Non ce ne frega niente. O meglio: se la sfida di questa sera fosse stata – che so – contro il Portogallo, non ce ne importerebbe un fico secco. La semifinale è un miracolo di questa Nazionale: da questo Europeo nel quale abbiamo vinto una volta sola e segnare è impresa titanica, tutto quello che viene in più è guadagnato, nella tipica mentalità italiana. E’ solo che stasera hai davanti i tedeschi e allora tra un problema e l’altro “io sprediamo che me la cavo”. Ci sono partite che non finiscono dopo 90 minuti, quella contro la Germania dura e segna una vita.
Ognuno di noi ha il suo Italia-Germania del (batti)cuore: babbo aveva quella del 70, il cugino grande quella dell’82, a noi Dortmund del 2006 e ai nostri figli o nipoti quella di stasera. E loro partono favoriti, come sempre del resto. Sei anni fa il Der Spiegel ci descrisse come figli di mamma viscidi come la brillantina, oggi la Bild ci fa un bignami dell’italiano medio definendolo spietato, finto moralista e furbo. La differenza sostanziale tra noi e loro è che a noi piacerebbe tanto essere come loro ma non ci riusciamo perchè alla fine ci piacciamo da morire così come siamo. A loro piacerebbe tanto essere come siamo noi, ma non ci riescono e gli spiace abbastanza. Al loro disprezzo noi contrapponiamo l’odio, alla loro sicurezza di batterci reagiamo con l’arte dell’arrangiamento. Stasera entriamo in campo un po’ a scazzo perchè sono loro a dover dimostrare al mondo qualcosa. Noi siamo potremmo anche giocare la partita del secolo ma rimarremmo sempre “pizza, mafia, spaghetto e mandolino”. Problemi di chi ci odia. “Problemi loro” cit.
Voto 10 ai pregiudizi della stampa tedesca. Gli italiani gli rivoltano le budella. Da sempre. Eppure i tedeschi amano il nostro paese, ci vengono in vacanza e mangiano come orsi. La Bild scrive “Ciao bello. Non abbiamo mai vinto contro l’Italia. Credevamo foste romantici voi italiani, invece siete freddi. La sconfitta più amara l’ho avuta a 18 anni, in spiaggia a Rimini. Un italiano mi ha fregato la ragazza. Freddo e romantico. L’italiano è un pirata. Ti ruba la donna, è questo il suo obiettivo. Gli italiani si inginocchiano davanti alla Vergine Maria e davanti a Dio (gli deve essere arrivato alle orecchie qualcosa su Prandelli ndr) ma al tempo stesso sono degli assassini. Che partita ci aspetta? Ho paura per i nostri ragazzi”. Ci piacerebbe rubarlgi la donna un’altra volta, ma la Merkel “è una culona inchiavabile” cit. Secondo loro dovremmo vergognarci della nostra natura. Noi ci vergogniamo per la loro quando ordinano pizza ma prima ci bevono il cappuccino con la panna o quando indossano i sandali della Birkenstock coi piedi sudici dentro ai calzini bianchi. Qualcuno ha dato una spiegazione a tutto ciò: “Se i tedeschi avessero avuto la sensibilità per fare belle scarpe credete avrebbero attaccato la Polonia?”. Effettivamente…
Voto 9 a Novella Benin. E’ la compagna del ct Pretelli (vedi foto) e la scegliamo perchè veramente bella ma soprattutto silenziosa e all’opposto delle fidanzate-oche dei giocatori. Ha 41 anni portati alla grande, è bionda e ha quel piercing al naso che la rende più figa. Scegliamo lei come “madrina” della partita e poi è la dimostrazione che anche i diaconi hanno la carne debole.
Voto 8 a Tim O’Leary. Non era nessuno prima che qualcuno lo immortalasse a braghe calate e pesce di fuori, nel preciso istante di Italia-Inghilterra, nel quale Diamanti segna il rigore della qualificazione. Il cerchietto rosso in foto sul suo gioiello (moscio e sbronzo) è stato impetoso. Al “Sun” ha detto che se n’è accorto due ore dopo d’essersi slacciato i pantaloni (e perchè glielo avevano raccontato) ma che da grande tifoso avrebbe fatto qualsiasi cosa per distrarre gli azzurri e far vincere l’Inghilterra. Insomma di sta cosa dei gay se ne stanno approfittando in troppi. Non va bene.
Voto 5 al portiere della Germania Neuer. “Gli azzurri li conosco tutti. Balzaretti e Diamanti? Non so dove giocano”. Tranquillo citto, che anche Lehmann nel 2006 non sapeva in che squadra militasse Grosso.
Voto 4 alla perspicacia al ct Low. “Pirlo è rinato”. Il fatto che sia poco espressivo non significa che muoia e risorga a piacimento.
Voto 3 a Portogallo-Spagna. Già prima che iniziasse sapevamo che avrebbe preso il premio di partita più noiosa dell’anno. Alla fine del primo tempo, diversi spettatori hanno messo la sveglia al cellulare per riaprire gli occhi nell’unico momento topico della partita, cioè i rigori. Cerqueti e Collovati che la stavano commentando ad un certo punto si sono messi a giocare a briscola, altrimenti non si spiegherebbe l’uscita dell’ex giocatore “E’ una mossa sovpvendente, ma potevamo aspettavcela”: è chiaro che non poteva riferirsi a quello che vedeva in campo. E’ un giochino crudele quello del calcio: in pratica vince chi il pallone lo butta dentro e il vero ostacolo sono quelle michia di porte. E addirittura ce ne sono due!!! La Spagna ha chiesto all’arbitro se poteva continuare il tiki taka anche dal dischetto, ma ripetiamo: il calcio è crudele e gli spagnoli hanno dovuto tirare i penalty direttamente. Ah, per la cronaca, se siete ancora svegli, è passata la Spagna. Come al solito ha risolto tutto Fabregas. Nel frattempo lo stadio si stava scompisciando dalle risate dopo giorni e giorni di dai e ridai di Ronaldo pallone d’oro.
Voto 1 all’Uefa. Francamente quei due giorni di differenza di recupero tra Germania e Italia, non sono un dettaglio ma la solita cagata dell’Uefa. In 48 ore, tanto per fare un esempio, Low ha recuperato Schweinsteiger, non certo Fritz della “Sturmtruppen”. Un dirigente sempre dell’Uefa, sicuramente compagno di banco di Platini, ha dato una spiegazione logica al tutto: “Questo sistema forse non è l’ideale, ma la decisione è stata presa con le federazioni tre anni fa, quando griglie e teste di serie non erano note”. Ce lo potevano dire che avevano parlato tre anni fa con Giancarlo Abete. Avremmo evitato un botto di polemiche.
Voto 0 al panda Ling Ping. Maiali, elefanti e panda in estinzione. Però fanno i pronostici soprattutto contro l’Italia. In Cina hanno predetto che la finale sarà Germania-Spagna perchè il panda ha mangiato cibo dalle ceste con la bandiera spagnola e quella tedesca. Al cospetto di tutto questo, super Marione perdonaci: non ti daremo più dell’idiota.
Due considerazioni fuori pagellone:
Ma secondo voi Stefano Bizzotto per chi tifa?
Se la tensione non vi farà sbarcare l’attesa, consigliamo di memorizzare questa massima: “Esalta vedere uno squadrone imporsi: ma la sola forza italiana sta nel mostrarsi modesti, invitare gli altri a sentirsi superiori. E punirli”. Firmato Gianni Brera.
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