Al nono appuntamento stagionale, il Toro delle Asturie, Fernando Alonsooggi caricato a pallettoni, ha strappato il primo storico, superbo, maestoso successo stagionale proprio nella tana del lupo, sul temutissimo circuito di Silverstone. È stato un autentico momento di poesia pura che i tifosi della Ferrari hanno potuto apprezzare dopo tanti rospi ingollati nei mesi scorsi. Veniamo subito ai fatti salienti della cronaca del GP.
LA PARTENZA – L’atmosfera era pesante per le note vicende legate ai gas di scarico e agli estrattori soffiati. La Red Bull aveva persino minacciato di non prendere parte alla gara se non si fosse tornati indietro rispetto all’ultima decisione presa dalla FiA.
Il circuito di Silverstone è pesantemente bagnato e umido in certi tratti e questo ha praticamente imposto a tutte le squadre di partire con le intermedie.
Al via, Webber si addormenta e Vettel lo castiga subito, soffiandogli la prima posizione. Chissà perché Webber quest’anno sembra una mummia: lascio a voi qualsiasi valutazione in merito. Fernando Alonso mantiene con un leggero affanno la terza piazza minacciato da Button che era riuscito ad inserirsi tra le due 150°Italia. Massa, come già accennato, partiva quarto e cede la posizione a Button. Lo spunto migliore ce l’ha Lewis Hamilton: il britannico dalla decima posizione in poche curve raggiunge la sesta.
2/52 – Massa prima ed Hamilton poi si sbarazzano agevolmente di Button.
3/52 – Quasi immediato il ritiro di Kovalainen (Team Lotus) per problemi al cambio. Intanto Vettel al comando detta un ritmo bestiale alla gara.
4/52 – Hamilton arriva lungo in frenata nel tentativo di sorpassare Massa ed è costretto ad un taglio di curva.
9/52 – Alonso si trova soltanto a 7 decimi da Webber! Il giapponese Kobayashi della Sauber va in testacoda.
10/52 – Vettel è un martello pneumatico e macina giri veloci in serie. Hamilton vuol cuocere fisicamente e psicologicamente Massa.
11/52 – L’arrembaggio pecoreggio del ‘Kaiser’ è sotto investigazione dei commissari.
12/52 – Pit stop per Button, Sutil e Kobayashi. Massa in un primo momento viene superato da Hamilton che arrivando lungo in frenata è costretto a cedere la posizione appena conquistata.
13/52 – Primo pit stop anche per Webber, Alonso ed Hamilton.
14/52 – Pir stop anche per Vettel e per Felipe Massa. Il brasiliano rientra alle spalle di Hamilton e questo è un fatto che gli costerà caro. Kobayashi è sotto investigazione per la manovra imprudente al box. Jenson Button assalta con successo Massa e si prende la quinta posizione. Intanto Schumacher si becca 10 secondi di penalità inflittagli per lo speronamento del giapponese e Jarno Trulli si ritira. Oggi un vero bagno di sangue per il Team Lotus.
15/52 – Depressione Ferrari: Hamilton svernicia Alonso passando sulla parte di pista pesantemente bagnata. Schumacher sconta la sua penalità.
20/52 – Pittoreschi sorpassi e controsorpassi tra Kobayashi e Maldonado in lotta addirittura per la 14esima posizione… Di lì a poco, il giapponese si prende 10 secondi di penalità per il papocchio al box.
22/52 – La gara è elettrizzante. I primi 4 eroi sono racchiusi tutti in 8 secondi.
23/52 – Buon sorpasso di Schumacher su quella mummia di Petrov: adesso il tedesco è 15esimo. Comincia a risalire il godimento del popolo ferrarista: Alonso bracca Hamilton in affanno.
24/52 – La bilancia del duello Alonso-hamilton torna in parità: lo spagnolo restituisce la sverniciata al britannico, tornando al terzo posto.
25/52 – Presa la supposta, Hamilton pensa bene di anticipare il suo cambio gomme. Si ritira Kobayashi (finalmente?).
26/52 – Pecoreccissima figura in mondovisione per la Force India che sbaglia le gomme da montare sulla monoposto di Di Resta. Lo scozzese vede compromessa la sua gara.
27/52 – Secondo pit stop per Webber, Massa e Button. Sebastien Buemi, dopo un contatto con Di Resta, fora la sua posteriore sinistra ed è costretto ad un lento e difficoltoso rientro al box.
28/52 – Pit per Vettel, Alonso. Clamoroso: i perfettini e velocissimi meccanici Red Bull stavolta fanno cilecca. Per problemi alla posteriore sinistra, Vettel perde tempo prezioso ed Alonso lo infilza. Lo spagnolo rientra in pista davanti ad Hamilton.
31/52 – Alonso è un martello vivente con i tempi in continua progressione mentre Hamilton, secondo, sembra riuscire a contenere l’impeto delle due Red Bull.
35/52 – Schumy sorpassa Buemi.
37/52 – Vettel, constatando di non potersi liberare di Hamilton (forse in elicottero ci sarebbe riuscito…), decide di anticipare l’ultima sua sosta.
38/52 – Anche Hamilton rientra al box per il cambio gomme ma l’essere rimasto anche un solo giro in più in pista gli fa perdere la posizione rispetto a Vettel.
39/52 – Stavolta è Webber a cambiare gomme. C’è fermento al box Ferrari.
40/52 – Pit stop anche per Alonso e Button. Per quanto concerne quello del britannico, si registra un’altra tragicomica pecoreccia e cafona figura in mondovisione: uno dei meccanici si dimentica di avvitare la ruota e Button può percorrere soltanto qualche decina di metri prima di ritirarsi, incredulo.
41/52 – Massa subisce il sorpasso da Hamilton. Jenson Button, seppur ritiratosi, è sotto investigazione per l’episodio della ruota (mancata).
44/52 – Alonso continua inesorabilmente a guadagnare su Vettel. La cavalcata verso il trionfo sembra sempre più possibile.
46/52 – hamilton in crisi di gomme viene castigato all’esterno da Webber.
51/52 – Teatrino Red Bull: Vettel è talmente lento che Webber lo potrebbe superare anche su tre ruote. Dopo il tentativo scenografico fallito, alle orecchie del Canguro giunge la comunicazione di mantanere quell’ordine. Vettel cercava le pozze d’acqua per raffreddare le gomme della sua RB7 perché Alonso probabilmente gliele aveva prosciugate!
52/52 – Prima del 27esimo successo in carriera per Alonso, bisogna registrare la ‘musata’ data da Massa contro il muro eretto da Hamilton. Perché Hamilton resta un signor pilota e Massa di fronte a lui, pur guidando una monoposto in quel momento più veloce di qualche secondo al giro, si è fatto piccolo piccolo. Ecco perché a nostro avviso, Massa andrebbe epurato e sostituito con un Perez o Bianchi o vattelapesca.
Conclusione: Non è possibile dire che questo successo di Alonso A Silverstone rappresenti la svolta. Se di svolta dovremo parlare, lo si farà soltanto a fine mese. Il dato reale, tralasciando le ben note vicende relative ai gas di scarico, è che la Ferrari ha vinto, convincendo.
Certamente, è anche lecito chiedersi come sarebbe finita senza l’interpretazione della FiA sui gas di scarico che ha mandato in bestia la Red Bull.
Vogliamo concludere con un gesto importante di Alonso, quando lo spagnolo ha indicato il Cavallino sul volante, una volta terminata la gara. Un campione come lui può riportare la Ferrari dove merita stare. Siamo certi che è solo una questione di tempo
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