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Formula Uno, GP Giappone: sipario con quattro gare di anticipo. Button imperatore, Vettel campione

Con quattro gare in anticipo, è calato il sipario sul mondiale 2011 di F1. Adesso anche la matematica non lascia spazio nemmeno a Jenson Button: Sebastian Vettel con il terzo posto ottenuto stamani a Suzuka si è consacrato come il più giovane bicampione del mondo della storia della F1.

LA PARTENZA – Vettel sembra scattare bene ma poi capisce che Jenson Button (McLaren) avrebbe la possibilità di infilzarlo e allora lo accompagna con decisione verso l’erba: il britannico è costretto ad alzare il piede ed Hamilton dietro di lui lo castiga immediatamente. Le due Ferrari mantengono le rispettive posizioni.

Il balzo più consistente lo ha Paul di Resta (+4 posizioni) mentre i pessimi sono stati Kobayashi (Sauber, -7 posizioni) e Bruno Senna (Renault, -4 posizioni).
4/53 – Vettel comincia a martellare, inanellando giri veloci in serie.
6/53 – Alonso senza la minima difficoltà supera Massa in fondo al rettilineo. Al 99% il brasiliano aveva alzato il piede. Liuzzi (HRT) intanto taglia qualche chicane, andando per campi.
7/53 – Duello in casa Williams: Barrichello si sbarazza di Maldonado.
8/53 – Nessuna penalità viene inflitta a Vettel per la sua manovra su Button.
9/53 – Hamilton costretto ad una sosta anticipata per una foratura. Un attimo prima era stato superato sia da Button che da Alonso. Il 26enne britannico rientrerà in 11esima posizione.
10/53 – Primi pit stop anche per Vettel e Schumacher (Mercedes).
11/53 – Pit anche per Button e Alonso. Entrambi beffano Hamilton, rientrando davanti a lui. Al giro successivo effettua la sua prima sosta anche Felipe Massa.
13/53 – Buemi (Toro Rosso) in versione Fantocci: subito dopo la sosta, perde la gomma anteriore destra. Rosberg (Mercedes) svernicia Di Resta.
15/53 – Schumacher sorpassa Petrov (Renault).
17/53 – Kobayashi al tornantino infinocchia Alguersuari (Toro Rosso).
20/53 – Sosta praticamente nello stesso momento per Vettel e Webber.
21/53 – Con la sosta Button sorpassa Vettel mentre sono scintille in pista tra Massa ed Hamilton: ancora una volta il britannico danneggia la monoposto del brasiliano. Subito la McLaren si è giustificata dicendo che non l’aveva visto negli specchietti. Nel contatto il brasiliano perde un pezzo in carbonio.
22/52 – Soste al box per Hamilton ed Alonso.
23/53 – Cambio gomme anche per Felipe.
24/53 – Entra la Safety Car per permettere ai commissari di togliere i detriti in pista dovuti al contatto Hamilton-Massa e a quello tra Webber e Schumacher.
26/53 – Indagano i commissari sul contatto tra Ham e Massa. Ma nessun provvedimento verrà preso.
28/53 – Riparte la gara.
34/53 – Pit stop per Vettel imitato dal compagno al giro successivo.
36/53 – Vettel si libera di Sutil facilmente. Pit stop anche per Hamilton.
37/53 – Ultima sosta anche per Button che mantiene la testa della corsa.
38/53 – Ultima sosta anche per Alonso. Lo spagnolo rientra davanti Vettel, soffiandogli la seconda piazza. Hamilton intanto svernicia Massa.
40/53 – Perez (Sauber) sorpassa Maldonado.
41/53 – Hamilton si libera anche di Rosberg, quest’ultimo autore di una splendida rimonta.
42/53 – Ultimo pit anche per Schumacher mentre Vettel rampa su Alonso ma lo spagnolo si difende senza problemi.
53/53 – Button si prende il giro veloce e la vittoria del GP davanti ad uno strepitoso Alonso e al fresco bicampione del mondo Vettel.

Concludendo, c’è ben poco da dire. Vittoria strameritata di Vettel che ha potuto contare su una macchina ottima e sull’appoggio incondizionato di tutto il team che quest’anno ha puntato senza ombra di dubbio fin dalla prima gara tutto sul tedeschino, relegando Webber al ruolo di comparsa.
La Mclaren ha dimostrato anche oggi di essere un vero top team, capace di strappare l’osso di bocca dalle fauci della Red Bull. Button è un vero massacratore, poco appariscente ma preciso e concreto mentre Hamilton è il solito caciarone che si diverte a fare lo sciocchino con Massa.
Alonso è un eccellente pilota, il migliore probabilmente. Anche oggi ha pennellato, giro dopo giro, portando in alto una macchina palesemente inferiore rispetto al duo Red Bull-Hamilton.
Con una macchina migliore, non c’è trippa per gatti.

Japanese GP, Suzuka, race:
Classified: Pos Driver Team Time 1. Button McLaren-Mercedes 1h30:53.427 2. Alonso Ferrari + 1.160 3. Vettel Red Bull-Renault + 2.006 4. Webber Red Bull-Renault + 8.071 5. Hamilton McLaren-Mercedes + 24.268 6. Schumacher Mercedes + 27.120 7. Massa Ferrari + 28.240 8. Perez Sauber-Ferrari + 39.377 9. Petrov Renault + 42.60710. Rosberg Mercedes + 44.32211. Sutil Force India-Mercedes + 54.44712. Di Resta Force India-Mercedes + 1:02.32613. Kobayashi Sauber-Ferrari + 1:03.70514. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari + 1:04.19415. Maldonado Williams-Cosworth + 1:06.62316. Senna Renault + 1:12.62817. Barrichello Williams-Cosworth + 1:14.19118. Kovalainen Lotus-Renault + 1:27.82419. Trulli Lotus-Renault + 1:36.14020. Glock Virgin-Cosworth + 2 laps21. D’Ambrosio Virgin-Cosworth + 2 laps22. Ricciardo HRT-Cosworth + 2 laps23. Liuzzi HRT-Cosworth + 2 lapsFastest lap: Button, 1:36.568Not classified/retirements: Driver Team On lapBuemi Toro Rosso-Ferrari 35World Championship standings, round 15: Drivers: Constructors: 1. Vettel 324 1. Red Bull-Renault 518 2. Button 210 2. McLaren-Mercedes 388 3. Alonso 202 3. Ferrari 292 4. Webber 194 4. Mercedes 123 5. Hamilton 178 5. Renault 72 6. Massa 90 6. Force India-Mercedes 48 7. Rosberg 63 7. Sauber-Ferrari 40 8. Schumacher 60 8. Toro Rosso-Ferrari 29 9. Petrov 36 9. Williams-Cosworth 510. Heidfeld 34 11. Sutil 28 12. Kobayashi 27 13. Di Resta 20 14. Alguersuari 16 15. Buemi 13 16. Perez 13 17. Barrichello 4 18. Senna 2 19. Maldonado 1

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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