Cassano non è mai esploso totalmente, ha avuto molte squadre per farlo, dalla Roma al Real Madrid, adesso al Milan. L’ho aspettato nelle partite che contavano, adesso lo aspetto per una partita ben più importante e sono convinto che QUANDO tornerà, i suoi detrattori, compreso il sottoscritto, si alzeranno in piedi per tributargli una grande ovazione. Che temi ci ha raccontato questa decima giornata?
Una Juve che sembra fare sul serio, una Lazio che sembra fare altrettanto, un Milan in netta ascesa, un Napoli che non pare all’altezza, un’Udinese sempre tosta, una Roma che non sembra trovare il bandolo della matassa ed un’ Inter, passatemi il termine, davvero imbarazzante. Partiamo da quest’ultima: perchè imbarazzante? Perchè, dopo aver giocato un primo tempo tutto sommato buono, nella ripresa tutti si aspettavano una squadra nerazzurra all’arrembaggio; invece, io non ho contato nessuna azione davvero di rilievo degli uomini di Ranieri.Inconcludente! Mentre la Juve, dopo un primo tempo gagliardo dove Marchisio sta facendo le prove per essere il nuovo capitano e Pirlo si è preso una serata di pausa, nella ripresa ha sapientemente amministrato, andando vicina alla terza marcatura in un paio di occasioni. Insomma, questa Juve sta facendo sognare i tifosi bianconeri.
E la Lazio, lì dietro, non molla: con l’assist – man Cissè ed il cecchino Klose non ce ne è per nessuno. Controlla la partita senza patemi nella prima frazione, colpisce per due volte al termine di questa, nella ripresa fa sfogare gli avanti del Cagliari e nel finale il buon Rocchi sigla il suo centesimo goal con la maglia biancoceleste. Veramente tanto di cappello a questa squadra!
Il Milan ritrova un super Ibrahimovic e con due sue inzuccate e una di Nesta stende una Roma che con questo nuovo progetto di gioco fa molta fatica: quattro sconfitte in nove gare non sono un buon biglietto da visita per Luìs Enrique. Ancora i tifosi pazientano, ma per quanto ancora? Il Milan ha ripreso a macinare gioco e risultati, ma ancora la fase difensiva stenta e molto. Non sempre potrà segnare 3, 4 goal a domenica.
Il Napoli va in vantaggio dopo 30 secondi a Catania, ma complice anche l’espulsione di Santana, subisce la rimonta di un Catania che poca cosa non è. Ancora turn – over da parte di Mazzarri, ma anche questa volta non dà i suoi risultati. De Laurentiis dice di puntare alla Champion’s, ma è meglio che inizi a considerare un po’ di più il campionato, altrimenti il prossimo anno questa competizione se la guarderà dalla poltrona di casa.
E l’Udinese è al terzo posto, vincente e convincente contro un Palermo che in trasferta proprio non va. L’ennesima prodezza di Di Natale fa sognare i tifosi friulani. Ogni anno squadra quasi rivoluzionata, ma i risultati sono sempre gli stessi.
Il resto della nona giornata ci dice di un Chievo in crisi al cospetto, invece, di un Siena che sta respirando l’aria buona dell’alta classifica; un’Atalanta che, dopo, un ottimo primo tempo, crolla nella ripresa al cospetto di un Bologna, primo goal stagionale di Di Vaio fra le altre cose, che dopo svariati mesi ritrova la vittoria casalinga; Lecce e Novara si spartiscono la posta e peccato per quella prodezza di Meggiorini inspiegabilmente annullata; la Fiorentina del sempre più criticato e deriso Mihailovic trova una fondamentale boccata d’ossigeno contro un Genoa che ieri sembrava in vacanza; infine, il Cesena crolla a Parma e Giampaolo viene mandato a casa.
Alla prossima, amici del pallone
Stefano ” Steve Bookie ” Bertini