Nel giorno dell’esordio in moto GP del pilota aretino Luca Scassa (al posto dell’infortunato Karel Abraham a bordo della CRT Art del team ceco Cardion Ab Motoracing) finito 17° all’arrivo a causa di un lungo, nuova gara capolavoro di Marquez che domina il Gp di Aragon andando a rompere i piani di Lorenzo che ha cercato di mettere in scena la sua solita fuga: Jorge è partito a fionda e già nel primo giro aveva un vantaggio record di un secondo sugli inseguitori. Poco dopo alle spalle di Jorge si scatena l’inferno: al settimo giro Pedrosa viene toccato da Marquez, si scoordina perde l’equilibrio (sembra che nel contatto si sia pure rotto il controllo elettronico della trazione) e vola via con una brutta caduta. Marquez ne approfitta e dopo un po’ di rimonta (nella manovra era arrivato lungo in una curva) va all’assalto di Lorenzo e lo passa a 10 giri dalla fine. Giù il cappello. Lorenzo si rassegna, cerca di mettersi alle sue spalle per studiarlo, ma dopo un po’ si capisce che per fare la cosa servirebbe un binocolo… Marquez fa il vuoto. Insomma, con uno dei tre spagnoli ko è il giorno di Rossi? Più o meno: Valentino si piazza sì terzo ( ad oltre 15 secondi) e per farlo deve sfoderare tutto il suo repertorio da duellante perché Bautista e Bradl vanno forte e lo tormentano. Alla fine Rossi ha la meglio ma rimane come al solito il forte distacco dai piloti di testa. E il rammarico per non poter mai lottare con Lorenzo e Marquez, sempre su un altro pianeta. Quarto posto per lo spagnolo Alvaro Bautista (Honda) davanti al tedesco Stefan Bradl. Andrea Dovizioso (Ducati è settimo ad oltre 40 secondi dal vincitore) alle spalle del duo britannico formato da Cal Crutchlow e Bradley Smith. Insomma solita storia per le Ducati (ma la tanto attesa scossa quando arriva?). Marquez, alla faccia del fatto che quest’anno sia un debuttante, oggi si è portato a casa la sesta vittoria stagionale! E con il trionfo di Aragon allunga ulteriormente il vantaggio sul rivale Lorenzo, ora a 39 punti. Il mondiale adesso è davvero ad un passo…
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