Non sappiamo dove vedrete la partita, come e con chi. Soprattutto non sappiamo quanto ci credete, quali riti siete disposti a fare per scaramanzia e se avete in mente dei fioretti. O magari la Spagna vi fa ripensare a quella spagnola (la ragazza èh…) conosciuta a Lloret de Mar un po’ di estati fa, che aveva quel fuoco dentro che ancora vi crea quel non so cosa dentro. Non importa, resettate tutto e se sono farfalle nello stomaco, bevete una bottiglia di Maalox. Stasera ci vogliono concentrazione e almeno ripetere i 23 milioni di strilli che hanno accompagnato l’Italia in finale. Dobbiamo vincere e se non ci credete abbastanza, le motivazioni stavolta ve le diamo noi.
1 – Perchè anche un grande come Gary Lineker aveva torto. “Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti e, alla fine, vincono i tedeschi”. In realtà “Italia-Germania è un gioco crudele per i tedeschi. 22 uomini rincorrono un pallone e, alla fine, vincono gli italiani”. Per Italia-Spagna, invece, va ancora trovata una citazione storica. E andrebbe trovata stasera. Magari.
2 – Perchè siamo curiosi di leggerci domani i titoli dei gionali. Dopo “Ciao ciao culona”, “Vaffanmerkel”, “Europei: un negro e un terrone portano l’Italia in finale”, se laNazionale dovesse vincere, cosa s’inventeranno – rispettivamente – Il Giornale, Libero e La Padania? I direttori sono pronti a far impallidire il lessico e lo stile del rutto del vostro vicino di partita. Alla birreria simpsoniana da Boe sono più raffinati. Più acculturati, invece, nei peggiori bar di Caracas.
3 – Perchè il tiki taka è ormai fuori moda. Hanno vinto tutto col palleggio e il passaggio veloce orizzontale a centrocampo. Hanno impressionato il mondo e hanno sotterrato il nostro sempre dispregiatissimo “catenaccio”. Non importa se uno come Mourinho ci fa giocare – e talvolta vincere – il Real Madrid: sempre eterno sia l’odio per il gioco italiano. Rispolverato un po’ da tutti perchè non antiquato ma vintage, risulta efficace soprattutto quando c’è da battere i club spagnoli, Nazionale compresa. Il ct Del Bosque dice che nella nostra gara contro la Germania ha visto a tratti il gioco spagnolo. In realtà è una versione mixata con quello italiano. Non abbiamo bisogno di arrivare in 5 davanti alla porta per far tirare un terminale, sappiamo ancora cos’è un passaggio in profondità. Inoltre vanno battutti perchè metterebbero insieme un filotto impressionante e mai realizzato prima: Europeo 2008 – Mondiale 2010 – Europeo 2012. Vanno fermati.
4 – Perchè se la decide Balotelli, ha detto che dopo essersi tolto la maglia con la Germania, con la Spagna potrebbe togliersi anche le mutande. In questo modo dimostrerebbe a tutti gli scettici è che un italiano vero.
5 – Perchè due tifosi che si presentano allo stadio di Varsavia vestiti da Luigi e SuperMario, meritano d’essere rivisti e di fare invasione di campo per essere ripresi in eurovisione.
6 – Perchè se dovessimo vincere, forse Varriale dirà qualcosa d’intelligente, Gentili pronuncerà almeno il nome di un giocatore giusto, Dossena invece rimarrebbe senza parole. Speriamo.
7 – Perchè faremo festa come se non ci fosse un domani. O meglio: il lunedì esiste ancora, chi non è in ferie andrebbe poi a lavoro con tre ore di sonno ma…vuoi mettere? Il merito di Prandelli non sta solo nell’aver ridato credibilità (quella la fanno quasi unicamente i risultati) e un perfetto senso tattico alla squadra ma di aver riportato un po’ d’amore verso questa Nazionale sgangherata che nel giro di poche partite è cresciuta tantissimo. Il ct ce l’ha fatta con la forza di alterare solo gli equilibri necessari gara dopo gara ma soprattutto senza inventarsi il nemico contro cui questa gruppo avrebbe dovuto difenderi o rivalersi. In queste competizioni, gli antagonisti degli azzurri sono sempre stati lo scetticismo italiano, i club brontoloni, i detrattori che giovedì sera hanno festeggiato ma martedì se la tiravano ancora con il boicottaggio, stampa e tv pronte a dare alle gambe pur di vendere giornali e servizi. Stasera, comunque vada, calma e gesso, perchè alla fine sarà un successo (sì, come no? Che ci si provino e basta a perdere la finale e gli facciamo bere la nostra bile).
8 – Perchè magari Giorgio Napolitano si trasforma in Sandro Pertini e poi si ritrovano tutti in aereo a giocare a scopone con Prandelli, Monti e De Sanctis (Buffon scartato a priori perchè…Insomma: voi vi fidereste?)
9 – Perchè Wiltord sia un nome finalmente dimenticato, dopo la finale persa con quel golden gol nel 2000 in Olanda, contro la Francia. Un giocatore-sega che ha lasciato tracce di sè soprattutto per quel gol decisivo, sempre sia maledetto e che ci ha fatto piangere come fontane.
10 – Infine perchè è dal 1968 che non vinciamo l’Europeo. In quell’anno fu celebrata la prima messa in italiano, iniziata l’Offensiva del Têt in Vietnam, Dubček sale al potere e in Cecoslovacchia e dà inizio alla Primavera di Praga, il terremoto del Belice fa quasi 400 vittime. Jimi Hendrix in concerto a Stoccolma spacca la sua camera d’albero e viene arrestato. Robert Kennedy, fratello di JFK e candidato alle presidenziali Usa, viene assassinato. Magari sarebbe l’ora di vincere l’Europeo in un anno sì difficile come il 2012, ma apparentemente meno violento e sanguinario del ’68. Nota a margine, l’Associazione Italiana Calciatori nasce nel ’68, con Sergio Campana presidente. Resterà tale addirittura fino al 2011, finchè la carica non verrà ricoperta da Damiano Tommasi. Insomma, certe cose le puoi cambiare con una partita di calcio e in 90 minuti. Per altre, le cariche istituzionali in Italia, ci vuole appena un po’ più tempo.
NB. Se la Spagna fa filotto (Europeo-Mondiale-Europeo) entra nella leggenda. Se stasera vinciamo noi, entriamo nell’eternità. L’Italia farabutta del calcioscommesse andrebbe in Paradiso e senza redenzione. Anche il diacono tecnico Prandelli lo sa ed è da questa anomalia che ha costruito il tutto.
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Articolo sensazionale. Congratulazioni!