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Il lunedì nel pallone (anno 3, numero 5)

Il bianconero domina! E’ questo il tema della quinta giornata. Udinese e Juventus vincono i loro rispettivi match con Bologna e Milan e, in vista della pausa per la Nazionale, si godono il primato in classifica. Subito dietro abbiamo il terzetto sudista – isolano, rappresentato da un sorprendente Cagliari che espugna il campo di un derelitto Lecce, da un altrettanto sorprendente Palermo che si sbarazza, senza particolari difficoltà, di un Siena abbastanza opaco e dal Napoli…bella squadra il Napoli, indubbiamente! E qui si tratta il primo tema: l’Inter non è più lo squadrone di Mourinho o la buona squadra di Mancini.

La squadra nerazzurra sembra essere tornata quella di qualche anno fa, cioè senza una parvenza di gioco e che si affida alle giocate dei singoli e quando non ci sono più nemmeno quelle, allora sono cavoli amari! Se poi ci si mettono anche certi episodi che alla fine del primo tempo fanno imbufalire un signore quale Ranieri, allora vien da pensare che questa non sia un’annata delle più favorevoli. E’ vero che fino al patatrac combinato da Rocchi l’Inter non aveva certo dominato, ma anche il Napoli non aveva dato l’impressione di essere in una delle sue giornate migliori. Quello che è certo è che qualche anno fa anche un ‘Inter rimasta in 9 forse non avrebbe perso queste partite, chiunque avesse avuto di fronte. Merito, comunque, alla squadra di Mazzarri che, dopo ieri sera, credo che per i prossimi 5 lustri non dovrebbe più avere motivo di lamentarsi.

Il secondo tema della giornata riguarda Juve – Milan: primi 25 minuti non certo da big match; il resto è stata una sinfonia bianconera. Un Milan inesistente al cospetto di una squadra bianconera straripante. Se Vucinic giocasse sempre in questo modo, non ci sarebbe trippa per gatti. Ma quello che è piaciuto della squadra di Conte è stato il non concedere NULLA ai rossoneri campioni d’Italia. Vogliamo trovare qualche piccolo difetto? Lichsteiner deve imparare a crossare, Krasic deve tornare quello della prima parte della passata stagione ed è un peccato che le due marcature siano state un po’, per così dire, casuali, non il frutto di manovre corali, ma tant’è. Pirlo? Per lui è sembrata una partita come un’altra. Ibrahimovic? Quando arrivano le partite importanti, nella maggior parte dei casi si squaglia, come Cassano. E’ vero che c’erano molte assenze nei rossoneri, però un qualcosa in più era lecito aspettarsi. Per quanto riguarda la Juve, è meglio rimanere coi piedi per terra, però dopo una partita del genere….

Il resto della giornata vede i bianconeri friulani issarsi in vetta insieme alla già citata Juve dopo il 2 – 0 ad un Bologna, ancora a segno Di Natale, apparso poca cosa. L’Udinese è una gran bella realtà, ogni anno gioca sempre bene con giocatori diversi e, nella maggior parte dei casi, sconosciuti.

Ottima la Lazio, che dopo essere andata sotto con la Fiorentina, ribalta il risultato con due dei suoi fuoriclasse: Hernanes e Klose. Occhio a questa Lazio!

Vince e convince abbastanza, finalmente, la Roma! Un 3 – 1 all’Atalanta senza discussioni.

Primo punto per il Cesena, con Mutu che si fa parare un rigore, contro un Chievo che erige barricate.

Pareggio spettacolo a Novara: 3 – 3 con il Catania. Squadra piemontese un po’ giù di corda dopo il trionfo con l’Inter, mentre il Catania dà continuità al pareggio con la Juve.

Parma – Genoa 3 – 1: super Giovinco! Però la squadra ducale non si potrà basare solo su di lui!

Squadre su: Juve, Lazio, Udinese e Napoli, seppur quest’ultima con tutte le cautele del caso.

Squadre giù: Milan, Inter, seppur con tutte le giustificazioni del caso, Lecce e Bologna.

Ci vediamo fra due settimane.

Stefano ” Steve Bookie ” Bertini

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti
Tags calcio

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