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Formula Uno, GP Singapore: passeggiata di salute per Vettel

Ci risiamo e ci risaremo. Ecco il nono successo stagionale di Sebastian Vettel e della sua Kinky Kylienella notte si Singapore. Per il tedeschino della Red Bull è stata una passeggiata, colorata solo in minima parte dalla resistenza arcigna dell’ottimo Jenson Button (McLaren). Gli altri avversari ? Sono stati tutti cancellati a cominciare da Mark Webber (Red Bull), passando poi alle due Ferrari e all’aggressivo casinaro per eccellenza, Lewis Hamilton (McLaren).

Rimandata la festa per Seb che dovrà aspettare ancora il prossimo nove ottobre prima di incoronarsi campione del mondo.

 

A seguire le fasi salienti del GP di Singapore 2011:

PARTENZA/PRIMO GIRO (gara su 61 giri) -Tutti i primi dieci piloti tranne Paul di Resta (Force India) partivano con le supersoft. Col semaforo verde, Vettel parte bene mentre Mark Webber si addormenta come suo solito: Button che scattava dietro di lui lo brucia immediatamente. Ma lo spunto del Falco di Oviedo è ancora più robusto: Alonso guadagna due posizioni e si piazza sugli scarichi della McLaren di Button. Bene anche Felipe Massa (Ferrari) che guadagna una posizione. Dietro il brasiliano ecco le due Mercedes GP di Nico Rosberg e Michael Schumacher che precedono la McLaren di Lewis Hamilton. La partenza del britannico è stata catastrofica.
2/61 – La regia tv becca l’HRT di Ricciardo procedere lentamente. L’australiano col musetto fracassato deve rientrare al box. Finirà comunque la gara seppur doppiato 4 volte.
4/61 – Sembra rinnovarsi quel pecoreccio duello a cui abbiamo assistito a Monza tra Schumacher ed Hamilton. Il punto è che qui non siamo a Monza e Schumacher non può difendersi. Infatti il 26enne britannico si sbarazza diNonnoF1 con facilità. Al giro successivo anche il giovane Rosberg viene spolpato da Hamilton. Facile come bere un bicchier d’acqua.
6/61 – Vettel vuol chiudere subito la partita mondiale. Il ritmo che imprime alla gara è mostruoso. RB7 di un altro pianeta.
10/61 – Rosberg è il primo a cambiare gomme. Le Ferrari intanto arrancano. Alonso è già in difficoltà con le gomme e diventa facile preda di Webber, nonostante un accenno di difesa.
11/61 – Subito dopo aver incassato il sorpasso, Alonso effettua il suo primo pit stop, seguito da Schumacher. Ritiro per la Virgin di Timo glock.
12/61 – Pit stop anche per Massa ed Hamilton. Ed ecco i veri fuochi d’artificio della serata: rientrati in pista, Hamilton perde il senno (ogni tanto gli capita…) e si tocca con il posteriore di Massa. La cazzatina è da addebitare al britannico senza se e senza ma, lo hanno capito subito anche quei buzziconi di cordoli sdentati di Singapore. Entrambi sono costretti a rientare al box per sostituire i cocci rotti.
13/61 – Misero sorriso Ferrari: l’unica vera soddisfazione di giornata avviene con il cambio gomme perché Webber, dopo la sua sosta, rientra alle spalle dello spagnolo.
14/61 – Pit stop anche per Hamilton che due giri dopo sconta il drive through che gli era stato inflitto dopo il contatto con Massa.
15/61 – Cambio gomme anche per i due leaders, Vettel e Button.
19/61 – Alonso si spolpa Di Resta alla curva n°7, contando anche sul DRS. Webber però continua a guadagnare terreno.
21/61 – Pit stop per Di Resta.
22/61 – Dopo la mazzata del drive through che lo ha destabilizzato anche mentalmente, Hamilton torna a guidare: Kobayashi (Sauber) finisce sotto i suoi colpi.
23/61 – Pit stop per Rosberg.
25/61 – Continua la rimontina di Hamilton: Massa viene superato facilmente. Il brasiliano rientra al box.
26/61 – Secondo pit stop per Alonso.
30/61 – Colpo da biliardino di Schumacher. Il tedesco, forse in una fase di attapiramento dovuta al fatto che Rosberg davanti a lui se ne stava andando dopo il sorpasso su Perez (Sauber), pressa troppo da vicino il messicano, sfracellandosi contro il suo posteriore. La corsa della sua Mercedes finisce contro le barriere; nessuna conseguenza per Schumy che comunque incassa il ritiro dalla corsa. Intervistato a caldo, Schumy ha poi addebitato la colpa a Perez, sostenendo che quest’ultimo ha frenato troppo. Gli crediamo ?? La safety car azzera i distacchi in gioco. Webber, Vettel e Button ne approfittano per sostituire le gomme.
34/61 – Riprende la gara. Alonso incassa un colpo davvero brutto da parte di Webber che nel traffico, inaspettatamente, lo castiga.
37/61 – Hamilton dà il via alla sua seconda rimontina di giornata. In tre giri, il Principe degli Aggressivi, sorpassa nell’ordine Sutil, Rosberg e Di Resta, portandosi in quinta posizione.
40/61 – Drive Through inflitto a Kobayashi. Il giapponese ha ignorato le bandiere blu.
42/61 – Pit stop per Massa.
48/61 – Pit stop per Webber. Il giro successivo, l’australiano si sbarazza di Hamilton che faticava non poco rispetto per stare in pista. Dopo pochi secondi infatti entrambe le McLaren vengono richiamate al box per il cambio gomme.
50/61 – Ultima sosta anche per Vettel ed Alonso.
51/61 – Ed eccoci alla terza ed ultima rimontina di giornata di Hamilton. In pratica i sorpassi oggi li ha fatti solo lui…In quattro giri il britannico si riprende la quinta piazza, dopo essersi sbarazzato di Perez, Sutil, Rosberg e Di Resta. Nel frattempo si era ritirato Jarno Trulli (Team Lotus).
57/61 – L’unico motivo per non addormentarsi pare proprio essere la rimonta messa in atto da Button (2°) ai danni di Vettel (1°). Una rimonta che porterà Button a concludere la gara al secondo posto a soli 1.7 secondi da Vettel.
60/61 – Alguersuari si pianta contro le barriere, tuttavia i commissari decidono giustamente di non far rientrare la safety car. La Toro Rosso resterà due giri in pista in una posizione abbastanza delicata.
61/61 – Massa scotenna Perez, acciuffando la nona posizione finale e ammorbidendo l’ennesima gara da fermone….
Finisce la gara. Dietro Vettel, Button e Webber. Alonso ha stirato come sempre la sua Ferrari anche se sappiamo tutti che il sangue dalle rape non esce ed il distacco di 55,4 secondi è terrificante. Chiudono la top ten l’agitatino Hamilton, poi Di Resta, Rosberg, Sutil, Massa e Perez.

