Il responso in pista delle qualifiche del GP di Ungheria è sempre lo stesso di sempre: Red Bull sempre la migliore, Mclaren sempre pericolosa ed in netta ripresa, Ferrari sempre indietro al sabato. La novità è rappresentata sicuramente dalla perettinaconfezionata da Felipe Massa per Fernando Alonso. Il pilota brasiliano ha infatti castigato il suo capitano che nella Q3 ha commesso pesanti sbavature di guida. Nella Q1 non ci sono particolari note da segnalare a parte l’HRT di Liuzzi che ha perso un pezzo di ala e l’esclusione di Sebastien Buemi (Toro Rosso).
Lo svizzero ha preferito usare le gomme morbide perché la sua qualifica era già compromessa in partenza dovendo partire domani con la penalità di 5 posizioni in più sulla griglia. Il più veloce dell’eliminatoria è Alonso con 1:21.578.
La Q2 continua ad illudere il popolo ferrarista: Alonso al termine conserva ancora una volta il miglior tempo: 1:20.262. Pastor Maldonado ha preferito non segnare alcun tempo.
Fuochi d’artificio nel Q3. Hamilton spara subito la cannonata: 1:19.978. Vettel gli si piazza ad un capello (+ 0.067s) mentre Alonso è terzo a +0.387s. Lo spagnolo ha fatto un giro un po’ sporco, con qualche pesante sbavatura. Dietro Alonso, via via, Button, Massa e Webber. Le due Mercedes hanno preferito fare un solo giro mentre l’ottimo Perez, nemmeno quello.
Vettel sfrutta perfettamente il secondo giro disponibile. Il tedesco ottiene un micidiale 1:19.815 da paura. I meccanici delle ‘lattine’ si saranno anche spaccati le chiappe fino alle 5 di mattina per offrire a Vettel e a Webber la miglior monoposto possibile, ma il lavoro almeno oggi ha pagato.
Dietro di lui ecco le due temibilissime McLaren con Hamilton (1:19.978) di un un nulla davanti a Button(1:20.024).
Capitolo Ferrari. A questo punto a chiusura della seconda fila ci saremmo aspettati il solito Alonso. Un corno. Felipe Massa confeziona al suo capitano, fresco 30enne, una perettina mica da ridere e amarissima da digerire. All’ultimo cordolo, il brasiliano beffa lo spagnolo di un nulla, ma lo beffa (1:20.350 contro 1:20.365).
Dietro lo spagnolo, completano la top ten: Webber, i tre tedeschi (Rosberg, Sutil e Schumy) e l’ottimo Sergio Perez (Sauber).
La gara di domani resta comunque in certa. La vittoria se la giocheranno Red Bull e McLaren ma il passo gara della Ferrari non dovrebbe essere così male