Adriano Nicchi, campione italiano dei pesi superwelter, titolo conquistato nel 2010 a Castiglion Fiorentino battendo Francesco Di Fiore e difeso per due volte ad Arezzo contro Salvatore Annunziata e Donato Salvemini, è il fiore all’occhiello della boxe aretina e non solo. Pugile in grande ascesa personale e in netto miglioramento di prestazione in prestazione, venerdì 8 giugno sosterrà il suo esame di maturità della carriera, andando a difendere per la terza volta la sua cintura tricolore stavolta fuori casa, e nello specifico a Prato, presso lo Stadio Comunale, contro proprio quel Francesco Di Fiore cui strappò il titolo al culmine di un memorabile match. Nicchi e Di Fiore si confrontano quindi per la terza volta in carriera, e le altre due volte il successo ha sempre arriso al pugile di Arezzo.
Ormai dotato di una grande esperienza (Nicchi combatterà per la quinta volta in carriera per il titolo italiano in palio, sommando anche la sfortunata sconfitta con Bottai sempre con sfidanti ufficiali, in più è stato anche campione Internazionale Wbf), saggiamente guidato all’angolo dal padre Santi e dal fratello Aldo, Adriano Nicchi attende con ansia di superare anche questo ostacolo per poter poi dare l’assalto a un importante titolo europeo. Stanno alacremente lavorando per lui la sua manager Monia Cavini e l’organizzazione di Rosanna Conti Cavini, che lo seguiranno molto da vicino anche in questa avventura di Prato, dove giungeranno anche parecchi suoi tifosi, in un rendez vous con i tifosi di Di Fiore che, ricordiamolo, giunsero in massa a Castiglion Fiorentino e si resero protagonisti, insieme ai supporters di Nicchi, di una serata all’insegna della sportività e del reciproco rispetto