Puntuale come un orologio il Consorzio n° 2 “Alto Valdarno” ha fatto recapitare nelle case dei cortonesi gli avvisi di pagamento annuali per le prestazioni che dovrebbe effettuare.
Quale sia la sua missione ce lo ricorda il Consorzio stesso nel suo sito: ” Prevenzione del rischio idraulico, manutenzione dei corsi d’acqua naturali, monitoraggio ambientale”.
A fronte dei soldi che pretende dai cittadini effettua diligentemente questo servizio?
Assolutamente no.
Nel suo programma elettorale Cortona Patria Nostra ha fatto un esempio concreto.
La proprietà del suo candidato a Sindaco al Riccio confina con un fosso, detto della Bucaccia, tenuto in ordine dai proprietari delle abitazioni e dei terreni circostanti.
Da molti anni il Consorzio se ne disinteressa totalmente ed, in occasione di precipitazioni importanti, quello che sembra un piccolo fosso diventa un torrente impetuoso che rischia di tracimare e di arrecare seri danni.
La “Bomba d’acqua” che ha colpito le frazioni di Terontola e Riccio nel pomeriggio di martedì 12 giugno 2018, ha provocato danni ingenti alla rete viaria, allagamenti e disagio agli automobilisti tanto da indurre l’allora Amministrazione di Sinistra a chiedere alla Regione Toscana lo Stato di calamità naturale.
Con che coraggio il Consorzio manda le bollette a quei cittadini volenterosi ed esemplari che, armati di pazienza, volontà e decespugliatori, tengono in ordine quel fosso?
Il Fosso della Bucaccia è soltanto una delle tante imbarazzanti realtà del nostro territorio, un esempio concreto di quanto il “pubblico” sia latitante ed inesistente.
Il territorio regionale è diviso attualmente in 6 Comprensori di Bonifica affidati a 6 Consorzi associati ad ANBI Toscana (Associazione Nazionale Bonifiche ed Irrigazioni), che sostituiscono tutti gli altri enti che, in precedenza, avevano funzioni di bonifica: 41 Comprensori affidati a 13 Consorzi di Bonifica toscani, 7 Consorzi di Bonifica interregionali, 13 Unioni dei Comuni (già Comunità Montane).
Una velocissima ricerca sulla rete consente di conoscere gli ambiti territoriali dei Consorzi e il superamento di tanti Enti avrebbe dovuto produrre costi minori, minore burocrazia, più efficienza, almeno sulla carta.
I risultati, però, al momento sono inesistenti: Il Sindaco di Cortona, con uno dei suoi primi atti amministrativi, l’Ordinanza n° 24 del 30 luglio 2019, intimava ai cittadini di tenere in ordine i fossi di loro competenza ed annunciava per gli inadempienti multe salatissime, da 25 a 500 euro.
In poche parole si chiedeva al privato di rimboccarsi le maniche quando gli Enti preposti alla manutenzione dei corsi d’acqua pretendono soldi per prestazioni non rese.
Cortona Patria Nostra chiede:
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Che venga effettuata una mappatura dei fossi di competenza del Consorzio, rendendola disponibile nel sito del Comune per orientare ed informare i cittadini;
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Che il Sindaco intervenga presso il Consorzio per rimuovere situazioni di criticità ed informi i cittadini sulla periodicità con cui sono programmati ed effettuati gli interventi di manutenzione.
Cortona Patria Nostra è vicina a tutti i cittadini costretti a pagare questo balzello particolarmente odioso ed incomprensibile.
Continua la sua azione incessante nel territorio per favorire un cambiamento reale e per smantellare carrozzoni inutili che non assolvono la loro funzione e passano disinvoltamente all’incasso.
Cortona Patria Nostra