“Il mio obiettivo è far bene alle classiche di primavera e cercare di guadagnarmi un posto in squadra nel Tour de France per aiutare Alberto (Contador, ndr) per la vittoria finale”. Daniele Bennati ha le idee chiare, il 2013 rappresenta la vera stagione della svolta. Un’espressione che si usa spesso, a volte a sproposito, ma la sensazione è che questa volta la possiamo usare con cognizione di causa.
In un comunicato stampa del Team Saxo-Tinkoff diffuso oggi, il Pantera castiglionese fa il punto su obiettivi e programmi della stagione ed è scritto chiaramente che a quasi 33 anni non si sente più, o forse non si è mai sentito, un velocista puro. La Saxo-Tinkoff di Bjarne Riis lo ha ingaggiato appositamente per dargli il ruolo di capitano nelle classiche di primavera, con particolare riguardo a Milano-Sanremo e Gent-Wevelgem. E poi afferma di voler fare il Tour de France non tanto e non solo per puntare alle volate di gruppo, che comunque gli hanno dato tante soddisfazioni (“il successo ai Campi Elisi nel 2007 è quello più profondo nella mia memoria”), ma soprattutto per rappresentare un punto di riferimento per Alberto Contador, il campione spagnolo che è considerato da tutti il più forte corridore di corse a tappe dei giorni nostri.
Apparso magro come non mai e dopo due stagioni sotto tono con Leopard e Radio Shack, Daniele si è rimesso in gioco accettando subito la proposta del manager di acciaio Riis, “che può aiutarmi a diventare più forte e a raggiungere i miei obiettivi”, un allenatore che è stato il mentore di Basso, Cancellara, Contador, i fratelli Schleck e molti altri campioni.
Allora non resta che vederlo in azione, il Bennati versione 2.0. Esordio al Giro del Qatar che scatta domenica prossima.