Il lupo perde il pelo ma non il vizio. La Red Bull continua a graffiare. Anche se, a pensarci bene, l’unica autentica sorpresa di giornata, non è tanto la trentesima pole position in F1 della Red Bull ottenuta da Mark Webber, quanto la seconda piazza di Lewis Hamilton che ha pennellato un grande giro, scombinando i pensieri sconci da prima fila soprattutto di Fernando Alonso. Ma andiamo con ordine.
L’ultima eliminatoria, la Q3, se la giocano i soliti 3 top-teams oltre alla Mercedes, a Sutil e Petrov.
Alonso gioca a fare il cazzuto uscendo per primo dai box e ottenendo un 1:30.866 subito battutto dall’1:30.725 di Lewis Hamilton. Ma è Mark Webber il grande stritolatore di giornata: l’australiano abbassa di circa 5 decimi il tempo di Hamilton mentre Vettel chiude il suo primo giro ad un decimo dal compagno.
Con il secondo giro a disposizione, Webber ottiene la pole con 1:30.079 ma la scena viene catturata tutta da Hamilton che termina il suo giro a soli 0.055s dall’australiano. Terza posizione per Vettel a poco più di un decimo.
Alonso, bello pimpante durante tutte le libere, ha rimediato un gap di 0.363s che l’ingegner Stella, a fine qualifica, ha imputato subito alle gomme.
Dopo Alonso, che con le unghie e con i denti è riuscito a restare un po’ aggrappato al trenino dei migliori, ecco gli zombie a cominciare da Felipe Massa, quinto sì, ma distaccato di oltre 8 decimi da Webber. Dietro di lui, completano la top 10, l’ottimo Rosberg, Button (il rosicone di giornata), Sutil, Petrov e Schumacher, la leggenda di casa che s’è puppato 2,403s.
Per domani tutti i teams si aspettano la pioggia. Intanto oggi raccontiamo la decima pole stagionale consecutiva della Red Bull e la seconda consecutiva di Webber che ne ha conquistate finora 3. Insomma, un copione già abbondantemente letto.