Passano gli anni ed è sempre più difficile trovare società di calcio dilettantistiche che investono nel settore giovanile, che scommettono sulla “cantera” come fattore di crescita del club.
Un’esperienza sicuramente positiva è quella della U.C Sinalunghese che da anni persegue una politica di valorizzazione dei giovani calciatori. Piero Bigozzi, da alcuni anni Direttore Sportivo del Settore Giovanile, è molto soddisfatto di quanto messo in cantiere anche per la stagione in corso.
Sono ben 12 le squadre giovanili, di cui 2 partecipanti ai campionati regionali (Giovanissimi e Allievi), che la Sinalunghese è riuscita ad organizzare con oltre 200 ragazzi che quotidianamente calcano i campi di gioco, stanno all’area aperta e socializzano facendo “Gruppo” diretti da allenatori/istruttori accreditati di patentino Uefa B o laureati in scienze motorie.
Tra questi, sicuramente, Mister Marco Tintori rappresenta bene la politica di qualità che la società senese sta convintamente portando avanti.
Conosciamolo meglio:
buongiorno Marco, dacci qualche ragguaglio sulla tua carriera da allenatore
Questa che sta per iniziare è la 12º stagione in panchina, la 7º consecutiva con la Sinalunghese, società che mi ha dato modo di affermarmi come istruttore/allenatore di settore giovanile. Sette anni molto intensi che ci hanno regalato traguardi importanti, conquista dei campionati regionali sia con giovanissimi che allievi, relative salvezze e per finire il diritto di partecipare alla coppa Toscana con gli allievi nella passata stagione. Ma la cosa che mi rende più soddisfatto è che molti dei miei ragazzi si stanno facendo apprezzare in ambito di juniores e prima squadra, obiettivo principale di ogni allenatore di giovani calciatori.
Sei, con ragione, considerato uno tra i Mister più quotati per il settore giovanile, i risultati parlano da soli. Le tue squadre, oltre ad aver conseguito importanti risultati tecnici, si sono sempre distinte per la correttezza tenuta in campo. Come costruisci e quanto tempo dedichi al rapporto con i tuoi giocatori?
La premessa è sempre la solita, oggi non è semplice lavorare in ambito di settore giovanile, la maggior parte dei ragazzi è molto distratta, comunica solo tramite cellulari, non ha regole, non conosce il concetto di sacrificio per raggiungere obiettivi e spesso anche poco rispettosa in generale. Proprio su queste debolezze cerco di costruire e motivare i ragazzi nel pensare che impegnandosi, stando attenti e rispettando avversari e regole possono divertirsi ottenendo risultati anche importanti. Riconosco di essere un allenatore esigente pretendo molto dai miei gruppi, cerco di considerare i ragazzi come adulti per responsabilizzarli stimolando il senso critico di ognuno di loro finalizzato al miglioramento sia singolo che collettivo, ci lavoro moltissimo, in tutte le sedute, il nostro ambiente ha bisogno di creare giocatori che siano pensanti che sappiano cosa fare in campo, lo ritengo fondamentale.
Le tue squadre vengono fuori sempre alla distanza, quanto conta una buona preparazione atletica, il lavoro, anche in ambito giovanile?
La preparazione atletica è importante ma non la reputo fondamentale in
ambiente di settore giovanile, va curata, sicuramente, ma non è determinante.
Il fatto che le mie squadre escano fuori alla distanza credo sia più dovuto
all’apprendimento dei ragazzi che nel tempo acquistano consapevolezza e
padronanza di gioco che per un fattore di tenuta atletica.
Qual è il modulo che preferisci e perché?
Non ci sono moduli che preferisco, sono le caratteristiche dei ragazzi che mi portano a scegliere quale utilizzare. Visto che per questi ragazzi è la prima stagione di calcio a 11, partiremo con una difesa a 4 che reputo la più semplice da apprendere, il resto lo vedremo strada facendo.
Una valutazione generale sul tuo gruppo dei Giovanissimi B anche alla luce di questo primo periodo di preparazione ed amichevoli
Dopo questi primi giorni di preparazione e amichevoli disputate, alcune anche con buone giocate, la valutazione del gruppo è sicuramente positiva, credo di aver a disposizione una buona rosa di ragazzi, alcuni arrivati a Sinalunga, in questa estate, da altre società e che in questo primo periodo dovrò integrare nel migliore dei modi con il resto del gruppo.
Sabato prossimo inizierà la fase autunnale del campionato provinciale di categoria, quali sono gli obiettivi?
L’obiettivo è sempre e solo uno: migliorare la qualità dei ragazzi! Sarà una stagione di transizione che ci porterà il prossimo anno nel campionato regionale. Utilizzeremo questa prima fase per conoscersi meglio, per capire le caratteristiche di ogni ragazzo e per assimilare i principi di gioco. A livello di classifica l’obiettivo sarà quello di qualificarsi con i migliori alla seconda fase, se ci riusciremo sarà già un buon risultato.
In Bocca al Lupo Mister
Crepi grazie
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