Sport

Mirko Barbagli in forza al Cortona Camucia per la prossima stagione

Il Cortona Camucia Calcio continua la sua campagna acquisti/cessioni, concludendo un’importante trattativa in entrata: il difensore Mirko Barbagli, ex Sinalunghese, passa alla squadra del Presidente Accioli.

Dopo gli arrivi, nei giorni passati, di Matteo Censini, Mirko Cappini, Matteo Terrazzi ed Alex Seri e le partenze di Francesco Pelucchini, Mirko Beoni, David Tori e Andrea Filosi, arriva questo importante” Colpo da 90 “.
Barbagli, classe 1982, non ha bisogno di presentazioni: dopo i trascorsi Giovanili nelle file dell’US Arezzo, approda alla Prima Squadra Amaranto di cui diventa un perno, disputando con la maglia aretina 5 stagioni, 2 di C1 e 3 di B, con oltre 100 presenze, allenato, tra gli altri, da Maurizio Sarri e da Antonio Conte.
Dopo l’Arezzo, Barbagli ha militato nel Grosseto, ancora in cadetteria, poi ha disputato molte stagioni di Lega Pro, militando in molte squadre, tra cui il Perugia, la Pro Patria e l’Alessandria tra le altre, ancora con Mister Sarri.
Nelle ultime due stagioni, l’esperto difensore si è rimesso in gioco nei Dilettanti, disputando due Campionati di Eccellenza ed arriva, ora, in Arancione, con rinnovato entusiasmo.
A Barbagli, il benvenuto della Società Arancione, orgoglioso di averlo fra le proprie fila, agli ordini di Mister Enrico Testini.
Nelle due foto, Barbagli in maglia Arancione, e con Alex Del Piero in Arezzo – Juventus.

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.