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Cronache Arancioni: il Cortona Camucia risorge… quando meno te l’aspetti!

Cinque minuti prima dell’ inizio del match, il S.Tiezzi era desolatamente vuoto, non più di quaranta persone compresi il sottoscritto e qualche solito volto noto, ma poi, magicamente, si è riempito fino a contare duecento persone se non anche di più, e diverse persone anche da Spoiano, ma finalmente anche tanti nostri sostenitori hanno assiepato le tribune del S.Tiezzi o Maestà del Sasso che dir si voglia e, probabilmente, è stato questo a dare la spinta ai nostri ragazzi per ottenere questo importantissimo successo per 3 – 1, rilanciandoli almeno in ottica play – out. E’ vero, la classifica ancora langue, ma tre punti di distanza dall’ Olimpia Palazzolo e quattro dallo Spoiano non sono di certo distanze incolmabili e ci sono ancora quattordici partite, indi per cui nulla è perduto. E’ vero, ci saremmo tutti aspettati un campionato diverso, ma è andata così ed adesso bisogna lottare per un obiettivo altrettanto importante, quale il mantenimento della categoria.

Venendo alla partita di oggi, l’ inedito duo Cipriani – Palazzini non ha stravolto il lavoro dell’ ex Mister Enrico Testini, proponendo una squadra solida e concreta. Qual’ è stata la differenza fra questa e le precedenti quattordici partite? Qui, praticamente alla prima occasione, la palla è stata buttata dentro, mentre nelle altre quattordici partite, come a Chiusi domenica scorsa quando non ne sono bastate quattro e chi critica senza essere stato presente alla partita è meglio che se ne stia zitto, non è mai andata così. Oggi, dopo un colpo di testa di Duri su cross di Ceccagnoli dalla sinistra terminato fuori bersaglio dopo cinque minuti, all’ ottavo i nostri ragazzi passavano in vantaggio: fallo su Starnini in area, penalty che lo stesso numero undici cortonese infilava in fondo al sacco. Blanda la reazione ospite che, comunque, si concretizzava al quindicesimo quando Lombardi da poco dentro l’area tirava a botta sicura, ma la sua conclusione veniva salvata poco prima della fatidica linea bianca. Un minuto dopo, Porricelli raddoppiava: smarcato splendidamente in area, si disimpegnava bene fra i difensori avversari e con una conclusione potente e precisa levava le ragnatele dall’ incrocio. Al ventiseiesimo, una decisione abbastanza cervellotica del Signor Zadrima di Pistoia assegnava un rigore agli ospiti che Arber Arapi trasformava. Al 28’, ancora Porricelli andava al tiro, ma la sua conclusione dal vertice destro dell’a rea di rigore terminava oltre l’incrocio. Alla fine del primo tempo, l’episodio che, di solito, era contrario: punizione dal limite per gli ospiti, ma il tiro terminava alto. Dopo quattro minuti della ripresa, Ceccagnoli sverniciava la traversa con un pregevole calcio di punizione e poi il pallone, beffardamente, ricadeva prima della linea bianca. Dopo qualche minuto di normale calo, in cui, comunque, nessun pericolo transitava dalle parti di Caneschi, al sessantaseiesimo ancora Porricelli con uno stacco imperioso colpiva di testa, ma il pallone veniva blloccato da Baini. Al settantaquattresimo, la gara si chiudeva: Starnini, liberato splendidamente sulla fascia sinistra, da dentro l’area lasciava partire un diagonale che andava a gonfiare la rete ospite per la terza volta. Partita chiusa, con Porricelli che all’ ottantaquattresimo sfiorava la sua doppietta personale, ma la sua bordata sfiorava l’incrocio.

Prima vittoria, prima gioia, primi tre punti tutti insieme e adesso testa a domenica prossima, alla trasferta di Rufina, ma con la testa e la voglia di oggi non bisogna temere nessuno. Rispetto, ma non paura. Forza, Arancioni.

Stefano Steve Bertini

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.

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