Sarò blasfemo, sportivamente parlando, ma la semifinale e la finale di questi mondiali di pallanuoto le classifico, per intensità e tensione emotiva alle più note Italia – Germania ed Italia – Francia. Una semifinale, quella con i croati dell’ex Rudic, dominata in lungo e in largo, molto di più di quanto non dica il 9 – 8 finale, ma il capolavoro è stato compiuto ieri pomeriggio, dalle ore 15 alle 16e30 circa, supplementari compresi.
Una partita, quella contro la Serbia, di una sofferenza e di un’intensità uniche, con due protagonisti su tutti: il pararigori Stefano Tempesti, e credete che parare un rigore nella pallanuoto non è così facile nonostante la porta piccola, ed il bomber Maurizio Felugo, colui che con la sassata dell’ 8 – 7 finale, ci ha regalato il terzo mondiale e ha finalmente riportato la pallanuoto italiana a livelli inimmaginabili dopo i disastrosi mondiali di due anni fa, in casa nostra a Roma, conclusisi all’undicesimo posto. Qualche segnale di ripresa si era intravisto con gli ultimi Europei, chiusi al secondo posto e con l’ultima World League disputatasi a Firenze, ma da qui a pensare ad un trionfo come quello di ieri, onestamente, ce ne passava.
Un primo quarto chiuso sull’ 1 – 0, un secondo tempo regalato ai serbi, un terzo periodo da manuale della pallanuoto ed un quarto di autentica sofferenza, dal 6 – 4 al 6 – 6, ci hanno portato a vivere due tempi supplementari da cardiopalmo: 7 – 6, 7 – 7, 8 – 7, senza dimenticare una difesa strepitosa, tranne qualche piccola sbavatura nel secondo quarto, con un portiere che ha parato due rigori, e soluzioni tattiche in attacco che variavano dalla bordata da fuori alla palombella, al passaggio al centroboa che, nonostante fosse aspramente marcato, riusciva a liberarsi per il tiro. Un vero capolavoro tattico: grazie Settebello, ci hai fatto rivivere antiche emozioni. Questa volta noi siamo stati i Maestri e gli altri si sono dovuti inchinare al nostro strapotere. Bravo Campagna, già oro olimpico come giocatore a Barcellona ’92 con il grandissimo ed indimenticabile Ratzko Rudic in panchina! E poi, bravi davvero a Failla e Postiglione, due colonne nel commentare la pallanuoto, che, personalmente, mi hanno fatto venire la pelle d’oca. E poi, quanto è bello ogni volta ascoltare il nostro inno!!!!!!!!!
Stefano ” Steve bookie ” Bertini