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Il lunedì nel pallone (Capitolo Finale, anno 2, numero 38)

In ritardo, ma non potevo mancare per quest’ultima puntata…cosa ha detto l’ultima giornata? Niente di più di quello che già non si sapesse alla penultima. Non c’è stato nessuno sconvolgimento…Udinese ai preliminari di Champion’s, Lazio e Roma in Europa League e Juve fuori dall’Europa, come non accadeva dai tempi del mitico Maifredi! Gli esiti finali sono stati questi e la classifica dice sempre la verità.

Certo, c’è chi recrimina davanti ai microfoni, ma sono convinto che dentro di sè ognuno di quelli che recriminano, dal presidente di società al terzo portiere che non è mai sceso in campo, è perfettamente a conoscenza dei motivi per cui la stagione non è andata nel verso giusto.

Per quanto riguarda la Juve, al sesto allenatore dall’epoca di Calciopoli, ha sbagliato la società che ha speso male, ha sbagliato l’allenatore in alcune sue scelte…e comunque io sono sempre del parere che l’allenatore è sempre il capro espiatorio…hanno sbagliato i giocatori buttando al vento partite già ampiamente vinte! Ennesima rifondazione, settimo allenatore ed ennesima campagna acquisti che si spera fatta con maggior criterio.

La squadra migliore è stata il Milan, o quantomeno è stata la meno peggio…ha vinto il campionato per propri meriti ma anche per mancanza di avversari. Ma in Champion’s si è fermata al cospetto di una squadra modesta come il Tottenham e in Coppa Italia si è fermata in semifinale, ancora ubriaca per i festeggiamenti.

L’Inter del dopo Mourinho? Con Benitez ha vinto due trofei. Mandato via lo spagnolo, è arrivato Leonardo che avrà vinto anche 12 partite consecutive in casa in campionato, ma nella coppa dalle grandi orecchie ha subito una batosta storica da una squadra quale lo Schalke04. Adesso ha la Coppa Italia nella finale romana con il Palermo, squadra dalla difesa non proprio ermetica, protagonista di una stagione di pochi alti e tanti bassi.

Cosa è mancato alla Lazio per raggiungere il quarto posto? Un attaccante! E tutto questo non è mancato all’Udinese…anzi, ne ha avuti due davvero superlativi, quali l’eterno Di Natale e lo strepitoso Sanchez, su cui molte big non solo italiane han messo gli occhi.

La Roma si è retta solo sulle reti, nella parte finale del campionato, di Totti e su una buona dose di fortuna che, comunque, non guasta mai, per raggiungere almeno l’Europa League.

Il Napoli, a mio parere, ha conosciuto una stagione irripetibile. Tutto è andato per il verso giusto, la squadra ha anche espresso buon calcio, ma se andiamo a vedere le partite con Milan e Inter ha raccattato un solo punto in quattro partite e questo credo sia abbastanza significativo sulle reali potenzialità di questa squadra.

Per il resto, sconcertante la retrocessione della Samp, mediocre la stagione della Fiorentina, ottima quella del Bologna fino a nove partite dalla fine…poi nove partite vergognose, ultima quella di ieri con il Bari, già abbondantemente retrocesso, ma raramente, nel corso del campionato, messo sotto dagli avversari. Solita salvezza tranquilla per il Chievo, che con pochi soldi ottiene sempre ottimi risultati. Sorprendenti, invece, le salvezze, di Lecce e Cesena che, dalla prossima stagione, cambieranno comunque allenatore. Misteri…

Restano Brescia, Parma, Genoa, Catania e Cagliari. Mi limiterò a dare i voti: 4, 6, 6, 6 e 1/2, 6-.

Alla prossima stagione o anche a prima.

Doverosi ringraziamenti a chi mi ha letto e un incitamento, a chi non l’ha fatto, a farlo e poi commentate…mi piace il dibattito.

E un immenso grazie, soprattutto, a Michele Lupetti che mi ha dato l’opportunità anche per quest’anno di collaborare con lui.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti
Tags calcio

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