Prosegue il duello a distanza fra Milan e Juve; le due squadre venivano dall’epica partita in Coppa Italia, che aveva visto uscire vincitori i giocatori bianconeri e, in questo turno di campionato, Roma ed Inter erano squadre davvero insidiose e così è stato, seppur entrambe siano uscite vincitrici. Il Milan, dopo un primo tempo finito sotto nel punteggio ma non nel gioco, ribaltava il risultato con una doppietta del mago Ibrahimovic, veramente l’uomo in più di questo campionato; la Juve, invece, dopo una prima frazione terminata sotto nel gioco ma non nel punteggio, nella ripresa annichiliva la squadra di Ranieri con una capocciata di Caceres, che evidentemente ha un conto in sospeso con le squadre di Milano, e con Re Alessandro Del Piero, alla sua prima marcatura in questo campionato, su perfetta imbeccata del cileno Vidal.
Ecco, permettetemi di dedicare interamente questa puntata ad Alessandro Del Piero, il simbolo di questa Juve, un giocatore che ha fatto più panchina in questa stagione che non in tutte le precedenti messe assieme, un giocatore che ad ottobre è stato scaricato in maniera ignobile da Andrea Agnelli, un giocatore che, quando la squadra è scesa in serie B, è stato il primo a restare, mentre tanti altri si sono comportati da mercenari, ad iniziare da Don Fabio Capello, e poi Zambrotta, Ibrahimovic, Cannavaro, Thuram, Vieira e via discorrendo.
Del Piero è una delle poche bandiere di questo calcio di oggi, non ha mai innescato una polemica ne’ dentro ne’ fuori dal campo, non ha mai dato scandali di nessun genere ed anche come giocatore è stato, anzi è, uno dei più forti di sempre; non a caso si dice di “Goal alla Del Piero”, quando dal vertice dell’area di rigore infila il pallone nell’angolino opposto. Ha vinto di tutto e di più, è stato campione del Mondo con la Nazionale e con la Juve, ha vinto tanti scudetti ed anche trofei a livello internazionale e nazionale, ha vinto anche la Serie B; non c’è stata una vittoria in cui non sia stato impresso il suo marchio di fabbrica.
Anche in questa stagione, se fosse stato schierato qualche minuto in più, forse la Juve sarebbe più a ridosso del Milan, o addirittura avrebbe potuto essere davanti perchè Del Piero non è un giocatore che timbra il cartellino e basta, ma è uno che quando entra in campo si vede.
Io, come tutti gli juventini ma penso anche tanti non juventini, faccio un appello alla dirigenza bianconera che vorrei tanto non rimanesse inascoltato: fate finire la carriera a questo giocatore con questa maglia! Ma come fate a farlo andare via, come fate a vederlo con un’altra maglia indosso, italiana o straniera che sia? Non è immaginabile una cosa del genere!
Caro Andrea Agnelli, dai un po’ più spazio ai sentimenti e per una volta fai prevalere la logica del cuore piuttosto che quella del portafogli.
Alla prossima, amanti del pallone
Stefano “Steve Bookie” Bertini
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