Nelle qualifiche del GP di Gran Bretagna il responso è lo stesso di sempre: ecco una doppietta Red Bull e la pole a Mark Webber, la seconda dopo quella ottenuta in terra spagnola. Ma la giornata è stata abbastanza caotica, fatta di riunioni straordinarie dei gruppi di lavoro, e intrecciata di offerte, proposte, controproposte, concessioni, tentativi di trovare compromessi, tutte volte a sistemare il gran casino creatosi in seguito alla decisione della FiA di stroncare praticamente del tutto lo sfruttamento aerodinamico dei gas di scarico sugli estrattori soffiati.
Ripetiamo: un gran casino.
Q1 – C’era pertanto molta curiosità tra gli appassionati nel constatare quale fossero i nuovi, possibili, rapporti di forza tra i top teams in seguito alle nuove regole sui gas di scarico. Nella prima eliminatoria, dopo 5 minuti, le Ferrari balzano al comando con Alonso e Massa. Subito dopo purtroppo, lo spagnolo esagera ad una curva, arrivando lungo, ed è costretto a finire prima sull’erba e poi sulla ghiaia. Per poco non è rimasto arenato. Mark Webber, con il suo 1:32.670, balza al comando e ci resta fino in fondo perché a sette minuti dal termine si abbatte sul circuito la nuvoletta di Fantozzi, che non era attesa, e che rovescia sulla pista un po’ d’acqua. Tra gli eliminati figurano a sorpresa le due Toro Rosso, che avendo montato le dure all’inizio poi non sono riuscite con le morbide e la pista bagnata a migliorare il tempo.
Q2 – Le due Mercedes assaggiano per per prime la pista per capire il livello di grip. Il primo ad ottenere un crono è il tedesco della Lotus Renault, Heidfeld. Il pilota più veloce al termine della seconda eliminatoria è Felipe Massa che precede il solito Webber, davvero a suo agio su questa pista. L’unica sorpresa è costituita dall’eliminazione di Schumacher che non va oltre il 13esimo posto.
Q3 – La pioggia disturba anche il finale della Q3. Webber e Vettel piazzano subito i loro tempi, rispettivamente 1:30.399 e 1:30.431, tallonati ad appena 0.117s da Fernando Alonso (1:30.516). Il distacco di Massa, quarto, è importante. Chiudono la top ten: Button, Di Resta, Maldonado, Kobayashi, Rosberg ed un deludente Hamilton.
Considerazione finale. I continui sconvolgimenti di regolamento a stagione in corso apportati dalla FiA ne minano la credibilità e l’autorevolezza. Anche la F1, di riflesso, non ci fa una bella figura. Indipendentemente da chi sia più o meno penalizzato, non sembra affatto una bella cosa registrare ogni weekend un cambio di regolamento. La FiA in versione Repubblica della Banane non aiuta di certo questo meraviglioso sport.
Tornando alla pista, è evidente che la Ferrari si è avvantaggiata molto dal cambio di regolamento che ha penalizzato al contempo la Red Bull. Il Cavallino a Silverstone ha sempre faticato, oggi aveva le ali (parliamo di Alonso, naturalmente). Domani per i tifosi della Ferrari è lecito sperare.