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Cortona a Mezzogiorno in Famiglia: il resoconto di tre giorni indimenticabili

Come vi avevo promesso, preparatevi a leggere un resoconto di queste tre nostre giornate romane, alla fine delle quali la comprensibile amarezza iniziale per una sconfitta sul filo di lana si è trasformata nella consapevolezza di aver fatto qualcosa di grandioso per la nostra Cortona ed i cortonesi  tutti. Eravamo partiti con spirito goliardico, praticamente tutti tranne uno alla nostra prima esperienza televisiva ed a proposito di questo, grazie a Giacomo per l’incoraggiamento fatto a tutta la squadra prima di entrare in trasmissione il primo giorno; credo che ci abbia fatto scaricare il cosiddetto ” terrore ” da palcoscenico, facendoci mantenere la giusta concentrazione ed adrenalina per ogni prova.

Cosa ci rimarrà di questa esperienza? Tante belle cose, dall’essere stati fin da subito un gruppo affiatato, al ridere sguaiatamente per qualsiasi cosa ( vero, Margherita? ), al parlare di tante cose, dalle più banali alle più serie: a proposito di questo, un mio personale complimento alle cinque ragazze del gruppo, Samanta senza acca, Maria, Marta, Margherita e Silvia, ragazze giovanissime ma con una maturità veramente difficile da trovare in tante ragazze anche più grandi di loro. E poi mi rimarrà la stanza condivisa con Captain Giac, a guardare la serata finale di Sanremo fin quasi alle due, imprecando tutto l’imprecabile perché si voleva andare a dormire, ma c’era anche la curiosità di vedere chi avrebbe vinto. Rimarranno le chiacchierate di calcio con Nicolò e Nicolò che chiede a un militare perché avesse un mitra ( a proposito della prima, ci parlo io con Luca dicendogli di farti giocare un po’ di più ), resteranno con Stefano le chiacchierate di tattica da adottare per sconfiggere i nostri avversari e le chiacchierate sulla nostra professione di giornalista che non ci gratifica particolarmente, mi rimarranno le confidenze fatte sul terrazzino del Bausan 12 con Marta, come se ci si conoscesse da una vita, mi rimarranno la timidezza di Samanta, ma anche la sua professionalità nel guidarci per Roma, mi resterà impressa  la decisione di Silvia e che dire di Diego? Un irrefrenabile portento ( quel mhotel rimarrà impresso nella mente di tanti ), con tantissimi interessi e con un futuro, sono convinto e me lo auguro, radioso e poi mi resteranno la splendida gioventù di Margherita e Maria e la sua foto con il colosso Castrogiovanni.

E dell’esperienza in Rai? La cordialità di Francesca, il non farci sentire alla Rai ma a casa nostra per farci sconfiggere la normale tensione, l’urlo di gioia nel vedere Natalina di Don Matteo e lei che fugge via spaventatissima ( probabilmente la staranno ancora cercando ), il mio non riuscire ad entrare col pass e la guardia giurata che mi dice ” Ah Ste’, mi sa che gli stai antipatico “ e poi la nostra esultanza nel sapere che il nostro padrino sarebbe stato Pippo Franco, esultanza poi rientrata nei giorni a venire per i motivi che sapete; il conoscere i ragazzi di Boves, i nostri sfidanti con i quali siamo entrati subito in sintonia, le immancabili foto con i vips e Pippo Franco che ti domanda più di una volta quali risposte dare … e poi la sfida in un altalenarsi di sorpassi, controsorpassi, rimonte, esultanze e delusioni ed il sincero rincrescimento del grandissimo Sergio Friscia, al quale ho detto che un suo ristoratore di fiducia da cui eravamo stati con sommo gaudio la sera prima era preoccupato perché non lo vedeva più, per la nostra sconfitta … e la bellezza statuaria ma non volgare della splendida Manila Nazzaro, oltre alla sua gentilezza … la signorilità e la simpatia di Massimiliano Ossini, una persona che ringrazia tutti indipendentemente dal ruolo che questi  svolgono, la disponibilità di Mariana Rodriguez nel fare la foto con noi, e la stessa cosa per le gemelle Jas e Jay, delle quali vi devo svelare un segreto: non sono gemelle!!!!!!!! E poi il solito look estroso del mitico Maestro Mazza e Michele Guardì, il mitico Comitato, che più di una volta si è palesato … e poi il caffè, ma non quello della Rai, ma quello di un bar vicino a noi: 90 centesimi più bicchiere d’acqua e siamo a Roma, per chi non lo avesse capito!!!!! Poi mi rimane l’orgoglio per essere stato scelto come Capitano, come capo delegazione di Cortona. Inizialmente, un po’ scherzando ed un po’ sul serio mi domandavo perché fossi stato selezionato, preoccupandomi di non essere all’altezza di rappresentare Cortona, ma alla fine ho capito perché sono stato scelto: perché sapevano che sarei stato all’altezza e così è stato. E infine mi rimarrà la prima notte insonne e l’immensa tensione fino a cinque minuti prima di entrare in scena e lo scambiarmi, fuori dalle telecamere, un gesto di sportività con il mio avversario Corrado, e l’entrare in cabina ed il ricordarmi di rappresentare Cortona e la tensione che si allenta e rispondere a 1, 2, 3, 4, 5 domande e alzare gli occhi al cielo a quella sbagliata sul fiume e poi prestare l’attenzione a quello che fa Corrado e il tempo che non passa mai e quando mancano 3 secondi, Manila Nazzaro che mi fa un sorriso facendomi capire che ormai era fatta ed il gesto di esultanza verso i miei compagni e la voglia irrefrenabile di correre come un pazzo e poi realizzare che ero in Rai e non era il caso … e poi mi rimarrà la seconda notte meno insonne, la sveglia originale di Captain Giac, la sfida delle regioni il giorno dopo con Marco, il primo punto per lui, il secondo per me, il terzo per lui, con mia conseguente imprecazione dietro le quinte, il quarto per me ( grazie Pippo ) e l’ultimo decisivo ancora per me con tutta Cortona che mi urlava ” PESCARAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ” …. Poi certo la delusione per la sconfitta è stata tanta, ma la soddisfazione per aver rappresentato nel migliore dei modi la nostra cittadina rimarrà sempre e comunque. Infine, mi rimarrà Roma

Grazie ancora a tutti

ps gli ultimi due che vedete nella foto a destra sono stati i nostri due eccellenti ballerini, Oresta e Mattia, una bellissima coppia.

Stefano Steve Bertini

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.

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Stefano Bertini
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