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Cronache Arancioni: dèbacle a Chiusi, ma c’è ancora qualche motivo per sperare

Commentare la partita di oggi vista sul sintetico di Chiusi diventa, oggettivamente, difficile per svariati motivi: uno dei tanti è l’ennesima sconfitta, la nona, maturata in quindici giornate di campionato, con soli sei pareggi ottenuti, il secondo è lo sconforto per aver visto l’ennesima buona prestazione della stagione nonostante il tre a zero finale, maturato in soli quattro minuti del secondo tempo, il terzo è vedere le avversarie davanti che ti scappano via, anche se, fortunatamente, nell’altro scontro diretto tra Olimpia Palazzolo e Spoiano è venuto fuori un pareggio a reti bianche che, ancora non lascia le distanze incolmabili e ricordiamo che domenica prossima arriverà al Santi Tiezzi, per la Prima di ritorno, proprio lo Spoiano. Sulla partita di oggi che vi devo dire? Quattro occasioni e tre goal per il Chiusi, almeno quattro occasioni nitide e zero goal per i nostri ragazzi.

Il match inizia puntualissimo alle 14e30, cosa mai vista dal sottoscritto in tutte le partite a cui ha assistito quest’anno, ed al quinto minuto la prima occasione è per il Chiusi, ma la punizione dell’esperto Coresi si perde non di poco alta sulla traversa. Al quindicesimo, il numero nove Bastianelli effettua una buona percussione sulla destra, ma il suo traversone non viene raccolto da nessun compagno. Da qui in poi, è un monologo arancione: al diciottesimo, Nikolla di testa sembra buttare il pallone in fondo al sacco, ma a Bernardini battuto, quasi sulla linea salva un difensore, mentre un minuto dopo, dopo una mischia in area senese, un intervento sospetto su Barbagli in area fa gridare al rigore, ma il Signor Tomasi della Sezione di Lecce non interviene. Passa ancora un minuto ed una doppia occasione si presenta per i ragazzi di Testini: prima, è Bernardini a levare dalla testa di Porricelli un cross al bacio di Bianconi, pochi secondi dopo è Seri ad impegnare l’estremo difensore del Chiusi con un bel tiro dalla distanza. E’ al trentaquattresimo, però, che il Cortona Camucia ha l’occasione più grossa per passare in vantaggio: cross di Starnini dalla sinistra, smanaccia come può Bernardini e Bianconi, a circa quattro metri dalla porta, manda clamorosamente alto sulla traversa anche se, ad onor del vero, probabilmente il numero dieci arancione si era trovato spiazzato sulla deviazione di Bernardini; tre minuti dopo, è ancora Bianconi a raccogliere un cross proveniente dalla destra di Duri ma, pressato da un difensore avversario, non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Al quarantunesimo, è il palo a negare la gioia del goal ai padroni di casa: Bastianelli, con una conclusione a giro dal lato destro, colpisce il lato opposto.

Nella ripresa, pur non creando occasioni come nel primo tempo, è sempre la squadra di Testini a fare la partita ed al sessantaquattresimo, Duri, dal limite, conclude dopo una bella sponda di un compagno, ma la sua rasoiata termina di pochissimo a lato. Sessantottesimo, settantesimo e settantunesimo i minuti che non lasciano scampo ai nostri ragazzi: Bobo, da poco dentro l’area di rigore, con un bel destro che finisce di poco sotto la traversa supera Caneschi, Bastianelli su rigore sigla il raddoppio, mentre Perugini in contropiede, con i nostri sbilanciati in avanti, praticamente a porta vuota sigla il pesantissimo ed immeritato tre a zero finale. Null’altro da aggiungere, se non che c’è ancora un intero girone di ritorno da giocare e nulla è perduto, anche se la classifica, di certo, non arride.

Stefano Steve Bertini

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.

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