Ivo Santiccioli è un’icona del nostro calcio locale. Una carriera da giocatore in cui è stato uno fra gli “arancioni” più forti di sempre diventando una vera e propria bandiera per il Cortona Camucia, poi tanti anni nel mondo del nostro calcio con ruoli e compiti di rilievo. Adesso, da appassionato e da giornalista, ci può fornire un quadro interessante sul futuro degli arancioni e non solo. Vi riporto i momenti salienti di questa nostra chiacchierata, annunciandovi anche che d’ora in poi dedicheremo proprio al Cortona Camucia e alle squadre locali qualche spazio di approfondimento in più, sempre nell’interesse dei tanti appassionati che ci leggono.
Ivo Santiccioli, una gloria del calcio arancione e non solo: parlaci della tua carriera e di come è nato il calcio a Cortona
Prima del Cortona c’era solo il Camucia che fallì nella stagione 1958/59. Ripartì con il settore giovanile, per poi iscriversi al campionato di Terza Categoria nella stagione 1962/63 al girone umbro.
Le partite casalinghe si disputavano alla mitica ” Maialina “. Nel 1970 c’è stata la fusione con il Cortona e da lì è nato il Cortona – Camucia, che da allora ha giocato a quella che era Maestà del Sasso, oggi Santi Tiezzi. Per ciò che riguarda la mia carriera, ho girato un po’ tutte le squadre della zona e non solo: dal Camucia al Montecchio al Terontola, ovviamente al Cortona e, a fine carriera, al Chiusi. Giocavo da punta, con il 9 o l’11, segnando tantissimi goal nelle squadre dove ho militato, ma non saprei dirti con esattezza quanti palloni ho buttato in fondo al sacco. Anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ho continuato ad occuparmi di calcio allenando, ed anche ora continuo a seguire le vicende dei nostri arancioni, scrivendo per il Nuovo Corriere.
Hai qualche rimpianto a livello di carriera?
Indubbiamente sì! Con tecnici che mi avessero seguito fin dall’infanzia, sarei potuto arrivare a qualcosa di più importante, ma è andata in questo modo.
Il Cortona Camucia ha conosciuto momenti migliori rispetto ad oggi, a cosa pensi sia dovuto questo declino?
Si sono dovuti tirare i remi in barca per vicissitudini societarie. La squadra ha avuto momenti di gloria come il raggiungimento della quarta serie all’inizio degli anni ’70, poi subito persa, fino ad un declino che l’aveva portata addirittura in Seconda Categoria nella stagione 1983/1984. Dagli anni ’90 siamo tornati ai fasti di qualche anno prima, disputando campionati di Promozione in cui la squadra era protagonista e in Eccellenza non sfigurava davanti a nessuno, giocando alla pari quasi con tutte. Basta dire che in Eccellenza, se ci fosse stata la formula attuale con play off e play out, la squadra avrebbe disputato i primi per due anni di fila. L’allenatore dei successi di quei tempi era quello attuale, Claudio Giulianini, un uomo che, chiamato a più riprese per risollevare le sorti della squadra, non si è mai tirato indietro. Anche nella passata stagione, quando fu esonerato l’allenatore Manieri dopo poche giornate, è tornato lui e, seppur tra tante difficoltà, ha portato la squadra all’ennesima salvezza tramite i play out.
Cosa pensi si possa fare per risollevare le sorti della squadra?
Lavorare bene col settore giovanile, creare una buona ossatura partendo dai giovani e con pochi giocatori provenienti da fuori. La squadra è attualmente composta, in prevalenza, da giovani, con qualche giocatore d’esperienza che gli fa da ” chioccia “. La squadra juniores sta disputando un ottimo campionato, è prima in testa alla classifica con 12 punti in 4 partite e sabato prossimo disputerà lo scontro diretto fuori casa contro la Rignanese, squadra che è a pari punti con la nostra. Questo per dire che il settore giovanile funziona molto bene.
Purtroppo la prima squadra non ha iniziato molto bene nemmeno questa stagione: tre punti in quattro partite. Come mai, secondo te?
Vi è da dire, a onor del vero, che la squadra è anche bersagliata dagli infortuni, non ultimo quello di domenica scorsa nella partita pareggiata a Terontola, capitato a Gori, che dovrà stare fermo per circa due settimane.
Ringraziamo Ivo Santiccioli per il tempo dedicatoci. Per la cronaca, nella serata di ieri 5 ottobre, il Cortona Camucia è uscito sconfitto, uscendo dalla Coppa Toscana, nel match disputato contro il Marciano per 0 – 1. Una sconfitta immeritata per gli uomini di Giulianini, puniti oltremisura da una gran punizione alla fine del primo tempo. A nulla sono valsi gli assalti nella ripresa, con il portiere del Marciano, Mecarozzi, che ha effettuato almeno tre interventi miracolosi sugli avanti arancioni.
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