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Formula Uno, GP Cina: Rosberg centra il primo sigiillo in carriera

Nico Rosberg ha riportato la Mercedes sul più alto gradino del podio in una gara di F1 dopo il 1955. Il 26enne tedesco ha picconato tutti, trionfando in Cina quando la McLaren era in realtà la grande favorita a Shanghai. Nemmeno la Mercedes probabilmente si aspettava di cogliere il successo già al terzo appuntamento stagionale. Ma è un successo che serve alla Casa di Stoccarda perché l’astinenza dalla vittoria cronica aveva cominciato a produrre qualche mal di pancia…

 

Bene Nico, Schumy appiedato da un pastrocchio al box. Nico Rosberg è l’eroe della Mercedes : sostanzialmente non ha mai avuto rivali dall’inizio alla fine e la sua monoposto non mangiava le gomme in maniera spropositata come era successo in passato. Meritato successo e grandissima gioia per Nico, per tutto il team con in testa il “tarantolato” Norbert Haug ed il marpione Ross Brawn. E anche Aldo Costa si è preso la sua rivincita. Peccato per il papocchino commesso al box durante il pit stop di Schumy che è costato la gara e forse un podio al campione tedesco.

Mclaren sempre lì, favorite per il mondiale. McLaren favorita numero uno per il titolo mondiale, non c’è molto da aggiungere. Hamilton ha ottenuto ancora un terzo posto dopo Australia e Malesia che gli vale la testa del mondiale. Button gli è dietro, grazie al secondo posto rimediato oggi nonostante il piccolo incidente al box.

Ferrari, il tuo livello è questo. Fernando Alonso ha confermato la nona posizione della griglia dopo una gara che comunque se non fosse stato per quell’errore di guida, forse gli avrebbe regalato qualche punticino in più (forse una settima posizione). La sostanza è che la Ferrari quest’anno, attualmente, è sui livelli di Lotus, Williams e Sauber.
Il “collaudatore” Massa non è andato oltre la 13esima piazza ed è ancora a quota zero nel mondiale.

Il declino di Vettel, ma la Red Bull potrà dire la sua ancora. La frustrazione ed il nervosismo di Vettel crescono sempre più. Il tedesco, nonostante la rimonta, deve subire un dolorosissimo sorpasso sul finale da parte di Webber che gli sta davanti pure nel mondiale. Come dire : potrebbe andare meglio.

GP Cina, gara, fatti a nostro avviso degni di nota:

Partenza. Le monoposto scattano dal via con pista asciutta (padellate in pieno le previsioni meteo che davano pioggia per tutto il weekend). Vergne (Toro Rosso) parte dal box per aver sostituito il fondo piatto. Scattano bene le due Mercedes e le McLaren (+2 posizioni per entrambe) ; il pessimo di turno è stato Kamui Kobayashi. Il giapponese della Sauber, farfuglia e perde posizioni. Anche Massa guadagna due posizioni mentre Alonso con un sorpasso aggressivo si spolpa Webber.  Tornando al brasiliano della Ferrari, bisogna evidenziare il contatto avuto con il connazionale della Williams, Senna. Queste le prime 10 posizioni : Rosberg, Schumacher, Button, Raikkonen, hamilton, Perez, Kobayashi, Webber, Alonso, Massa.

Giro 3. Le due Mercedes dettano il loro ritmo.

Giro 6. Webber anticipa già la sua prima sosta.

Giro 7. Rosberg prende un buon margine su Schumy che invece non riesce a dstaccare la pattuglia alle sue spalle.

Giro 9. Sosta anche per Vettel.

Giro 10. Raikkonen ed Hamilton rientrano insieme al box per il cambio gomme ed è il britannico a rientrare in pista prima del finlandese.
Giro 11. Sosta anche per Button, imitato al giro successivo anche da Schumacher, Alonso e Perez. E qui scatta il pastrocchino della Mercedes : durante la sosta un meccanico non avvita bene la posteriore destra e Schumy dopo poco è costretto ad accostare e terminare la sua gara. Disperazione del meccanico “incriminato”.

Giro 13. Sosta anche per Rosberg che rientrando in pista si sbarazza facilmente di Massa per riprendersi la leadership della corsa.

Giro 21. Pit stop per Webber.

Giro 22. Pit stop per Hamilton, seguito due giri dopo dal compagno Button.

Giro 27. Sosta anche per Alonso.

Giro 28. Si ferma per il cambio gomme anche Raikkonen.

Giro 30. Button sorpassa facilmente Vettel mentre Alonso fa altrettanto con Massa. Lo spagnolo si sbarazza poi anche di Di Resta.

Giro 31. Vettel impiccatissimo con le gomme, effettua il pit stop.

Giro 32. Button ha il vento in poppa e recupera continuamente e pesantemente su Rosberg, fino a due secondi al giro.

Giro 34. Sosta per Rosberg e Webber. L’australiano si concede, non volendolo, una piccola escursione tra cordolo ed erba sintetica che gli fa persino impennare la monoposto.

Giro 39. Button perde secondi preziosi al box durante il cambio gomme per problemi alla posteriore sinistra : rientra in pista e finisce imbottigliato nel traffico.

Giro 42. Alonso, smanioso di fulminare Maldonado (Williams) si allarga e finisce sui trucioli delle gomme fuori dalla traiettoria ideale, finendo nella via di fuga : Perez dietro di lui lo castiga, rubandogli la posizione.

Giro 45. Pezzi di macchina volano tra Grosjean e Maldonado mentre Alonso beffa Perez alla curva 1.

Giro 46. Continua la gara in solitaria di Rosberg mentre alle sue spalle c’è un “mucchione” capitanato da Raikkonen, seguito da Vettel, Button, Webber ed Hamilton. Alonso è decimo.

Giro 47. Raikkonen entra in crisi dopo aver subito il sorpasso da parte di Vettel, complice l’essere finito sulla parte sporca della pista. Via via perderà diverse posizioni.

Giro 51. Button sorpassa facilmente Vettel ; il tedesco subisce il sorpasso anche da parte di Hamilton al giro successivo.

Giro 55. Cotto in tutti i sensi, Vettel cede la posizione anche a Webber dopo un breve ma duro duello.

Giro 56. Termina la gara con il trionfo Mercedes ed il podio strabordante di McLaren e senza nemmeno un granello di colore rosso

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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