Dal podio del Mondiale di Firenze al podio del Valli Aretine di Rigutino: continua il momento magico dell’albanese Iltjan Nika, portacolori del Team Palma – Cipriani&Gestri, che sette giorni dopo aver conquistato la medaglia di bronzo nella rassegna iridata di Firenze alza le braccia al cielo a Rigutino, nel tripudio di gioia dei suoi tifosi provenienti da Manciano (Grosseto), del suo ds Imere Malatesta e della sua squadra, vera mattatrice dell’edizione 2013 del “piccolo” Valli Aretine con ben tre atleti nei primi cinque.
Nika ha allungato di prepotenza ai -3 km dall’arrivo, quando al comando si trovava un drappello di otto corridori, ha strenuamente resistito all’inseguimento del campione italiano Matteo Trippi e poi si è involato tutto solo sull’arrivo di viale della Stazione, per la sua prima vittoria in Italia della stagione, la terza in totale se si comprendono i due titoli nazionali ottenuti in Albania. Con qualche decina di metri di ritardo sono arrivati gli inseguitori, regolati da Manuel Pesci (Sant’Egidio) che ha battuto Yuri Colonna (Fosco Bessi), Andrea Montagnoli e Luca Zullo (entrambi Team Palma) e poi Albanese, Cianetti e Trippi. Da segnalare ben tre aretini nei primi dieci, Pesci, Montagnoli e appunto Trippi, mentre buone prove sono arrivate anche da Meacci e Frangipani.
La terza edizione del Valli Aretine Juniores – 8° Trofeo Butintoro, organizzata dalla Sc Rigutinese e dal locale Circolo Tennis, ha visto al via 78 atleti provenienti in gran parte dalla Toscana. Il primo tratto di gara è un lungo anello pianeggiante che costeggia tutta la Valdichiana nel comune di Arezzo. Succede poco o niente nei primi 50 km, fra i più attivi Muscas e Venturi, e il leit motiv è così fino almeno al passaggio da Rigutino dove si segnalano in avanscoperta Recati, Del Carlo, Rumsas e Romoli, presto ripresi al km 80. Lungo la salita del Torrino attacca Kopshti, cui il gruppo lascia guadagnare appena 15 secondi che l’albanese manterrà fin quasi allo scollinamento dove avviene la violenta reazione del gruppo con in testa i pimpanti Pesci e Carboni. Sulla Foce – ultima asperità, Gpm a -14 km dall’arrivo – il ritmo è alto ma i migliori rimangono sempre insieme e semmai fa più selezione la discesa che non la salita: è uno scatenato Pesci, che queste strade le conosce a memoria, a pennellare le traiettorie e a portar via le otto unità che poi andranno a giocarsi la vittoria mentre dietro il gruppo presidente di giuria si frantuma in mille drappelli. Nel tratto verso Rigutino i soliti scatti e controscatti: Nika, ben supportato dai preziosi Zullo e Montagnoli, sferra quello decisivo ai -3, Trippi intuisce il pericolo e si fionda all’inseguimento ma il bronzo iridato ha una marcia in più e non verrà più ripreso. Un finale spettacolare per una corsa dall’alto livello tecnico: i primi dieci dell’ordine d’arrivo hanno ottenuto 14 vittorie in totale durante la stagione. “Il terzo posto a Firenze per me è stato come una vittoria, ma finalmente è arrivata anche una vittoria vera” ha detto Nika. “E soprattutto, questa è la conferma che ho preparato bene il finale di stagione”.
Ordine d’arrivo: 1) Iltjan Nika (Team Palma-Cipriani&Gestri) che ha percorso i 119 km alla media di 41,525 km/h; 2) Manuel Pesci (Sant’Egidio-Toscana) a 1″, 3) Yuri Colonna (Fosco Bessi Calenzano), 4) Andrea Montagnoli (Team Palma-Cipriani&Gestri), 5) Luca Zullo (idem), 6) Vincenzo Albanese (Campi Bisenzio-Dieffe), 7) Nicholas Cianetti (Stabbia ciclismo) a 2″, 8) Matteo Trippi (Fosco Bessi Calenzano) a 8″, 9) Massimiliano Susini (New Project Team) a 12″, 10) Raffaele Radice (Spendolini Giammy Team).
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