Siccome questa giornata di campionato si chiuderà domani sera verso le 22e30, non mi sembra il caso di farvi aspettare per leggere questa inebriante puntata de “Il giramento di palloni“. Al primo posto della speciale classifica troviamo tutti gli appassionati di calcio che si vedono spezzettata in maniera esagerata questa tredicesima giornata: una partita al sabato, cinque la domenica pomeriggio, una la domenica sera, una lunedì prima di cena, una lunedì dopo cena e l’ultima domani sera dopo cena
Mi sembra davvero troppo. Cari Ameri, Ciotti e Provenzali, siamo in tanti a rimpiangervi. Nostalgia! Secondo gradino del podio per noi, cari bianconeri. Dopo la partita di ieri sera, oscena, contro un Milan appena decente a cui, pare, l’avvento in panchina di Berlusconi(!) sembra aver portato i benefici sperati, a me sono crollate le braccia. Già giornata abbastanza nera per i risultati, per me, delle primarie (!), già settimana nerissima con l’avvento in panca pescarese di Bergodi al posto di Giovannino Stroppa, già giornata paurosamente nera per la rottura definitiva del mio televisore, fedele compagno per 20 anni ( a proposito: qualcuno sa come contattare Renzi per rottamare il mio televisore? Lui, in materia di rottamazione, dovrebbe essere abbastanza esperto… ), alle 22e40 è arrivata la ciliegina sulla torta. Un giorno di ordinaria follia!
Terzo gradino del podio per la Roma di Zdenek Zeman: per una volta Zdenek si trova fra i buoni. Seconda partita di fila vinta e senza subire goal. E’ vero che di fronte avevi il Pescara, è vero che non c’era più Stroppa, è vero che il Pescara ha come attaccante Elvis “Presley” Abbruscato, ma vincere ancora senza subire goal è degno davvero di un’impresa titanica. La coscienza di Zeman.
Voto 10 ad Allegri: il voto non va tanto alla prestazione dei rossoneri, ma alla dichiarazione dell’allenatore milanista: “A velocità normale era rigore netto, ma a rivederlo al replay no. ” Sincerità.
Voto 9 ad Alonso: e qui si sfora! Con la macchina che aveva, arrivare a soli tre punti dal marziano Vettel, è veramente un’impresa. Certo che se magari, durante tutto l’anno, chi di dovere fosse riuscito ad apportare qualche miglioramento alla Rossa più amata d’Italia, forse non saremmo a morderci le mani per l’ennesima volta. (Per) una delusione in più.
Voto 8 al Milan: per 10 anni di fila raggiunge gli ottavi di finale di Champion’s. Forse non avrà incontrato il Pescara di Stroppa (!), forse nemmeno la Roma di Zeman, ma quella rossonera rimane una delle squadre più forti d’Europa. Calici in alto e champagne!
Voto 7 ad Angelo Alessio: non è un uomo da copertina, e si è visto fino a ieri sera; ma quando ha detto che se quel rigore dato al Milan fosse stato dato alla Juventus non osava immaginare cosa sarebbe successo, ha detto una gran cosa. Sincerità parte seconda!
Voto 6 a Quagliarella: quando è uscito dal campo, si è coperto la bocca con un giaccone dicendo qualcosa. Cosa avrà detto? ” Ma proprio quel tappo di Giovinco ha fatto entrare, che manco sa fare le rovesciate? “, oppure “Mannaggia che freddo che fa ‘cca a Milano; casi casi me me torno a Napule “. Terza ipotesi: ” ma ‘sto Steve Bookie ha rotto proprio ‘u cazzo co’ ‘sto Giovannino Stroppa; mo’ telefono al Lupetti e lo faccio licenziare “. Per quanto affascinante, questa terza ipotesi ancora non si è verificata. Il mistero delle Quaglie.
Voto 4 a Mourinho: torna fra i cattivi ( ma quando mai è stato fra i buoni ) lo Special One. Il suo Real perde a Siviglia e non le manda a dire a nessuno: ai suoi calciatori, all’ arbitro, al Barcellona, a chi ha fatto il calendario, a tutti tranne che a se stesso. Simpatia Mourinho.
Voto 3 a Galliani e Marotta: il primo afferma che il rigore dato al Milan ci poteva stare, visto che il pallone, dall’ascella (!) di Isla era sceso lungo tutto il braccio; il secondo dice che, pur la Juve avendo giocato male, il rigore era inesistente e che questo errore compensava il non goal di Muntari dell’anno passato. Nessun miracolo a Milano!
Voto 0 a quei “tifosi” che hanno aggredito i supporters del Tottenham mercoledì scorso, quando questi si trovavano pacificamente in un pub; un’aggressione a sfondo razzista, aggressione poi verbale che è proseguita la sera dopo allo stadio. La mamma degli imbecilli qualche volta potrebbe anche abortire.
Stefano “Steve Bookie” Bertini
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