Due chianini (insieme a due aretini) a Roma, con un minimo comune denominatore: la passione per il volley. La finale scudetto di pallavolo Trento-Cuneo giornali e tv ve l’hanno raccontata con le formazioni, i tabellini, i punti. Noi invece ve la raccontiamo a modo nostro. Dando i voti a una giornata speciale.
I VICHINGHI Personaggi della giornata in assoluto. Arrivati da Trento probabilmente all’alba, di gialloblù ammantati per sostenere l’Itas Diatec, con tanto di cappello cornuto sulla testa. Lo abbiamo visti fermi in mezzo a Piazza di Spagna incuranti della pioggia, nel bel mezzo della tifoseria avversaria imperterriti di fronte a cori e insulti, in campo a fine gara portati via dalla sicurezza. Erano sempre loro, con un’unica differenza: le Moretti da 66 in mano di cui hanno fatto ampio turnover. Mitici. Voto: 8.
LA NOSTRA RELIGIONE Roma è sempre Roma. E non solo per il catino del Palalottomatica, caldo, pieno e bello. Giri per la città e veramente avverti di essere nell’ombelico della storia. Nei dintorni di Piazza San Pietro, il centro mondiale della cristianità, trovi inappuntabili sacerdoti con l’Osservatore Romano sotto braccio accanto a turisti con la maglietta del Che Guevara (in fondo, come diceva il cortonese Lorenzo, in questo mondo esiste solo una grande Chiesa). Tutti col naso all’insù. Al Mc Donald’s di Piazza di Spagna c’è una suora in coda alle casse. Scena nuova per me. Ma sono sicuro che Dio non avrà problemi a perdonare l’eresia gastronomica. In fondo è il Dio anche degli americani e dei fast food. Voto: 9.
VOLLEY PEOPLE La gente della pallavolo, è noto, sa godersi la vita. E non rinuncia ad una passeggiata in centro prima della partita. Succede anche che trovi Roberto Piazza, l’allenatore della Sisley Treviso, in jeans e maglietta, Gazzetta dello Sport sotto braccio, che scende alla stazione Termini della metropolitana. Come un turista qualsiasi. Il popolo del volley lo vedi a spasso per la città eterna con le magliette di Trento e Cuneo. Poi tutti al palazzetto: tifoserie a contatto senza problemi, non siamo in uno stadio. Le forze dell’ordine ci sono ma potrebbero anche non esserci. Fra le due curve qualche sfottò e nulla più. Alla fine applausi per tutti, anche per gli sconfitti. Che quelli del calcio imparino. Voto (al volley e alla sua gente): 10. Voto (al calcio): 2.
CHE DELUSIONE Sul campo Cuneo ha fatto davvero una figura misera. Gli extraterrestri di Trento sono sembrati ancor più extraterrestri. Partita senza storia e durata un attimo. Ma i supporters di Cuneo, che hanno vinto la sfida fra le due tifoserie, hanno applaudito lo stesso. Un panino al volo alle bancarelle e sono ripartiti. La delusione si leggeva nei loro volti. Il discutibile spaghetto alla carbonara dell’Autogrill Giove, congelato e riscaldato nel microonde, non ha certo contribuito a tirare su il morale. Voto: stoici.
DNA CHIANINO Fra i cinque-seimila del Palalottomatica a un certo punto una sorpresa: facce conosciute. Erano i ragazzi del Sinalunga Volley. Appena sette giorni fa la delusione per l’esclusione dai play off da parte del Foiano. Ma la voglia di pallavolo non s’è placata. E allora eccoli, nel parterre romano, nei posti più costosi: a vedere da vicino i monumenti di questo sport. Voto: 7 per l’attaccamento.