GP Singapore, Singapore; 61 laps; 309.087km; Weather: Dry.
Drivers classified:

Pos Driver Team Time 1. Vettel Red Bull-Renault 1h59:06.537 2. Button McLaren-Mercedes + 1.737 3. Webber Red Bull-Renault + 29.279 4. Alonso Ferrari + 55.449 5. Hamilton McLaren-Mercedes + 1:07.766 6. Di Resta Force India-Mercedes + 1:51.067 7. Rosberg Mercedes + 1 lap 8. Sutil Force India-Mercedes + 1 lap 9. Massa Ferrari + 1 lap10. Perez Sauber-Ferrari + 1 lap11. Maldonado Williams-Cosworth + 1 lap12. Buemi Toro Rosso-Ferrari + 1 lap13. Barrichello Williams-Cosworth + 1 lap14. Kobayashi Sauber-Ferrari + 2 laps15. Senna Renault + 2 laps16. Kovalainen Lotus-Renault + 2 laps17. Petrov Renault + 2 laps18. D’Ambrosio Virgin-Cosworth + 2 laps19. Ricciardo HRT-Cosworth + 4 laps20. Liuzzi HRT-Cosworth + 4 laps21. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari + 5 lapsFastest lap: Button, 1:48.454Not classified/retirements: Driver Team On lapTrulli Lotus-Renault 48Schumacher Mercedes 29Glock Virgin-Cosworth 10World Championship standings, round 14: Drivers: Constructors: 1. Vettel 309 1. Red Bull-Renault 491 2. Button 185 2. McLaren-Mercedes 353 3. Alonso 184 3. Ferrari 268 4. Webber 182 4. Mercedes 114 5. Hamilton 168 5. Renault 70 6. Massa 84 6. Force India-Mercedes 48 7. Rosberg 62 7. Sauber-Ferrari 36 8. Schumacher 52 8. Toro Rosso-Ferrari 29 9. Heidfeld 34 9. Williams-Cosworth 510. Petrov 34 11. Sutil 28 12. Kobayashi 27 13. Di Resta 20 14. Alguersuari 16 15. Buemi 13 16. Perez 9 17. Barrichello 4 18. Senna 2 19. Maldonado 1

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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