Tutto questo in una splendida giornata primaverile in uno stadio piuttosto gremito, con un arbitro sempre contestato e quel sano calcio di provincia che non deve sparire
Oggi, il sottoscritto aveva voglia di riassaporare, dopo qualche mese dall’ ultima volta, il sano e mai banale calcio di provincia. Qualche mese orsono, mi trovavo fra seggiole di plastica, rete che separava dal campo da gioco con un posto in prima fila da far invidia a chi si trova in Tribuna Vip al Camp Nou, più o meno. Oggi, la tribuna dell’ Ennio Viti di Montecchio mi ha accolto per circa cento minuti scarsi escluso l’ intervallo, cento minuti scarsi in cui una formazione che non vinceva dal trenta settembre, è riuscita a cogliere una vittoria preziosa in una partita molto difficile, allontanando lo spettro di un umiliante ultimo posto e riavvicinandosi , seppur ancora abbastanza distante, a quella salvezza diretta che, vista la prestazione di oggi, soprattutto nella prima frazione di gioco, non appare impresa improponibile. Per quanto riguarda, invece, i padroni di casa, vi è da dire che la prestazione non è stata proprio all’ altezza delle aspettative, pur avendo giocato una discreta ripresa, sempre all’ attacco, ma concludendo pochissime volte nello specchio della porta difesa da Tiezzi. Nonostante questa sconfitta, però, la squadra di casa resta al quinto posto e, quindi, in pienissima lotta per un posto al sole, con il Pienza ed il Pieve al Toppo che, però, hanno ormai preso il volo. Senza stare a dilungarmi troppo per quanto riguarda la parte tecnica, anche se non mi sono dispiaciuti, da parte montecchiese, il numero quattro Migliacci, mentre da parte terontolese si è ben distinto il numero dieci e match – winner Stirbei, la partita di oggi si può riassumere in due momenti ben distinti: il goal vittoria del Terontola, al 29’, con un bel diagonale del sopracitato Stirbei che, dal lato destro dell’ area, ha lasciato partire un gran destro che ha colpito il palo e poi ha gonfiato la rete biancorossa e la colossale occasione mancata dai padroni di casa al 61’ quando Baracchi ha mandato alto sulla traversa un sacrosanto calcio di rigore fischiato dal Signor Norgiolini di Arezzo per uno sfortunato fallo di mano commesso da un giocatore ospite. Il pareggio non sarebbe stato demeritato, ma bisogna anche dire che la squadra di casa, pur giocando una ripresa quasi sempre all’ attacco, quasi mai si è resa particolarmente pericolosa, indi per cui si può dire che il Terontola, pur giocando i secondi quarantacinque minuti quasi sempre sulla difensiva, si è ben difeso portando a casa una vittoria importantissima e non demeritata.
Per quanto riguarda il resto, che dire? Pubblico caldo da una parte e dall’ altra, derby cortonese molto acceso in cui nessuno se le è mandate a dire ne’ in campo ne’ fuori, palloni che sono volati un po’ dappertutto, ammonizioni a go – go, un’ espulsione per proteste dell’ allenatore ospite ed alla fine quel bellissimo calcio di provincia che vince sempre e che non deve morire mai.
Stefano Steve Bertini