmando il numerosissimo pubblico intervenuto alla gara perfettamente organizzata dal Moto Club Trasimeno, in collaborazione con la Off Road Pro Racing.
Leggermente sotto le aspettative è stato l’otto volte iridato Tony Cairoli (KTM Red Bull Factory), quinto, che ha preferito non rischiare sul terreno pesante, in vista degli imminenti impegni iridati.
Nonostante abbia chiuso fuori dal podio, il siciliano rimane in testa alla classifica generale degli Internazionali anche se in coabitazione con Searle e con Nagl a sole cinque lunghezze; decisiva sarà quindi l’ultima prova di Ottobiano.
Da evidenziare il settimo posto assoluto dello sloveno Tim Gajser (Honda), il migliore fra i piloti della MX2 e il decimo di Davide Guarnieri (TM), nonostante sia stato coinvolto in una caduta con il russo Evgeny Bobriyshev (Honda) e il belga Jeremy Van Horebek (Yamaha), rimasti tutti attardati ma che hanno comunque concluso la gara.
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