Finale col botto al Gp di Assen: Marquez all’ultima curva dà una “carenata” a Rossi (nel vero senso della parola: lo colpisce sulla spalla) e lo costringe a tagliare la pista per rimanere in sella. Valentino taglia comunque il traguardo per primo, seguito da un incredulo Marc.
Epilogo funambolico e strano per una gara combattutissima fra i due fenomeni che si sono studiati per tutta la corsa. Ma è stato lo stesso Livio Suppo, numero uno del team Honda, ad ammettere la cosa: “Rossi è stato avvantaggiato dal taglio di pista – ha spiegato – ma va detto che è stato colpito sulla spalla dal nostro pilota, quindi non poteva fare altrimenti. Vittoria meritata”. Bello. Davvero. La prova che in moto la sportività vince sempre su tutto, anche sulle polemiche che in altre discipline finiscono per avvelenare tutto. In ogni caso era ovvio che fra i due sarebbe finita a mazzate: Rossi è partito in testa dalla pole, seguito come un ombra da Marquez che gli è rimasto incollato al codone per tutta la gara. I due si sono scambiati la posizione per un paio di volte, ma senza riuscire mai a staccarsi: quindi tutto si sarebbe risolto all’ultimo giro, all’ultima curva. E quando i due pretendenti sono Rossi e Marquez. La gara insomma è stata tutta d’attesa, tutta concentrata su quel momento del duello finale. Arrivato puntualmente con il botto che tutti si aspettavano. E già perché chi stava dietro (Marquez ma sarebbe successo lo stesso a parti invertite) ha tentato un sorpasso impossibile, finendo per speronare l’avversario. Per fortuna comunque nessuna caduta, pubblico in piedi e grande festa. E Lorenzo? Partenza da fenomeno: dalla terza fila alla terza posizione in un nulla, anche se poi ha dovuto mollare il gas. Tenere il ritmo di Marquez e Rossi era davvero impossibile. Questo significa che Valentino ora aumenta ancora il vantaggio in classifica su Lorenzo, il suo vero avversario nel mondiale. Peccato – ma fino ad un certo punto… – infine che il duello fra Rossi e Marquez abbia letteralmente oscurato il resto della gara, che comunque è stata molto bella con Iannone, alla fine quarto, autore di una rimonta da grandissimo campione. Quindi Pol Espargarò, Cal Crutchlow, Bradley Smith, Dani Pedrosa, Aleix Espargarò e Maverick Vinales. Bravo, bravissimo Danilo Petrucci (11esimo) che sul finale è riuscito ad arrivare a Dovizioso, pilota ufficiale Ducati. Una bella soddisfazione…
Ordine d’arrivo
1. Valentino Rossi (Italy) Yamaha 40:54.037
2. Marc Marquez (Spain) Honda 40:55.279
3. Jorge Lorenzo (Spain) Yamaha 41:08.613
4. Andrea Iannone (Italy) Ducati 41:13.146
5. Pol Espargaro (Spain) Yamaha 41:18.305
6. Cal Crutchlow (Britain) Honda 41:18.410
7. Bradley Smith (Britain) Yamaha 41:18.479
8. Dani Pedrosa (Spain) Honda 41:18.693
9. Aleix Espargaro (Spain) Suzuki 41:20.762
10. Maverick Vinales (Spain) Suzuki 41:21.275
11. Danilo Petrucci (Italy) Ducati 41:23.075
12. Andrea Dovizioso (Italy) Ducati 41:23.455
13. Scott Redding (Britain) Honda 41:40.700
14. Yonny Hernandez (Colombia) Ducati 41:43.342
15. Loris Baz (France) Yamaha Forward 41:46.433
Classifica mondiale
1. Valentino Rossi (Italy) Yamaha 163
2. Jorge Lorenzo (Spain) Yamaha 153
3. Andrea Iannone (Italy) Ducati 107
4. Marc Marquez (Spain) Honda 89
5. Andrea Dovizioso (Italy) Ducati 87
6. Bradley Smith (Britain) Yamaha 77