Alonso: a Valencia il mastino dell’impossibile

Enorme Fernando Alonso oggi a Valencia. L’apoteosi sarebbe stata se questa fosse stata l’ultima gara della stagione ma il popolo ferrarista si gode comunque unagiornata di tripudio pieno e sostanzioso. Chi l’avrebbe mai detto ieri. Ed io sono fra i tanti che davano per compromessa la gara dopo il pasticcino in qualifica di ieri. Ma la lotteria delle gomme, la classe di Alonso, gli arrosti della concorrenza, e la buona competitività della F2012 hanno permesso che l’impossibile diventasse realtà.

Nandokan ha rigenerato l’orgoglio spagnolo, pesantemente azzoppato dalla crisi economica. Il GP d’Europa infatti è stato un GP per poche migliaia di intimi, con gli organizzatori costretti a smontare alcune tribune se non volevano riempirle di sagome di cartone.

Questa vittoria rilancia le ambizioni di Alonso, al suo terzo assalto al titolo con la Ferrari. Le rilancia proprio quando la Red Bull di Vettel, che pareva irraggiungibile, se ne esce con le ossa rotte e Adrian Newey con le mani nei capelli…ehm in testa.

“È difficile esprimere a parole quello che provo ora. Vincere un GP di casa è qualcosa di unico – una sensazione molto speciale. Ho avuto l’opportunità di farlo a Barcellona nel 2006 con Renault e mi ricordo ancora quel giorno perfettamente. Ed ora ho fatto lo stesso qui a Valencia, con questa squadra speciale, la Ferrari, con tutta la tribuna piena di colore rosso e di bandiere della Spagna. Qui ora, grazie anche al campionato di calcio europeo, c’è un sacco di atmosgera spagnola dentro ognuno di noi. Sentirsi molto orgoglioso di essere uno sportivo spagnolo in questo momento e vincere in Spagna questa gara è probabilmente la miglior vittoria che io abbia mai fatto in termini di emozioni. Nulla forse è paragonabile a questa”, ha spiegato Alonso nella conferenza stampa post gara della Fia.

Ah dimenticavo: Alonso è il primo ad ottenere il secondo successo quest’anno.