Una lunga fuga per un grande trionfo: Eros Capecchi, il ciclista della Liquigas le cui origini sono contese fra Cortona e Castiglione del Lago (Davide Cassani ha però fugato ogni dubbio durante la telecronaca di oggi dicendo che “vive a Terontola di Cortona”, anche se in realtà risiede nella parte cortonese della frazione di Borghetto), ha ottenuto la sua vittoria più importante (e attesa) in carriera, trionfando al Giro d’Italia nella tappa conclusasi a San Pellegrino Terme. Una tappa convulsa e percorsa a grande velocità quella partita da Morbegno (150km totali), con Capecchi che si è inserito nella fuga giusta insieme ad altri 14 corridori.
Successivamente il gruppo dei fuggitivi si è ulteriormente frazionato. Capecchi ha poi prevalso allo sprint battendo Pinotti e Seeldrayers, unici superstiti dell’iniziale drappello.
Dopo l’arrivo le lacrime ai microfoni Rai, con vittoria dedicata al nonno e il cugino 18enne, Rudy, scomparso alcune settimane fa, poi una divertente “rivelazione”: al momento di tagliare il traguardo, seguendo il consiglio della sorella, ha esultato “citando” il saluto tipico del personaggio Cetto La Qualunque di Antonio Albanese