Non sfondano gli avanti arancioni contro l’ attenta retroguardia del Subbiano ed, alla fine, è zero a zero che lascia qualche rimpianto soprattutto per quello che la squadra ha dimostrato nel secondo tempo, anche perché nel primo, da entrambe le parti, si era visto davvero poco. Ritmi bassi, la temperatura piuttosto alta ed una condizione, probabilmente, ancora abbastanza approssimativa hanno fatto sì che il primo tempo risultasse privo di emozioni, mentre nel secondo tempo, i nostri ragazzi, con una buona condotta di gara hanno sfiorato in più occasioni il vantaggio, ma un po’ di imprecisione sottoporta, un pizzico di sfortuna ed un miracolo di Lancini su Rossi all’ ottantesimo hanno fatto sì che i nostri Orange Devils non portassero a casa i tre punti che, alla resa dei conti, sarebbero anche stati meritati.
Porricelli, sempre pericoloso con alcune sgroppate sulle due fasce e con alcune conclusioni personali finite fuori di poco, Bianconi sempre combattivo che va vicino alla marcatura con un colpo di testa che sorvola l’ incrocio di pochi centimetri, Fabbro che con un fendente sfiora l’ incrocio e su un pallone crossato dalla destra da Porricelli non riesce a gonfiare la rete mancando l’ impatto per pochissimi centimetri, hanno scaldato, se mai ce ne fosse stato bisogno, gli animi dell’abbastanza nutrita tifoseria arancione, con anche i tifosi ospiti che certamente non sono stati in silenzio. Qualche decisione arbitrale è stata contestata sia da una parte che dall’ altra, ma alla fine del match tutto è risultato tranquillo ed al fischio finale non si sono verificate ulteriori polemiche. Buono l’ esordio dei nuovi arrivati, con Morvidoni che ha giocato tutto il match e con Fabbro ed Agostini, subentrati nella ripresa, che si sono mossi molto bene. Oltre alla mancata vittoria, altra nota stonata è rappresentata dall’ infortunio di Barbagli che, dopo un duro scontro intorno al ventesimo, al venticinquesimo è stato costretto ad uscire sostituito da Tanganelli.
Nel complesso, in ogni caso, vista la condizione fisica ancora abbastanza approssimativa, la prova dei nostri ragazzi è da considerare più che sufficiente e c’è da immaginarsi che con il passare del tempo, la manovra risulterà ancora più fluida.
Stefano Steve Bertini
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