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Cronache Arancioni: intervista a Claudio Giulianini

Abbiamo intervistato Claudio Giulianini, allenatore del Cortona – Camucia, che ci ha rilasciato dichiarazioni sul match di domenica scorsa con l’Alberoro, sui progetti e sugli obiettivi della squadra e sul suo glorioso passato, sul suo presente e futuro da allenatore degli arancioni e non solo.

La partita con l’Alberoro ha visto un primo tempo guardingo da parte di entrambe le squadre, inizio ripresa a favore degli ospiti, ma dal goal in poi si è vista solo la sua squadra. E’ una lettura giusta della partita?

Assolutamente sì! Una sconfitta avrebbe penalizzato entrambe le squadre, poi loro venivano dall’aver subito 6 reti nella partita precedente. Comunque, già prima del nostro goal avevamo creato i presupposti per andare a segno.

 

Come giudizio personale mi permetto di dire che in campo ho visto un ottimo Spensierati…

Sia lui che Pelucchini hanno giocato un’ottima partita. Nel primo tempo Spensierati ha giocato più coperto, ma nella ripresa, spostandosi più in avanti, ha creato numerosi pericoli alla difesa avversaria.

Come mai la sotituzione di Faralli con Pulcinelli?

Pulcinelli è in grado di sfruttare meglio un eventuale errore del difensore avversario.

Obiettivi della squadra: salvezza tranquilla o un qualcosa in più?

Per quest’anno l’obiettivo è di ottenere una salvezza senza play – out. E’ stato fatto un programma triennale che prevede un ritorno nella categoria superiore. Puntiamo molto sul settore giovanile. Siamo l’unica squadra ad avere ben 5 fuoriquota; siamo una squadra giovane dove sono presenti, però, anche giocatori d’esperienza che possono fare da ” chioccia “, tipo Scarlato, Pelucchini e Gori. E puntiamo su ragazzi della zona, non andiamo a cercarli fuori. Poi è chiaro che può succedere di tutto. C’è il Pratovecchio sempre protagonista e altre squadre tipo Rassina, Foiano e Lucignano che hanno dichiarato di fare un campionato di vertice.

6 punti nelle prime 5 partite: che bilancio si può trarre?

Puntando ad una salvezza tranquilla, può andar bene così. Nella prima partita con l’Ambra siamo stati ingenui a farci raggiungere; e poi, sicuramente, gli infortuni ci hanno fortemente penalizzati. Basti dire che a Castiglion Fibocchi ci mancheranno Gori, fuori ancora per due settimane, Scarlato, il cui recupero richiederò molto più tempo e mancherà anche Spensierati, squalificato. Quindi un centrocampo da reinventare.

Lei ha allenato anche altre squadre, ma che effetto le fa essere ancora sulla panchina del Cortona – Camucia, una squadra a cui lei ha dato tanto e da cui ha ricevuto ugualmente tanto? Pensa di chiudere qua la sua carriera?

Quando sono stato richiamato l’anno scorso, non potevo dire di no. Sono sempre stato in ottimi rapporti, professionali ed umani, con dirigenti e giocatori; e soprattutto il rapporto umano, per me, conta molto. L’obiettivo è di raggiungere i risultati prefissati con questa squadra, ma se dovesse venire qualcun altro al posto mio, troverebbe delle ottime basi per fare bene. Ho allenato dall’Eccellenza alla Seconda Categoria, ottenendo sei promozioni e diverse salvezze. Quando sono andato a Foiano e a Castiglion Fiorentino, in molti non avevano apprezzato questa scelta, ma io vado dove c’è un progetto preciso; infatti sia nel primo che nel secondo caso ho ottenuto la promozione. Devo anche aggiungere, però, che le salvezze che ho ottenuto hanno avuto lo stesso sapore delle promozioni.

Un aneddoto sulla sua carriera di allenatore?

Episodi particolari non ne ho, ma posso dire che una delle più grandi soddisfazioni in carriera è stata quella di aver portato alla salvezza il Cortona – Camucia quando disputò il campionato di Eccellenza a girone unico, dove militavano squadre forti come Piombino, ma soprattutto Sangiovannese e Grosseto.

Un mister, o più, da prendere in considerazione o che lei stima particolarmente?

Negli anni passati Carlo Tiezzi. Oggi sicuramente l’allenatore della Sansovino Loris Beoni, che sta davvero facendo miracoli. Basti vedere dove si trova ora in classifica,

Se avesse un buon budget a disposizione, chi vorrebbe nella sua squadra?

Mi vanno benissimo i giocatori che ho, non li cambierei con nessuno. E poi, qualche spesa, quest’anno è stata fatta.

Se arrivasse un’offerta da una categoria superiore, la accetterebbe?

Ho 56 anni, ho un lavoro abbastanza stressante e il calcio, per me, deve essere un divertimento. Quando vengo ad allenare alle 7 di sera dopo una giornata al lavoro, non voglio avere pensieri. Se dovessi avere preoccupazioni anche nell’ambito calcistico, allora smetterei di allenare.

Ha qualche desiderio a livello professionale o familiare?

A livello familiare e lavorativo sono soddisfatto. A livello calcistico, sarebbe bello portare a termine questo progetto col Cortona – Camucia.

Ringraziamo il mister Giulianini per la cortesia e disponibilità dimostrateci e gli facciamo i migliori auguri per il proseguimento di un campionato che regali a lui e ai suoi giocatori tante soddisfazioni già da quest’anno, quindi ancora prima dei tre anni prefissati, ma diciamolo sottovoce…

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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