Terzo successo in quattro gare per Sebastian Vettel a Istanbul. Il tedeschino, forte anche della potenza conferitagli dal talismano turco fatto disegnare sul casco, parte bene e poi sostanzialmente amministra. Dietro di lui è successo un po’ di tutto con il gattaccio Alonso che fino all’ultimo ha tentato di infinocchiare Webber. La Ferrari torna un pochino godona: riassaporare il terzo gradino del podio fa morale e classifica solo per il Nano. Massa si perde e finisce fuori dalla zona punti.
LA PARTENZA – Con una temperatura atmosferica di 16° e 35° quella dell’asfalto, sotto un bel sole e con un vento bello forte, scatta la gara. Vettel parte bene, sempre bene, così noiosamente bene. Parte bene anche Nico Rosberg (Mercedes) che brucia Mark Webber. Dopo un paio di curve, alla curva 3, Lewis Hamilton (Mclaren) nella smania di sverniciare Webber, è costretto ad allargarsi quasi uscendo di pista. Il britannico perderà due posizioni a vantaggio del tanto amato Alonso e del tanto amatino compagno di team Button. Alonso pertanto è ottimo quarto alle spalle di Vettel, Rosberg e Webber. L’altro ferrarista Massa supera Heidfeld (Renault). Già al secondo giro Sergio Perez (Sauber) è costretto a rientrare al box per sostituire il musetto per un contatto pecoreccio avvenuto nella pancia del gruppo.
PETROV DA PECORECCYS – Il pilota russo si sente mezzo pilotino e mezzo pirata somalo e scambiando la Mercedes di Schumacher per una portacontainer decide l’arrembaggio scostumato e impossibile. Tra i due il contatto è inevitabile: ha la peggio il ‘Kaiser’ che ritornerà subito al box per la sostituzione dell’ala anteriore danneggiata. Mentre i due litiganti si azzuffavano, Felipe Massa ringraziava superandoli entrambi, guadagnando il settimo posto.
VETTEL VOLA, LE MCLAREN SI MENANO, AGONIA-GLOCK – Vettel vola fin da subito. Dietro di lui Rosberg sembra essere in grado di gestire la presenza scomoda dell’altra Red Bull ma per poco. Al quinto giro, Webber si ficca dentro gli scarichi della Mercedes del tedesco e, attivati tutti i gingilli possibili, se lo beve in prossimità della curva 12, che assisterà a tantissimi sorpassi oggi. Intanto al box continua l’agonia di Timo Glock (Marussia Virgin). I suoi meccanici non erano riusciti a farlo partire dalla griglia e così si stava lavorando per cercare di rimetterlo in pista per consentirgli almeno di effettuare qualche km…
ALONSO BOMBARDINO – Alonso, che oggi aveva un piglio malizioso da avventuriero della jungla (lo si è capito anche dal fatto che in partenza era riuscito a non perdere posizioni!), ha acciuffato Rosberg e poi se lo è azzannato dopo averlo studiato un paio di giri. Lo ha sorpassato sempre nel rettilineo tra le curve 11 e 12, ottenendo una terza posizione provvisoria che ci ha fatto commuovere.
All’ottavo giro i due piloti della McLaren si menano di brutto a vicenda con Hamilton che prima sorpassa il compagno e poi al giro successivo, alla fine del traguardo, non può far altro che risubire il sorpasso.
MASSA BEFFATO – Massa era riuscito a liberarsi di Hamilton e con lui a ruota era rientrato al box per la sosta. Nel ripartire però, il britannico lo infinocchia succhiandogli la posizione. Felipe ha tentato di ostacolarlo all’interno della corsia dei box ma invano.
I big cominciano a fare la prima sosta verso l’undicesimo giro. Button, trattenendosi un po’ troppo in pista con le gomme consumate, rientra dalla sosta dietro il duo Hamilton-Massa.
La cosa molto confortante per i tifosi ferraristi è che dopo 17 giri, dopo la prima sosta, il distacco di Alonso da Vettel ammonta ad un pugno di secondi. E così tra una sceneggiata tutta in famiglia tra Heidfeld e Petrov che si sono mandati a quel paese in mondovisione e una grigliata di carne di Schumy a cui hanno partecipato i vari Barrichello, Kobayashi e Sutil, ci si avviava verso la metà gara.
DUELLO MASSA-ROSBERG – Massa si ritrova Rosberg davanti ed impiega qualche giro per prendergli le misure. Poi sferra l’attacco che gli permette il sorpasso ma Rosberg non ci sta e si riprende la posizione immediatamente. Chi ci guadagna ? Button, che si avvicina tantissimo ai due. Al 22esimo giro, alla fine Massa ha la meglio definitivamente sul pilota della Mercedes con Button che lo imita subito. Il britannico subito dopo si libererà anche del brasiliano.
Dopo altre due serie di pit stop, ci si avviava verso il finale di gara. C’è da sottolineare come verso il 30esimo giro, Fernando Alonso era in grado di tenere il ritmo di Sebastian Vettel.
DUELLO ALONSO-WEBBER – Dopo la terza sosta, l’asturiano era riuscito a rientrare abbastanza agevolmente davanti all’australiano della Red Bull. Webber comincia a pestare duro sull’acceleratore effettuando un suo giro veloce a cui risponde subito il ferrarista con un proprio giro veloce. Al 46esimo giro Webber fa la sua ultima sosta, la quarta come tutti i big, Alonso lo imita il giro successivo. I due si marcano stretti; intanto Massa ingolla il sorpasso di Rosberg e Vettel compie in tutta tranquillità la sua quarta sosta. Webber ricuce su Alonso. L’attacco è imminente. Webber sanguinario spolpa Fernando che eroicamente tenta una difesa ed un misero contrattacco ma alla fine deve cedere. Un peccato ma il bicchiere è mezzo pieno lo stesso.
Nel finale di gara, poco altro oltre la passerella di Vettel e le sportellate tra Massa e Schumy che si contendevano una scoppiettante 11esima piazza. Rosberg si riprende la quinta posizione arraffandola a Button ma non ha il tempo materiale di insidare Hamilton.
A punti vanno anche i due pecorecci piloti della Lotus Renault, Sebastien Buemi e Kamui Kobayashi. Il giapponese oggi è partito ultimo ed è arrivato alla zona punti.
Un ultimo doveroso ringraziamento va a Gilles Villeneuve che oggi, giorno dell’anniversario della sua scomparsa, una bella spintarella da lassù ce l’ha data. Grazie Gilles.
In ottica mondiale, Vettel continuando su questo ritmo già alla prossima gara avrà doppiato il secondo della classifica mondiale piloti. Per quanto concerne la classifica costruttori, il distacco della Ferrari anche soltanto dalla seconda piazza comincia a farsi serio perché da Massa oggi è mancato un certo contributo