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Il mercoledì nel pallone (anno 3 numero 3)

Avevo predicato attenzione a questo Lecce per la Juve e i fatti mi hanno dato ragione; un 1 – 1 per certi versi clamoroso per come è avvenuto, ma su questo ci tornerò dopo, di cui, ovviamente, il Milan ha pienamente approfittato, superando per 2 – 0 l’Atalanta ormai salva. Un punto di distacco a due partite dalla fine può voler dire tutto o nulla, ma adesso può davvero succedere di tutto, come aveva pronosticato Allegri…in coda è retrocesso il Novara, mentre Lecce e Genoa ancora se la giocano, con i secondi maggiormente favoriti per la salvezza dopo la vittoria abbastanza scontata, ma non così facile, col Cagliari, prossimo avversario bianconero (!), con la Fiorentina, che dopo il pareggio casalingo proprio col Novara, dovrà ancora fare un minimo di attenzione, visto che domenica prossima il suo avversario sarà proprio il Lecce.

Il Genoa incontrerà un’ Udinese che con la vittoria con il Cesena è in pienissima lotta per la Champion’s, per la quale è in corsa pure il Napoli dopo la facile vittoria con un Palermo ormai appagato, mentre la Lazio dopo il pareggio casalingo col Siena e soprattutto l’Inter dopo la sconfitta di Parma, che non sta regalando niente a nessuno, sembrano avere meno chances, con i nerazzurri che domenica prossima avranno il derby. Quindi, come vedete, ce n’è per tutti i gusti.

In questa trentaseiesima giornata è difficile trovare protagonisti in positivo: potrei dire Montolivo che, nonostante a fine stagione sia ormai dato sul piede di partenza, sta onorando la maglia come un vero professionista…oppure potrei dire Fabbrini, un giocatore che difficilmente ha indossato le vesti da protagonista, ma che in queste ultime partite sta contribuendo a regalare un sogno all’Udinese.

Mi è molto più facile, invece, trovare protagonisti in negativo: Buffon e Delio Rossi, in rigoroso ordine alfabetico! Il primo, con il suo madornale errore, rischia di far saltare in aria una stagione strepitosa…una leggerezza, un attimo di distrazione, mettiamoci anche un po’ di sfortuna visto che nel 99% dei casi il giocatore avversario difficilmente va in pressing a cinque minuti dalla fine…in ogni caso rimane una cappella colossale, compiuta da chi proprio non te lo saresti mai aspettato. Ho letto tanti post nell’immediato dopopartita che giustificavano Buffon e che può sbagliare anche lui…invece no, non doveva sbagliare, non in questo turno, non in questa partita così importante! Gigi, se la Juve perderà lo scudetto, sappi che una buona responsabilità ce l’avrai tu!

L’altro protagonista, se così si può definire, in negativo, e molto peggio di Buffon, è Delio Rossi. Ma mi dite voi come si fa ad avere una reazione del genere? Posso capire l’adrenalina della partita, le difficoltà della squadra, il momento della rabbia verso il giocatore che ti ha mancato di rispetto, ma tu non ti puoi permettere di avventarti in questo modo contro un tuo giocatore! Ma almeno aspetta l’intervallo o la fine della partita e vi rinchiudete tu e lui per avere un confronto duro e franco negli spogliatoi, dove può volare anche qualche schiaffo, ma farlo anche così, davanti alle telecamere, vuol dire che non hai nemmeno un minimo di intelligenza. Io ho sempre difeso gli allenatori di qualsiasi categoria, perchè quando vengono esonerati non è mai colpa loro, ma questa volta l’esonero, il signor Rossi, se l’è proprio meritato. Forse, una squalifica di qualche mese non gli farebbe nemmeno male!

Alla prossima, con un finale di campionato EN – TU – SIA – SMAN – TE.

                                                                                                         Stefano “Steve Bookie” Bertini

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.

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Stefano Bertini
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