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Arancioni: 20 minuti di Black Out, sconfitta che brucia ma la squadra c’è

Non ci voleva una sconfitta per iniziare il nuovo anno, ma tant’ è, è successo, ed adesso bisogna rimboccarsi le maniche e ripartire fin da domenica prossima, sempre fra le mura amiche che quest’ anno tanto amiche non paiono, viste le tre sconfitte su otto partite, contro il Dicomano che oggi ne ha rifilati cinque alla Castelnuovese a casa loro, contro la quale Castelnuovese i nostri ragazzi avevano perso per due a zero in una partita piuttosto assurda; quindi, fatevi un po’ di conti su come dovrebbe finire domenica prossima, ma la matematica non sempre è una scienza esatta, indi per cui non spaventiamoci perché nulla è compromesso, la dream zone è a soli tre punti ed in un campionato incredibilmente equilibrato come questo può davvero succedere di tutto.
La partita di oggi si è giocata sotto un cielo limpidissimo, con una temperatura non così fredda nonostante il sei gennaio e gli spettatori, un po’ meno i nostri tifosi, si sono abbastanza divertiti soprattutto nel primo tempo visto che ci sono stati ben cinque goal, tre senesi e due cortonesi. I nostri ragazzi non iniziano bene il match, anzi, visto che dopo ventidue minuti si ritrovano sotto per zero a tre senza nemmeno capire il perché. Dopo tre minuti, arriva il primo goal con un diagonale dalla sinistra di Fontanelli, vero spauracchio della difesa arancione, visto che in altre due occasioni il numero nove va molto vicino al bersaglio grosso, bersaglio grosso, ahi per noi, che raggiungono prima Rosi al tredicesimo con una precisa conclusione da fuori area a mo’ di pallonetto e poi Recchi al ventiduesimo con una conclusione a giro da sinistra che si va ad infilare nell’ angolo opposto. In tutto questo, il Cortona Camucia cosa fa? Crea qualcosa, reclama un rigore per un molto probabile fallo di mani, va vicinissimo al goal con Duri con un colpo di testa che il senese Gasparri miracolosamente salva e con Bianconi il cui diagonale, da posizione piuttosto decentrata, non va lontano dal bersaglio grosso. Caneschi, nel frattempo, salva su una sassata, su punizione, di Recchi. Nel finale del primo tempo, però, i nostri Arancioni creano i presupposti per credere in una clamorosa rimonta: al quarantatreesimo, Nikolla, con una punizione galattica, leva le ragnatele dall’ incrocio ed al primo minuto di recupero, Barbagli, al suo primo goal con la maglia arancione, di testa supera il numero uno chiantigiano.
Nella ripresa, tutti ci aspettiamo un arrembaggio alla ricerca del tre a tre, ma i secondi quarantacinque minuti, complici, probabilmente, i primi quarantacinque giocati su ritmi infernali e l’ espulsione per doppia ammonizione di Poggesi, regalano ben poche emozioni, con una squadra ospite che difende con le unghie e con i denti il vantaggio fin lì conseguito. Gli Arancioni provano a spingersi in avanti, ma la lucidità del finale del primo tempo nel secondo si era in qualche modo smarrita. Un paio di conclusioni di Bianconi, fuori di non molto, e qualche bella incursione di Duri sulla fascia destra avrebbero meritato maggior sorte, ma oggi, evidentemente, non era proprio giornata e così la Chiantigiana di Mister Molfese, sena colpo ferire, si porta a casa tre punti con i quali si porta a quota ventidue, mentre i nostri restano un punto sotto, in una posizione che, al momento, non ti regala prospettive particolari anche se la tanto agognata dream zone non è poi così lontana, a patto però di evitare qualche disattenzione che, come abbiamo visto oggi, può essere davvero letale.

Stefano Steve Bertini

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.

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