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Il giramento di palloni (24)

Edizione soleggiata, incantata, raffreddata, ritardata, indiavolata e anche politicizzata e chi più ne ha più ne metta.

Il primo giramento di palloni per chi vogliamo che sia? Ma per tutti quei disgraziati che hanno voluto che Giovannino Stroppa non fosse più l’allenatore del Pescara; l’hanno mandato via quando la sua squadra era salva, adesso con quel fenomeno di Cris Bergodi sta colando a picco, i tifosi vogliono la testa di Delli Carri, team manager degli abruzzesi, il presidente Sebastiani afferma che è colpa di tutti. Ma vogliamo fare il passo più lungo della gamba, che tutti sappiamo quale sia? Delli Carri….funebri!

 

Secondo giramento di giornata per Zeman: non solo non è più l’allenatore della Roma, ma si è trovato anche “costretto” a votare per la Panchina d’Oro il suo acerrimo rivale Antonio Conte; d’altronde chi doveva votare, Cris Bergodi? La coscienza di Zeman.

Terzo giramento per Diego Milito: siamo sportivi, senza di lui, l’Inter non vale mezza cicca di sigaretta e si è visto domenica sera, quando per ben quattro volte a Strama i palloni devono essere proprio girati. Nostalgia nostalgia Milito.

Voto 10 a Mazzarri e Lotito: a fine gara nessuno dei due ha rilasciato dichiarazioni. Vi pare poco? Il silenzio è d’oro!

Voto 9 ad Andreazzoli: il neo – tecnico della Roma, dopo aver sbeffeggiato Varriale due domeniche fa, si fa beffe anche della Juve. Imbriglia la squadra bianconera e compie quella che lui stesso, il giorno prima, aveva definito questa come la partita della svolta. Profeta Andreazzoli.

Voto 8 a Emanuele Dotto, radiocronista Rai: durante Genoa – Udinese se ne esce con questa folgorante battuta, ai più incomprensibile: ” Di Natale come le temperature di Cuneo, non pervenuto “. Emanuele, Lele, illuminaci, spiegaci: che minchia volevi dire? Emanuele Dotto, che simpatico umorista!

Voto 7 a Stramaccioni: bhe sì ammettiamolo, domenica sera era veramente un pesce fuor d’acqua, sembrava un bambino che era appena stato sgridato dalla sua mamma perché aveva rubato la marmellata; ha farfugliato parole incomprensibili, come che un giocatore della Fiorentina doveva essere espulso sul 2 – 0 per la Viola e quindi la partita si sarebbe riaperta. Povero, hai tutta la nostra comprensione. STRAMazzato, STRAMpalato, (S)TRAMortito, STRAcciato.

Voto 6 a Emeghara: lo svizzero – nigeriano, o nigeriano – svizzero attaccante del Siena, ha gli stessi numeri di Balotelli: 4 goal in 3 partite. Stai un po’ a vedere! Miracolo a Siena!

Voto 5 a Petkovic: ” A Siena per la svolta “. Le ultime parole famose.

Voto 4 a Paletta, difensore del Parma: quando il primo tempo contro il Milan sembrava incanalato verso un comodo 0 – 0, lui pensa bene di infilare il suo portiere su un pallone che più innocuo non si può. Così si è espresso il Presidente Ghirardi a fine partita : ” Ma porca…Paletta “

Voto 3 a quei minchioni ” tifosi ” del Milan che così cantavano: ” Salta con noi Diego Milito “. La mamma degli imbecilli non smette mai di partorirli.

Voto 2 a chi si lamenta degli impegni ravvicinati di coppe, senza ricordarsi che 30 anni fa si giocava sempre tre volte a settimana e in panchina c’erano 5 giocatori. Parole, non son altro che parole…

Voto 1 a Mazzarri: dalle stelle alle stalle, caro Walter. Ma come? Dopo Napoli – Samp  mi stai zitto, mentre prima mi spari cavolate del tipo che la Juve deve star zitta riguardo agli impegni ravvicinati di coppe e che la colpa della mancata vittoria è del terreno di gioco, senza considerare che c’erano anche gli avversari. Un uomo, troppi perché.

Voto 0 a Oscar Pistorius: senza parole…

Stefano “Steve Bookie” Bertini

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.

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Stefano Bertini
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