Gli spettatori hanno assistito a due avvincenti gare in SupeBike disputate nel circuito di Magny Cours valide come penultimo Gran Premio per l’assegnazione del titolo di Campione Mondiale eni FIM Superbike. La pioggia ha reso difficili le condizioni del circuito in gara uno, corsa sul bagnato, e dopo aver assistito al trionfo del pilota di casa Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), che grazie a questo successo ha ridotto il distacco dal capo classifica Tom Sykes (Kawasaki Racing Team quarto al traguardo, a soli 19 punti;
tutti noi ci aspettavamo che il gioco di squadra si ripetesse anche in gara due. Invece c’è stato il colpo di scena inaspettato: a cinque giri dal termine con la gara dominata dalle due Aprilia che vedeva nuovamente Melandri davanti a Quintoli, l’italiano nonostante le insistenti segnalazione dal muretto le ignora e va a vincere davanti al transalpino che perde così ulteriori 5 punti per avvicinare in classifica l’inglese Tom Sykes ( che conquistando due quarti posti mantiene 12 punti di vantaggio ). In gara uno Silvain Quintoli conquista il terzo successo della stagione dopo quelli di Phillip Island e di Assen, per un totale di sette vittorie in carriera nel Mondiale Superbike. Guintoli ha recuperato la testa della corsa al diciassettesimo passaggio, superando Marco Melandri. Il ravennate era stato autore di un ottimo recupero fino ad ottenere la leadership della corsa, salvo poi cedere il passo al compagno di squadra nel finale. Terzo posto per un Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) molto in forma sul bagnato di Magny-Cours ed in grado di precedere la coppia di piloti del Kawasaki Racing Team, con il capo classifica Sykes davanti a Loris Baz. Il pilota di casa ha lasciato sfilare il campione in carica all’ultima gicane, permettendogli di recuperare due punti preziosi per la classifica. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) ha tagliato il traguardo in sesta posizione, con Davide Giugliano (Ducati Superbike) settimo a grande distanza dopo una scivolata nelle fasi iniziali e seguito dai piloti 3C Racing Ducati Lorenzo Lanzi e Max Neukirchner. Primo classificato nella EVO è Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia), decimo a precedere Niccolò Canepa (Althea Racing Team Ducati). Il leader della categoria, David Salom (Kawasaki Racing Team), non ha preso parte alla corsa per motivi precauzionali, dopo l’infortunio di ieri alla mano già operata lo scorso mese di luglio. Gara 1 ha visto numerose cadute eccellenti, tra cui spiccano quelle della coppia Voltcom Crescent Suzuki composta da Alex Lowes e Eugene Laverty, Chaz Davies (Ducati Superbike Team), Xavi Fores (3C Racing Ducati) e Toni Elias (Red Devils Roma Aprilia). L’Aprilia Racing Team come si diceva ha dominato anche la seconda gara di giornata per il Campionato Mondiale eni FIM Superbike, che ha chiuso il penultimo round della stagione. Sotto la pioggia di Magny-Cours, Marco Melandri ha preceduto al traguardo il compagno di squadra Sylvain Guintoli di 2 secondi e 6 decimi, dopo aver allungato nel giro conclusivo. Per Melandri si tratta della sesta vittoria in stagione nonché nelle ultime dodici gare, per un totale di diciannove successi nella competizione. Dietro la coppia ufficiale di Noale, Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) ha avuto la meglio sul capo classifica Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), grazie ad un sorpasso incredibile all’esterno nel corso del penultimo passaggio. Il pilota KRT, quarto al traguardo, vede quindi il suo vantaggio in classifica su Guintoli ridursi ulteriormente a 12 punti, in attesa dell’ultimo round in programma a Losail, Qatar, il prossimo 2 novembre. Quinta e sesta posizione per i due piloti del 3C Racing Team Ducati Lorenzo Lanzi e Max Neukirchner, presenti a questo round in qualità di wildcard e seguiti da Loris Baz (Kawasaki Racing Team), Claudio Corti (MV Agusta Reparto Corse), Chaz Davies (Ducati Superbike Team) e Niccolò Canepa (Althea Racing Team), primo classificato della categoria EVO. Fabien Foret (Team Pedercini Kawasaki) chiude la sua carriera in WSBK con un undicesimo posto, a precedere la coppia del Team Toth BMW composta in ordine da Gabor Rizmayer e Imre Toth. Tante le cadute anche in questa seconda gara, tra cui quelle avvenute in testa alla corsa e che hanno visto protagonisti prima Davide Giugliano (Ducati Superbike Team) e successivamente Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike). Nuovamente a terra entrambi i piloti Voltcom Crescent Suzuki Eugene Laverty ed Alex Lowes, con l’irlandese che, a differenza di gara 1, non è riuscito a riprendere la via della pista. Si è chiuso con un ritiro il weekend francese di Toni Elias (Red Devils Roma Aprilia), tornato ai box a conclusione del giro di warm up. La classifica piloti vede, ad una gara dal termine, Sykes al comando con 378 punti davanti a Quintoli con 366 seguono Melandri 312, Rea 301, Baz 282 e Davies 195. La classifica marche vede sempre al comando la nostra Aprilia (che si appresta dal prossimo anno al debutto in MotoGp sicuramente con Marco Melandri) con 418 punti seguita da Kawasaki 395, Honda 317 e Ducati con soli 269 punti.
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