Sport

Cronache Arancioni: Cortona Camucia – Montalcino

Una volta, quando le partite si potevano ascoltare solo per radio non essendoci le pay tv, ci si doveva fidare di quello che il radiocronista raccontava e c’ era una frase che era entrata ed è rimasta negli annali della radio: “ Clamoroso al Cibali “. Beh, oggi questa frase la possiamo tranquillamente rubare a chi allora l’ aveva usata, se non sbaglio l’ immenso Sandro Ciotti, e trasbordarla al Santi Tiezzi, dicendo, anzi in questo caso scrivendo, “ Clamoroso al Santi Tiezzi “, dove il Montalcino, in una partita veloce e dai toni tecnici abbastanza elevati ha vinto, non proprio con pienissimo merito, per quattro a due, risultato decisamente severo per i padroni di casa.

Due nuovi allenatori per Cortona Camucia e Montalcino, ma a festeggiare è solamente il secondo in una partita pazza dove il Cortona Camucia gioca meglio, ma alla fine a vincere è chi butta per più volte il pallone in fondo al sacco. Mettiamoci un po’ della bravura degli attaccanti ospiti a sfruttare disattenzioni difensive locali, mettiamoci un po’ di imprecisione sottoporta dei nostri attaccanti, mettiamoci che l’ arbitro c’ ha messo del suo … e su questo vorrei aprire una breve parentesi: in un’ occasione come quella del 43’ del primo tempo, o si fischia il rigore con conseguente espulsione del difensore o si fischia il fuorigioco in quanto il neo attaccante cortonese Vidal Natali si trovava proprio sulla linea del fuorigioco, ma non si può lasciar correre come se nulla fosse successo. Caro Signor Di Legge, Lei ha un cognome che è tutto un programma! Cronaca della partita: match veloce fra due belle squadre con i padroni di casa che partono meglio, ma poi cedono alla distanza. Al 28’, Camillucci, timbra il vantaggio arancione con un destro da fuori area, al 35’ rigore giusto per il Montalcino per ingenuità della retroguardia cortonese che Fontanelli realizza, al 56’ nuovo vantaggio per i ragazzi di Violetti con Busto bravo a sfruttare una mischia in area ed a battere Gasparri. Palo clamoroso di Camillucci su punizione al 69’ che avrebbe potuto cambiare le sorti del match e da qui in poi è buio pesto: Gaspari al 71’, Fontanelli al 78’, Bagnoli all’ 88’ rendono un pomeriggio che poteva essere festoso in un “ Pomeriggio di un giorno da cani “, sfruttando qualche incertezza di troppo della, oggi, ballerina difesa arancione. Onore e merito al Montalcino che, oltre ad essere un bellissimo paese e produrre uno dei vini più famosi al mondo, oggi può davvero brindare anche a quel pizzico di buena suerte che l’ ha portato a trionfare a Cortona. Cosa dire dei nostri ragazzi? Non mollate mai, non mollate mai, non mollate mai, non mollate mai!!!!!!!! Non è un periodo fortunato, auguriamoci solo che dal 2022 la buena suerte arrida un po’ anche a noi.

Campionato di Promozione Girone D

Cortona Camucia – Montalcino 2 – 4

 

Cortona Camucia: Angori, Chottong, Persiani, Camillucci, Tammariello, Giorgi, Pagliaro, Rossi, Vidal Natali, Busto, Valero

A disp.: Casini, Duri, Ghezzi, Gjeta, Franchi, Fibbi, Lanzotti

Allenatore: Alessandro Violetti

 

Montalcino: Gasparri, Muca, Volentieri, Bagnoli, Diokh, Matteini, Gaspari, Gaziano, Fontanelli, Lamarca, Sani

A disp.: Mengoni, Pagana, Bellavista, Pobega, Marchi, Lombardi, Reale, Ferretta, Lellis

Allenatore: Daniele Marchi

 

Arbitro: Sig. Di Legge della Sez. di Pisa Assistenti: Sig. ri Poneti e Tilli delle Sez. ni di Firenze e Prato

 

Marcatori: 28’, Camillucci, 35’ Fontanelli su rigore, 56’ Busto, 71’ Gaspari, 76’ Fontanelli, 88’ Bagnoli

 

 

Stefano Steve Bertini

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.

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Stefano Bertini

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