Le pagelle di Giovanni Scarpini, direttore di Sgommo.it, per il GP di Valencia di oggi
S. VETTEL – RBR – 1°. Voto: 10
Quando sotto alle chiappe il pilota che vince ha un siluro di monoposto, la domanda è sempre la stessa: ‘ma ha vinto la macchina oppure ha vinto il pilota?’. La risposta probabilmente è: hanno vinto entrambi ma soprattutto hanno vinto quei marpioni della Red Bull. Sì perché dopo i rischi corsi lo scorso anno (col titolo che poteva sfuggire per mano di Alonso), quest’anno il team dei bibitari ha deciso di puntare tutto sul cavallo di razza o almeno sul giovane cavallo rampante. Webber è stato messo da parte e qualsiasi loro smentita non ci convincerà del contrario.
La gara di oggi è stata nel complesso per Vettel sempre sotto controllo. Mai sotto pressione veramente, Alonso al massimo lo ha sfiorato a 3 secondi circa di distanza. Dominio il suo monotono, senza palpitazioni, senza sussulti. Scattato bene al via, poi ha gestito il tutto con serenità. In classifica ha raggiunto quota 186. I più vicini sono Button e Webber, entrambi 77 punti sotto. Gli altri ‘poverazzi’ se la spassano molto più indietro.
Come abbiamo già detto, Vettel dovrebbe andarsene in vacanza un paio di mesi giusto per ravvivare l’interesse su questa stagione che rischia davvero di precipitare. Guardando la classifica, senza Vettel, questo mondiale sarebbe persino stuzzicante. Purtroppo (per lo spettacolo, non mi fraintendete….) c’è un pilota che domina. O forse è la macchina ?
F. ALONSO – Ferrari – 2°. Voto: 9.99
Non possiamo dargli dieci perché non ha vinto. L’eroe di casa ce l’ha messa tutta anche oggi. Partito lentino, dopo qualche metro s’è ripreso e all’esterno della curva 2 ha guadagnato la terza piazza pronto per l’inseguimento alle lepri Red Bull. Lo spagnolo ha messo pressione a Webber e poi sfruttando la sua televisiva staccata, lo ha infilzato ponendosi all’inseguimento di Vettel. Poi, il pit stop lo ha rimandato in pista alle spalle di Webber. Ma la Ferrari ha capito l’errore e nell’ultima sosta si è ripresa la posizione. Il Nano ha ringhiato, ha forzato, ma poi si è dovuto appecoronare al ritmo superiore della RB7. Di più non è lecito chiedergli. Bravo Fernando.
M. WEBBER – RBR – 3°. Voto: 8
Una stagione da gregario o scudiero di lusso per lui. GP dopo GP assiste ai trionfi del compagno di team e non nulla può fare se non assistere (stritolato). Webber s’è ritagliato il ruolo di comparsa (o gli è stato ritagliato?). Dà spesso l’impressione di essere caricato a salve e la sua RB7 dà spesso l’impressione di non essere affatto la stessa pilotata da Vettel. Sono soltanto impressioni.
Sono invece tribolazioni le vicende vissute da Webber oggi, spurgato sulla griglia a pochi minuti dall’inizio perché i suoi freni facevano le bizze. Poi al Pit stop della Red Bull, oggi a Valencia.settimo giro, l’ingegnere via radio gli consiglia amabilmente di non esagerare con le gomme. Poi negli ultimi giri, il cambio sbrodola e il Canguro non può sfruttare a fondo le sue marce basse. Se volete, sono tutti segnali da cogliere. Lasciamo a voi qualsiasi interpretazione.
Gli va dato merito di averci tenuto svegli oggi grazie al duello – soprattutto al box – con Alonso.
L. HAMILTON – McLaren – 4°. Voto: 5,5
Partito terzo, chiude la sua gara al terzo posto con un distacco di 46 secondi dal vincitore. Basterebbe questo per dare un’immagine della sua corsa. La McLaren a Valencia ha faticato tantissimo, il ritmo mancava. Ma a dirla tutta è mancata anche la partenza, con Hamilton che si è fatto bruciare da entrambe le Ferrari. Ma anche le gomme sono mancate, perché Hamilton preso dalla voglia di rimontare, le ha massacrate, compromettendone in fretta la performance.
Che dite ? Torneremo a parlare di Hamilton & Red Bull ?
F. MASSA – Ferrari – 5°. Voto: 7.5
Conferma la posizione della griglia. Parte molto bene infinocchiando il Nano ma dopo pochi metri Alonso lo castiga. Poi si sgonfia e l’episodio al box con il problema alla posteriore sinistra lo penalizza. Meno male non siamo ai livelli del cinepanettone visto qualche tempo fa.
J. BUTTON – McLaren – 6°. Voto: 7
Come Massa, anche Button conferma la posizione ottenuta in qualifica. Gara anonima che lui si ricorderà (forse) solo per il sorpasso all’inizio su Rosberg.
J. ALGUERSUARI – Toro Rosso – 8°. Voto: 9
L’aria di Hong Kong deve aver fatto bene al pilotino spagnolo. L’aria di casa gli ha dato quell’ulteriore spinta che gli ha permesso di ottenere una bella prestazione. La strategia sulle due soste ha pagato indubbiamente. La giornata per lui è ottima anche perché in classifica generale raggiunge il compagno Buemi.
M. SCHUMACHER – Mercedes – 17°. Voto: 4
Il Kaiser è tornato. Sì è tornato sui livelli ai quali ci aveva abituato in questi ultimi due annetti. Dopo l’ottima performance in Canada, Schumy si perde nuovamente nel giorno in cui il compagno Rosberg torna a punti dopo un digiuno di due corse. Al 13esimo giro subisce il sorpasso da Hamilton ma quest’ultimo aveva le gomme nuove. Lo scusiamo.
Lo perdoniamo meno quando – uscito dal box dopo il cambio gomme – arriva lungo e nonostante la frenata si fa travolgere dal solito esagitato di un Petrov che gli spappola l’ala anteriore. Gara finita, e non può certo consolare un misero sorpasso ai danni di Maldonado per esultare.
FERRARI – Voto: 7-
La Ferrari a Valencia ha fatto quanto ha potuto. Ma a tratti, lo ha fatto male. Primo perché i pit stop sono ancora più lenti di quelli della Red Bull, secondo perché ha rischiato di farsi beffare da Webber con le strategie al box. Meno male ha restituito lo schiaffo sul finale al team austriaco. Una buona prova che però non deve illudere. La prova del nove sarà a Silverstone, su un circuito nettamente diverso da quello valenciano. Il riuscire a recuperare questa stagione decisamente compromessa però assume sempre più i contorni del miracolo.
Valencia Street Circuit: Voto 5
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Questo scimmiottamento di Monaco però non convince affatto. Perché non basta ficcare le monoposto da F1 dentro le strutture che prima ospitavano le signorili barche della Coppa America per raggiungere il fascino e l’atmosfera del Principato di Monaco. Ed ecco che la misera copia, di fronte all’originale non ha affatto senso di esistere.
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